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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,4): Monumenti storici — Pisa, 1841

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.4590#0141
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Quadri di Amensi-Peliòr nel tempio di Sciàns.

Il cortile dell'edilizio è adorno principalmente
di sculture che rappresentano atti religiosi ed of-
ferte di questo re. Le facce del cornicione, le co-
lonne, i capitelli sono similmente coperti delle sue
leggende; e intorno alle pareti una serie di quadri
ci rappresenta la sua immagine nell' esercizio di
quelle varie cerimonie del culto, nelle quali ordi-
nariamente figuransi i Faraoni. Solamente la rasa
testa, e la pelle di pantera (la quale peraltro anche
dai re talvolta indossavasi ) servono a qualificarlo
per sacerdote, come nello stesso suo cartello-preno-
me apertamente s'intitola. Del resto nelle iscrizio-
ni dei quadri nominati gli si attribuiscono tutti quei
titoli, quelle appellazioni, quelle frasi che pro-
prie erano esclusivamente dei re. Tra gli altri un
quadro vi ha che rappresenta Amensi-Pehòr in
mezzo agli dei Horus e Nuòti, che impongono le
mani al suo capo, mistico rito figurato spesse vol-
te sui monumenti, per dinotare la divina inau-
gurazione dei Faraoni. E l'iscrizione che quel qua-
dro accompagna esprime le formule consuete: pa-
role di Horus figlio d'Iside al jìgliuol suo Amensi-
Peiior: stabilisco sopra il tuo capo la mitra bian-
ca ( la parte superiore dello pschent), perchè tu
domini come il padre tuo Phré: ti concedo di sta-
bilirti per mezzo della vittoria nelle terre stranie-
 
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