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di sculture di Tolomei, tra le quali alcune di Fila-
dei fo .

Il secondo cortile è chiuso sul lato destro da un
portico di dieci colonne, e le sculture Io dichiara-
no opera di Tolomeo-Evergete IL Ma il colonnato
del lato sinistro viene ad occupare tutto quello spa-
zio del cortile, che sarebbe necessario per mante-
nerne la perfetta figura quadrata; e ciò fu fatto per
racchiudere in quello spazio un piccolo tempio
consacrato ad Athyr, al quale si entra per una
porta aperta nel baloardo sinistro (i).

Al secondo cortile succede, diviso da una porta
con doppio baloardo, un vasto pronao le di cui
magnifiche colonne conservano ancor vivaci i co-
lori della elegante pittura. Le sculture che ancor
rimangono visibili in questo pronao sono fatte in
nome di E vergete II (2). Ma quasi tutte le parti

(1) Vengasi il seg. n.° V. §. 2.

(2) È da sapere che questo tempio, e specialmente il pro-
nao, fu nei primi secoli della Chiesa convertito al culto cri-
stiano . Vi sta ancora giacente a terra un grosso dado di gra-
nito sienìte, che servì probabilmente di altare:
evvi sopra scolpita la croce in questa forma :
e lo stesso segno è ripetuto molte volte su le co-
lonne e su le mura dell' edilizio. Sopra l'interno
stipite destro della porta, che non fu scolpito,
rimangono ancora le tracce di una greca pittura rappresentante
l'Eterno Padre in mezzo agli angioli. Le immagini delle deità
egizie scolpite nel pronao, furono quasi tutte percosse a colpi
di martello, e in grandissima parte ricoperte di un intonaco
di limo.
 
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