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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 3,1): Monumenti del culto — Pisa, 1844

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.4684#0024
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glianza di altri , dava accesso a incavamenti più
profondi e maggiori. In questo luogo della Nubia
e nei più vicini contorni non si trovano tracce di
necropoli ; eppure vi erano città ed abitanti in tal
numero da render necessario che uno o più siti si
destinassero ai sepolcri. Io penso che questo mo-
numento di Dgebel-Addeh fosse il tempio funebre,
come ne ho mostrato altri esempi nell'Egitto, il
quale introducesse ad una specie di necropoli sot-
terranea . Essa forse vi preesisteva, e il re Horus
vi aggiunse questo nobile ornamento.

Intanto lo Speco fu dedicato principalmente a
Thoth , dio assistente all' osiriano giudizio nel-
l'Amenti , e ad altre deità più o meno partecipanti
alle dottrine e ai riti spettanti ai defunti. Abbia-
mo infatti nel quadro della fig. 4? dopo Thoth, il
dio Horus quattro volte ripetuto secondo quattro
titoli locali che suole assumere specialmente nella
Nubia: i quali sono, Horus signore della terra di
Sciarn, signore della Nubia, che dice di concedere
tutta la vita senza travaglio a lui signore ( cioè al re
Horus ) ; Horus signore della terrea di Bohen, dio
grande signor del cielo ; Horus signore della terra
di Bok, il cui discorso è di concedere al re di sotto-
mettere 9 di vincere tutto. Seguiva una quarta im-
magine di Horus che il guasto del muro ha tolta,
ma di cui rimane l'iscrizione, Horus signore della
terra di Mas eia, dio grande, signor del cielo, si-
gnor del mondo.
 
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