Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Sansovino, Francesco; Martinioni, Giustiniano [Hrsg.]
Venetia Citta Nobilissima, Et Singolare: Descritta in XIIII. Libri — [S.l.], 1663 [Cicognara, 4380]

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.27991#0640
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
6l6

D E L L E V I T I

Perciocheessendointrodottediuersecorruttelc pcr la lunghezzà del tempoda I
litiganti, si vedeua gran confusione nelle cause, in pregiuditio della giuslitia . Et fu-
rono Giouànni Donato, IacÒmo Gusloni, Francesco Veniero, che per l’elettione-»
del Doge, deposto il grado di Consìgliero, era stato creato Sauio Grande, Giusti-
niano Giustiniani,& Luigi Michele,allora Auogadore, tutti Senatori grauissimi, &
di conosciuto valore. Et percioche i prezzi delle cose,& delle merci di Venetia, per
l’ingordigia del guadagncherano salite tanto alto,che si trouaua ogni cosa esicr ca-
ra oltre modo,ò per la peste pastata, ò per qual si voglia altra cagione, paruc a Pa-
dri> di far nuoua regolatione sopra l’arti, & sopra i prezzi delle robe, & ridurli all’-
ordinc antico regolato dalle'leggi. Et furono fatti sopra ciò,Marco Giustiniano »
Lorenzo Bernardo, Sebastiàno Barbarigo, NicolÒ Quirino,& Luigi Contarini. Et
Ftirono anco creati tre altri Senatori sopra laftrancatione deila Zecca. Perciochc^
essendosi per la guerra passata fatti diuersi debiti,piacque al Senato (per inuentio-
ne di Gio.Francésco de Prioli, Grauissimo, & Preclarissimo Senatore)di restituirc
ad ogni vno il suo.

Onde trouatosi il modo di sgrauar Ia Republ. il Principc nel suo primo ridotto >
dopò la sua creatione, ricordando Ia predetta materia, si elesiero sopra ciò, ÌI prc-
dctto Gian Francesco de Prioli,Antonio Bragadino, & Iacomo Gussoni. Etquaii
in questo tempo stesso, venne da Roma Monsignor Annibale di Capoua,eletto Ar-
ciuescouo d’Otranto, Nuntio del Papa. La cui venuta fu grata a Padri, si pcr Ia_^s
memoria del Zio, che altre volte ci fu Legato con satisfattione dcl Publico ; & si
perche con la venuta sua, pareua che sì douessero aprire i passi & liberar l&Citti »
ch'era stata serrata dalla parte della Romagna, perla peste passatd. Fu pasimente
grata,perche egli portò a donar al Principe la rosa d’oro per nome del Pj/pa. Do-
no consueto a farsi da Pontefici, a più cari & amici Principi loro, & doim già fatto
da Papa Alessàndro III. all’altro Sebasiiano Dogc l'anno 1177. & la ceremonia di
darla al Doge, si fece in San Marco con bella pompa. Et indi a 15 .giomi, che fu a_*
a 1. di LugIio,si liberò la Città con somma festa & letitia.

Et nel publicar la liberatione, il Principe,& la Signoria, con tutto il pòpolo di
Venetia, visitò solennemente, con pùblica festa & diuotione, la nuoua Chiesa fon-
data alla Giudecca,& consacrata al nome del Redentore. Non molto dopò,essen-
do venuto a morte l’Ormanetto Vescouo di Padoua, il Pontefice diedcquel rieco
Vescouado a Federigo Cornaro,aIlora Vescouo di Bergamo.Et volle chc Ja Chic-
sa di Bergamo fosse di Hieronimo Ragazzoni, che era prima Vefcouo di Nouara >
con molta consolationede Padri, vedendo ritornarlVna Chiesa nella famiglia^,
Cornara chc la haueua anticamente posseduta molti anni inanzi, & l’altra in vna_*
casa benemerita di suoi cittadini. Percioche il Ragàzzoni era fratello di Iacomo ,
& di Placido, molto amati amendue dalla Repubsica per lc qualità, & per lc fati-
che fatte da loro per Ia Patrià. Dauano solamente alcun trauaglio le cofe di Brc-
scia. Conciosia che entratoui il contagio, s’era ridotta a tanta estremità, che ve ne
moriuano molti al giorno : onde à 25. di Luglio, il Principe col Senato, fecero per
tre dì processioni diuotissìine, pregando Dio perla sua liberatione. Pochi mesi
dapoi s’intese,ch’cssendo stata saccheggiata la ricca città d’Anqersa dalli Spagnuo-
li> il popolo sqlleuato, si era ribellato dal Rè FiIippo,& ch’erastatochiàmato l’Ar-
ciduca Matthias, sotto al quale trattauanodi sottoporsi ,

L’anno poi 1577-à 2o,di Dicenibrea 22.hore si appiccò fuoco in palazzo, &es-
sendo il vento assai gagliardo, arse la Sala dello Scrutinio, col Collegio de Dodici *

& poi
 
Annotationen