Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
513

MtCCCCLXXXXlX, MARZO»

514

Da Ravena di sier Alvixe Venier podestà e ca-
pitano, di 11. Come havia ricevuto nostre lettere
che se li manderà ducati 1000 per dar a quelli con-
dutieri. Item, à fato la descrittori di le paje dii paese,
è solum per uno mexe.
Da Castel Delze di sier Lorenzo Zustignam et
sier Jacomo Venier proveditori, di 9. Come hanno
lettere di 4 dii proveditor Marcelo di Bibiena, che
hanno streto il viver: danno stera uno tormento per
4 homini d’arme, il pan è bon di lire 1. In caxa di
capi si dice esser vituarie ; et questo à ditto quel
homo d’arme, a bocha, che vene da Bibiena, et che
haveano almeno vituarie per 10 zorni, et il prove-
ditor scrive è in mali termeni. Item, il conte si duol
di questi tempi, et etiam è gran dificultà a socor Bi-
biena e bisognerà 1000 some a socorerla. Et il con-
te voi 8000 fanti, et à rescrito a ditto proveditor
Marcello confortandolo, et che hanno 6000 fanti et
700 cavalli lizieri, aspectano tempo pervegnir a so-
corerli. Item, che ’l conte voria far la via di Po-
rosa et far restar de li a Castel Delze alcune zente
per tenir ocupadi i nimici ; et che Piero di Medici
era lì, qual voleva trar di pericolo Juliano suo fra-
tello ; et il proveditore et 1’ Alviano sono in Bibiena,
et scrive o si cavi de lì over mandarli scorta contra
di fanti a la mità di la via, et debia brusar Bibiena
et venir via, et Ihoro proveditori non hanno consen-
tito scrivi questa sua opinione. Item, hanno lettere
205 nostre, di 5, zercha non si fazi più fanti, et li piace :
hanno tolto 100 spagnoli venuti novamente, in tutto
hanno 1000 spagnoli, 400 alemani ; et uno ascolan
capo de fanti voleva la paga ; et che Zuam Mato et
Marco di Rimano contestabile erano insolenti, et che
potrano haver 3000 fanti di lì per via dii ducha Ur-
bim, bisognando; et che quelli di monte Alboto che
doveano venir non erano ancor zonti lì.
Da Bibiena di sier Piero Marcelo di 4, di soa
man propria. Come era gran pioze et neve. E fata la
descrition à sohm pam per zorni 8, zoè fin 11 dii
mexe : voria saper dii socorso quando è per esser,
per poter aleviar le boche sono dentro.
Di sier Sigismondo di Cavali pagador di Castel
Delze. Fue lettere le qual non fono lecte conside-
rando esser di poco momento.
Da Monopoli di sier Thoma Lion proveditore, di
25 fevrer. Come il muoio era quasi minato et le
piere guastava il porto si non si provedeva. Et di la
retentiom di marani, replicha : col episcopo et inqui-
sitori fato il processo, tien mala vita, spera di far
il muoio di soi danari zoè di questi marani. Item,
di le jumente voi li stalloni. Et esser venuto lì uno
I Diarii di M, Sanuto — Tom. II.

messo del principe di Salerno, disse, et dii fio] suo.
Item, si duol di quel Alexandro Caraffa qual è stato
dai syndaci, si à doleste di lui.
Di Pranza vene lettere di oratori in zifrd di 4.
Do lettere da Bles, le qual per non esser translatade
non fono lete, ma da poi disnar fo pregadi, et reduto
il principe con la Signoria et li savii tutti in cheba,
fono lecte ditte lettere. In la prima : come a dì 9 fe-
vrer scrisseno per Morgante corier et bora per Cri-
stofaleto : li capitoli lì havea il gran canzelier, nè
era translatati, et doveano andar a Somur ad averli, et
cussi andono et trovono il gran canzelier a cavallo,
qual li disse de mandato regis andava a Bles a expe-
dir certe cosse. Et a di 18 essi oratori lì andono, et
el dì seguente vene ditto gran canzelier el qual era
occupà in cosse dii regno, et bave spacio di 3 zorni
di transitarli, disse non li voleva dar se non li mo-
strava al re et aspectava quello, quali non si à potu-
to avanti trovar insieme, et questo era in zifra che
siegue come per relacion di molti malivolli, cussi
come in prima conclusione dicevano mal di la Si-
gnorìa, et che la non votea altro che inganar et le
promesse erano finte, cussi da poi la conclusion non
restavano continuare dicendo nostri li romperà li
pati etiam piando f impresa de Milan, abudi i lochi
dieno haver per li capitoli, non procederà più et
lasserano sola la regia majestà. Item, che li oratori
dii re Fedrico veneno dal roy, a li qual fece dir, vo-
lendo venir per la conclusion dii matrimonio, venisse,
nè per altra comisston li aldi ria ; et venuti ebeno la
prima audientia, oferse il stado et il regno; et il Car-
dinal Rohan rispose non accadeva offerir per esser
suo et a la regia majestà parteniva. In la seconda
audientia secreta si dovea tratar dii matrimonio, et
disseno contra il papa et contra il ducha di Valen-
tinoes, nè che era pari di condiiion a darli la prin-
cipessa per far piacer al re : pur in fine disseno il
re Ihoro consentirla darla et daria in dote i lochi tien
la Signoria nostra nel regno di Napoli, con questa
condition il papa desse li danari a ditta nostra Si-
gnoria che dovea haver. Et è da saper dovemo haver
sopra tre terre in Puja ducati 300 milia in zercha,
et che ’l re non volse, e si partì et disse: questi ora- 205 *
tori è venuti a inganarmi, voi metermi in discordia
con la Signoria, et li fè dar subito licentia, non dimo-
rasseno più, el senza parlar a ninno andasseno fuora
dii regno, et mandò acompagnarli fino a li confini
uno chavalcante. Item, li oratori zenoesi poi l’audien-
tia publica la voleano secreta soli ; dimandati per chi
voleano exponer, risposeno per nome di governador
ducal nominando il ducha di Milan ; li fo ditto ri-
33
 
Annotationen