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MCCCCLXXXXlX, LUGLIO.

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nati a San Daniele e Soresina, et dito conte riman al
governo dii cremonese, non ha dato danari ma dice
darà, et manda una parte di li provisionati verso No-
vara e Alexandria. Ztem, Fracasso è sta ricolto dal
ducha e datoli Piadena eh’ è uno castello. Ilem, el
ducha voi prelati richi pagino tutta l’intrada di uno
anno. Et a Cremona sono molli gatoli su le caxe, spa-
zano la sera et la matina son piene, non perhò su
tutte le caxe ma su molte eh’ è segno di peste, come
za fu è anni 80. Ilem, è discordia tra citadini per
certe lite e za ne son sta morti 5, zoè uno procura-
tor su la piaza, videlicet lì in Cremona ; e si dice di
brieve la Signoria romperà e si aspeta romper a un
tempo con Franza, ma dicono nulla farà venitiani
per esser fata la pace tra il re de’ romani et sguiz-
zar}, e dito re romperà e darà adesso a la Signoria
per Valtelina in Valchamonica. Ilem, per un’altra let-
tera essi rectori avisano : come passano tedeschi a
100 a la bota per Valtelina e va verso Milan perchè
non si pel obviar, e solum 5 mia passano per creste
di montagne ; et haveano mandato Jacomo Gavardo
inzegner in Valchamonica.
Da Crema, di sier Hironimo Lion el cavalier
podestà el capitano, di 27. Haver fato la descrition
di homeni, et esser 400 boni balestrieri in quel teri-
torio de anni 25 fin 30. Ilem à compra biave di da-
nari dii sussidio, siche non ha assà. Et per un’ altra
lettera avisa esser venuto messi lì a l’hostaria a prepa-
rar che dia vegnir lì domino Francesco Triulzi a star-
vi, et alias fe questo medemo et scampò da Milan.
Da Placidio, di 25. Fo leta una lettera drizata
a Gasparo da la Vedoa data a Posclavo. Come era
zonto de lì e anderà a Cuora, e fin 6 dì in Aste e fin
8 a Lion ; avisa la via seguirà di mandar li corieri, et
haver nova da quel podestà esser stà fata a Zurigo
una Dieta, et è fata la pace tra il re di romani et
sguizari intravegnendo li oratori dii cristianissimo
re : la qual lettera fu mandata comunichar a li ora-
tori di Franza acciò intendi esser zonto a salvamento.
Da Riva, di sier Hironimo Baffo provedidor.
Come Paulo Albanese contestebele de lì è poltron,
serve mal la Signoria nostra. Ilem, manda in nota
quelli ha trato biave dal veronese e portate in terra
tedesca, la più parte sono zentilhomeni nostri.
Da Fellre di sier Malia Barbaro podestà et ca-
pitano, di 27. Come à nova la pace tra sguizari e il
re de’ romani non esser seguìda.
Di Caodistria, dii podestà, di 25. Haver rcparà
la forteza di Goram, mia tre di sora Castelnuovo, e
à posto per castelan uno nepote di Jacomo di Tarsia
con 6 compagni, etc.
I Diarii di M. Sanuto. — Tom. II.

Da Regia, di sier Piero Malipiero conte, di 25.
Haver ricevuto li danari per armar la testa la qual
era compita di armar, et il zorno seguente partiria
per Caodistria a trovar il campo.
Da Ragusi, dii Gondola, di 16. Aferma el signor
Turche esser a Pyroto con lo exercito et dito verà a
Cataro o a Corphù over altrove. Ilem, esser morto
il bassà fìol fo dii Carzego. Tamen non fu vero.'379*
Ilem, scrisse di 14: come l’armata non era ussita et
potria esser la non ussisse per questo anno. È da sa-
per per un’ altra via se intese el Signor esser amalato
a Philipopuli.
In questa matina fo balotà ducati 100 da dar a
quel spagnol qual di jure dia haver come referì sier
Domenego Zorzi e sier Hironimo Querini. Ilem, du-
cati 400 a sier Marchio Trivixan va provedador in
campo per spexe; et sier Domenego Pixani era eleto
orator a Milan dete li forzieri a le raxon nuove si-
che è compita la sua legation. Ilem, fo balotà ducati
300 per comprar monition non sono in l’arsenal per
mandar in Candia. Rem, el bonus è podio, solum in
fontego è sfera 4000 : unde fu per collegio terminato
mandar fermenti a molin, crescer la farina di co-
mmi, e dar solum mezo ster per uno, e similia.
Ilem, fo compito di expedir tre capitoli, inan-
ellava a li oratori di Otranto ; e fo balotà di mandarli
do page a li fanti sono lì.
Da poi disnar fo consejo di X con zonta di col-
legio, et vene lettere da mar per via di Otranto mol-
to desiderate e da Milan.
Da Milan, di sier Marco Lipomano el cavalier
orator, di 27. Come ricevuto la nostra licentia eri
sera : ozi fu dal ducha e li disse quanto la Signoria
nostra li imponeva; et il ducha rispose con trista
ciera e disse : « È molti zorni che mi pensava di questo,
son incolpato di cossa che non ho causa. Dio è justo
judice a la bona hora, etiam nui levaremo el nostro
de lì. ». Et che lui orator si partiria toni o marti che
sarà a dì 30, voria danari, magari li havesse a Bre-
xa. Ilem, de’ franzesi nulla si dice ; el signor Galeazo
di Sanseverin ritornò, qual è venuto per far mostra
a’ stratioti e anderà poi a l’incontro de’ franzesi.
Da Carpii 1, di sier Andrea Loredan provedador,
di 13 e 17. Dii zonzer suo lì adì 10, e haver con-
fortà quelli populi, et ha bisogno di uno inzegner,
et che atenderà a proveder a quello necessario.
Dii redimento di Corphù, di 17. Come per avisi
hanno 1’ armada turchescha par vegni verso Napoli
di Romania.
Da Modon dii capitano zeneral di 3, 4, 8, 9.
In conclusion zanze. Et dii zonzer di le nave e galie
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