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MCCCCLXXXXIX, LUGLIO.
980
di Candia, et adì primo mandoe sier Domenego Ma-
lipiero provedador di l’armada con 5 galie a Ne-
panto, et 1’ altro provedador Guoro è con 5 galie
a Napoli, et il provedador Pexaro è con lui a Mo-
don. Ilem, ha ricevuto danari, biscoto e munition, et
che la nostra armata non è tutta adunata. Per F ul-
tima di 9, avisa come in quella hora, 6 di note, era
zonto sier Polo Nani soracomito, vien di Andres con
do galie, Griona di Candia e Sibinzana, qual andò a
Napoli, e li dice che adì 7 a bore 19 avia abuto vista
sora cao Mantello in cao l’isola di Negroponte di
F armata turchesca, zoè do nave grosse con molte
galie atorno, rende subito partì per venir a notificarli
questo, e dice per il camin la fa la dia esser al pre-
sente a cao Manlio. Item, el capitano scrive s’il aveva
avanti a Corphù eh’ è scrito al procurator Guoro e
Malipiero vengino via et li vera drio ; conclude in l’Ar-
zipielago e Napoli sono galie 10 di Candia computa
la Baroza che venendo à roto F albero a la Barba-
riga è a cao Matapan. Ilem, esser venute tre nave
di Candia da 250 in 300 botte, et hanno oltra li
homeni deputa suso homeni 260, banditi di Candia,
homeni disposti. Ilem, un’ altra nave armata in Can-
dia più grossa è lì proxima ; et esser lì una nave di
Liesna di botte 700 mandata per il rezimento da
Corphù, la qual si melerà in bordine. Ilem, eliam
esser la nave Anconitana per avanti tolta. Item, man-
da avisi di Coroni et Napoli di Romania di novo.
80 Da Napoli eli Romania, di sier Simon Guoro
provedador di l’ armada, di 24, 27 et ultimo zu-
gno et 4 lujo. Come sier Francesco Bragadin rector
e provedador lì era amalado di febre ; et stratioti
esser intradi in la terra, non dubita nulla di turchi;
et manda la copia di una lettera al rector dii signor
di la Morea portata per do messi venuti : che debbi
ben convicinar, et la risposta fatali, la qual sarà qui
sotto posta. Ilem, altri avisi dii campo dii Turche
dove si trova. Et come sier Zuam Francesco Baxa-
dona soracomito era partito de lì e mandato dal ze-
neral ; et mandoe avisi abuti da Syo dii c:msolo no-
stro Zuam di Tabia, mutato il nome soto scrive Fran-
cesco Davanzo, par habi di Pera et Bursa che adì 30
mazo el signor Turcho partì da Constantinopoli el
adì 13 zonse in Andernopoli et adì 15 si parti. Item,
che F armata a dì 15 zugno partì, vele 130 di Con-
stantinopoli, et 130 e più è a Galipoli ; e di lì si di-
ceva di la gran armata di la Signoria nostra, unde
molti stimava, et non si sapea dove voy andar quella
dii Turche; et hanno inteso di la coraria fata a Zara
per Scander bassa, et che queli su F armada son mal
atti; et per alcuni altri avisi el dillo provedador,
scrive haver di la indisposition dii Turcho. Ilem, si
have da Nepanto lettere drizate al capitano zeneral,
che ha di 20 el Signor esser partito quel di de An-
dernopoli per Philipopuli, et uno flambular solo di
la Morea è sopra Salonichi.
Copia di una lettera in Greco scritta a sier Fran-
cesco Bragadin, provedador di Napoli, per Chalul
bussò, de la Morea, a di 21 zugno scritta.
Nobilissimo, gloriosissimo, sapientissimo et de-
gnissimo provedador de Napoli etc. La degna et
conveniente salutation mandemo a la nobiltà tua.
Quando insite la mia Signoria de lì, havemo manda
lettere a la nobiltà tua che dovesse avisar i nostri
homeni che non dovesseno insir a guastar el logo no-
stro, et respondesti che altramente non se farà imo
10 guarderesti : hora aduncha intendemo che havete
dato licentia a li albanesi et di Stagno per ruinar el
logo del gran Signor, et la vostra nobiltà sa zà che
11 gran Signor la paxe la mantien ferma, et la vostra
nobiltà si incita et move e non è honesto, perchè
se ’l gran Signor non havesse paxe, non haveria las-
sato el suo loco solo, ma F haveria ben homeni da
lassar in governo dii suo logo, ma per la bona paxe
non ha lassato, et eliam per veder a che modo li
mantegnirete la paxe, ma per 10 overo 20 casali
che i vostri homeni poria ruinar el gran Signor non
ne faria caso, ma el parerla la colpa procedesse da
voi, si accenderesti el foco et poi non lo poresti
a smorzar. Per questo scrivo a la excelentia vostra
come amico qui sin che vi sono, che le parole de’ al-
banesi et de altri tristi non li vojati ascoltar, et far
rota al logo, et poi seria causa de guerra et de ogni
male, perchè voy ben intendesti che ’l gran Signor
se ha zà mosso con tutti soi exerciti de la Natòlia,
et Romania, et non se intende dove che ’l vada. Avi-
semo ben che F excelentia vostra non tocharà ; però
abiate mente che i vostri non guasti overo corsizi
cosa alcuna che ’l non venga ad intenderlo el Si-
gnor, et lassi tutte le imprese et venga contra de
voy, et a F hora vi parerà che ’l mundo sia rumato.
Et eccole che tei scrivo amichevolmente et come 380'
fratello, acciò che io non sia in questo peccato, et
non altro. Dio sia con voy, et li anni de la vostra
excelentia siano assai.
Chalul bassa signor di la Morea.
MCCCCLXXXXIX, LUGLIO.
980
di Candia, et adì primo mandoe sier Domenego Ma-
lipiero provedador di l’armada con 5 galie a Ne-
panto, et 1’ altro provedador Guoro è con 5 galie
a Napoli, et il provedador Pexaro è con lui a Mo-
don. Ilem, ha ricevuto danari, biscoto e munition, et
che la nostra armata non è tutta adunata. Per F ul-
tima di 9, avisa come in quella hora, 6 di note, era
zonto sier Polo Nani soracomito, vien di Andres con
do galie, Griona di Candia e Sibinzana, qual andò a
Napoli, e li dice che adì 7 a bore 19 avia abuto vista
sora cao Mantello in cao l’isola di Negroponte di
F armata turchesca, zoè do nave grosse con molte
galie atorno, rende subito partì per venir a notificarli
questo, e dice per il camin la fa la dia esser al pre-
sente a cao Manlio. Item, el capitano scrive s’il aveva
avanti a Corphù eh’ è scrito al procurator Guoro e
Malipiero vengino via et li vera drio ; conclude in l’Ar-
zipielago e Napoli sono galie 10 di Candia computa
la Baroza che venendo à roto F albero a la Barba-
riga è a cao Matapan. Ilem, esser venute tre nave
di Candia da 250 in 300 botte, et hanno oltra li
homeni deputa suso homeni 260, banditi di Candia,
homeni disposti. Ilem, un’ altra nave armata in Can-
dia più grossa è lì proxima ; et esser lì una nave di
Liesna di botte 700 mandata per il rezimento da
Corphù, la qual si melerà in bordine. Ilem, eliam
esser la nave Anconitana per avanti tolta. Item, man-
da avisi di Coroni et Napoli di Romania di novo.
80 Da Napoli eli Romania, di sier Simon Guoro
provedador di l’ armada, di 24, 27 et ultimo zu-
gno et 4 lujo. Come sier Francesco Bragadin rector
e provedador lì era amalado di febre ; et stratioti
esser intradi in la terra, non dubita nulla di turchi;
et manda la copia di una lettera al rector dii signor
di la Morea portata per do messi venuti : che debbi
ben convicinar, et la risposta fatali, la qual sarà qui
sotto posta. Ilem, altri avisi dii campo dii Turche
dove si trova. Et come sier Zuam Francesco Baxa-
dona soracomito era partito de lì e mandato dal ze-
neral ; et mandoe avisi abuti da Syo dii c:msolo no-
stro Zuam di Tabia, mutato il nome soto scrive Fran-
cesco Davanzo, par habi di Pera et Bursa che adì 30
mazo el signor Turcho partì da Constantinopoli el
adì 13 zonse in Andernopoli et adì 15 si parti. Item,
che F armata a dì 15 zugno partì, vele 130 di Con-
stantinopoli, et 130 e più è a Galipoli ; e di lì si di-
ceva di la gran armata di la Signoria nostra, unde
molti stimava, et non si sapea dove voy andar quella
dii Turche; et hanno inteso di la coraria fata a Zara
per Scander bassa, et che queli su F armada son mal
atti; et per alcuni altri avisi el dillo provedador,
scrive haver di la indisposition dii Turcho. Ilem, si
have da Nepanto lettere drizate al capitano zeneral,
che ha di 20 el Signor esser partito quel di de An-
dernopoli per Philipopuli, et uno flambular solo di
la Morea è sopra Salonichi.
Copia di una lettera in Greco scritta a sier Fran-
cesco Bragadin, provedador di Napoli, per Chalul
bussò, de la Morea, a di 21 zugno scritta.
Nobilissimo, gloriosissimo, sapientissimo et de-
gnissimo provedador de Napoli etc. La degna et
conveniente salutation mandemo a la nobiltà tua.
Quando insite la mia Signoria de lì, havemo manda
lettere a la nobiltà tua che dovesse avisar i nostri
homeni che non dovesseno insir a guastar el logo no-
stro, et respondesti che altramente non se farà imo
10 guarderesti : hora aduncha intendemo che havete
dato licentia a li albanesi et di Stagno per ruinar el
logo del gran Signor, et la vostra nobiltà sa zà che
11 gran Signor la paxe la mantien ferma, et la vostra
nobiltà si incita et move e non è honesto, perchè
se ’l gran Signor non havesse paxe, non haveria las-
sato el suo loco solo, ma F haveria ben homeni da
lassar in governo dii suo logo, ma per la bona paxe
non ha lassato, et eliam per veder a che modo li
mantegnirete la paxe, ma per 10 overo 20 casali
che i vostri homeni poria ruinar el gran Signor non
ne faria caso, ma el parerla la colpa procedesse da
voi, si accenderesti el foco et poi non lo poresti
a smorzar. Per questo scrivo a la excelentia vostra
come amico qui sin che vi sono, che le parole de’ al-
banesi et de altri tristi non li vojati ascoltar, et far
rota al logo, et poi seria causa de guerra et de ogni
male, perchè voy ben intendesti che ’l gran Signor
se ha zà mosso con tutti soi exerciti de la Natòlia,
et Romania, et non se intende dove che ’l vada. Avi-
semo ben che F excelentia vostra non tocharà ; però
abiate mente che i vostri non guasti overo corsizi
cosa alcuna che ’l non venga ad intenderlo el Si-
gnor, et lassi tutte le imprese et venga contra de
voy, et a F hora vi parerà che ’l mundo sia rumato.
Et eccole che tei scrivo amichevolmente et come 380'
fratello, acciò che io non sia in questo peccato, et
non altro. Dio sia con voy, et li anni de la vostra
excelentia siano assai.
Chalul bassa signor di la Morea.