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1231

MCCCCLXXXXIX, SETTEMBRE.

1232

in bonaza, fo discoperto zertc nostre velie veniva di
ponente a la larga, foli manda do galie in contra per
segarla, le qual agionseno a nui a hore 8 de dì, e fu
do galie sotil, misier Valerio Marzelo e misier Zuam
Malipiero, la nave Malipiera patron Domenego Bian-
che con prò visionati 170 e tre caravelle arinade in
Schia venia, per le qual velie se ebbe lettere di vostre
magnificentie de dì 16 et 17 lujo tutte gratissime, et
in quel zorno nui asorzessemo al Zonchio le nave
con le galie grosse in su le volte, et dice di altre let-
tere ricevute, etc.
A di 9 ditto a hore 9 de dì. Vene da Veniexia
uno barzoto de i Memi armado con provisionati 150
e una marziliana patron Zaneto da Murali per Gan-
dia con 9 homeni, per la qual se ebbe una lettera de
dì 23 lujo del magnifico misier Marcho Foscolo in
recomandation de ditta caravela, a qual porete far
intender per lo grande amor sempre ha portato e
porta la magnificencia di misier a sua magnificencia
e tutta caxa sua, tanto quanto per ditta lettera sua
magnificencia rechiedeva meritamente sine mora fu
exequito, e tanto più per lo imenso amor la magni-
ficencia di misier porta al magnifico misier Mario
da Leze qual richiese lo simile, et è amato come fiol
477 e zeneralmente da tutta l’armata, per le degne parte
regna in soa magnificencia.
A dì ditto se hebe lettere dal magnifico redimento
de Corphd de dì 4 ditto. Come la magnifìcencia di
misier Andrea Loredan havea deliberato di andar
a Lepanto con provisionati et 11 gripi armati.
A dì ditto, a hore do di note. Zonse misier Al-
vixe Orio sopracomilo, per el qual se hebbe una let-
tera di misier Donado Marzelo de di 21 lujo gratis-
sima a la magnificentia di misier, al qual da parte
soa ringraciarete.
A dì IO ditto a hore meza de dì. L’armada tur-
chescha ussì, ma fu a fine che nui se levasemo, et
ponessimo in mare et Ihoro venir al nostro Iodio,
et fense di far lo ritorno.
A di ditto, a sol a monte. Azonse do barze biscai-
ne veniva di Rhodi, et fu quelle che ne f andar a
Rhodi e Modera promise a la magnificentia di mi-
sier per la bona compagnia dolze parole, et pro-
mese che non andando l’armata turchescha a Rho-
di veniriano in nostro ajuto insieme con altre, le
qual barze sono di bote 300 in 350 con homeni 100
per una, etoltra 130 prò visionati valenti homeni et
ben in bordine, acordade in questo modo per lo re-
verendissimo gran maistro di Rhodi a nome di la
nostra illustrissima Signoria, zoè per cadauna barza
con li soi homeni ducati 550 al mexe principiando

el mese al suo partir da Rhodi che fo a dì 11 lujo
in saper, li 130 provisionadi do capi, uno de ducati
15 l’altro 6 al mexe, el resto ducati tre principiando
el primo dì de avosto, di che la magnificentia di mi-
sier li aceptò et carezoli. Ilem, che tutti rimasene
satisfati con ogni celerità, etiam di farli dar tavole
et maistranze per adatar ditte sue barze, et altre
molte comodità.
A dì ditto. E fu la note avanti, et tutto il giorno
per il disordine seguiva et haveria potuto seguir
per il star su le volte le nave et galere grosse, la
magnificentia di misier al tutto terminò, insieme pe-
rhò con li altri: che tutte dovesseno venir a sorzer a
la ponta del Predano eh’ è fuora, locho al proposito
et sicuro et sora vento, el cussi fu fato.
Ilem, fo scripto al Zonchio, et datoli li segni
dovesseno lenir sì del levar di l’armata come del
successo.
A di ditto, per le lettere di Modon de dì 9. In-
sieme con uno schiavo scampato de l’armata tur-
chescha: aferma come a dì 7, che fu il zorno che si
levò 1’ armata, et nui come di sopra è ditto, nel ri-
tornar in freta una de le tre sue nave grosse quella
di bote 1000 calò a fundi con anegation del tutto et
parte de li homeni, era suso 800 caratelli de polvere,
do morteri, et altre monition etc. Et fu confirmata
di la verità per il trovar di una cheba et legni in
mare per le nostre nave.
A dì li ditto a hore do di note vene lettere da
Modon de dì ditto. Come una caravela veniva da Ve-
niexia per Candia con homini 10 sora il Zonchio,
velizando, ussì certe galie et fuste del Turche che
fugava ditta caravella lontan da Modon mia 4, et
manchò prenderla, li homeni se asegurò lassò la ca-
ravella, et se disse esser di misier Zustignam.
A dì 12. A l’alba l’armata dii Turche si levò con
bonaza venendo verso nui a terra via, di che insie-
me la magnificentia di misier con li magnifici pro-
vedadori, vedendo si meteva provenza et esser il
zorno di far fati et conseguir victoria, fu remur-
chiato tutte le nave al vento ad uno, et le galie
grosse, dadi a tutti li soi ordeni di bataglia, li quali
per altre mie ho mandati a vostre magnificentie,
salvo quelli de le galie grosse, che era questi che
tutte le galie grosse divise a li do capitani dii tra- 477 *
fego et di Barbaria, con ogni pena di obedientia, li
qual capitani dovesseno far per setimana, et aziò
dicti capitani dovesseno haver total obedientia li fu
dà podestà che come le nave principiasene a inve-
stir, tutte le galie grosse per squadra lo simile fa-
zino in quelli piceli, et altri politi et securi ordeni.
 
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