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Schiaparelli, Ernesto
Una tomba egiziana inedita della VIa dinastia: con inscrizioni storiche e geografiche — Rom, 1892

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https://doi.org/10.11588/diglit.546#0003
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RELAZIONE

letta dal Socio Lanctani, relatore, a nome anche del Corrispondente Gatti,
nella seduta del 15 maggio 1892, sulla Memoria del prof. Ernesto
Schiaparelli, intitolata : Una tomba egiziana inedita della VI" dina-
stia con iscrizioni storiche e geografiche.

e La Memoria del prof. Ernesto Schiaparelli {una tomba inedita della VI"
dinastia con iscrizioni istoriche) è pregevolissima sotto ogni aspetto, e conta fra le
migliori contribuzioni offerte di prossimo all'Accademia. Il caso di uno scienziato
italiano che ottiene all'estero scoperte di primo ordine, e che ne offre le primizie
alla r. Accademia è così raro che merita di essere segnalato. V è da sperare che
l'esempio porti i suoi frutti. Si potrebbe ricominciare con l'imporre agli alunni della
Scuola archeologica stipendiata dallo Stato, e mandati in missione in Grecia l'obligo
di comunicare immediatamente alla r. Accademia le primizie delle scoperte che avven-
gono colà per opera dei greci stessi e delle Scuole estere autorizzate a scavare a
Sparta, a Delfo, a Negrofonte ecc. ; così fanno tutti i governi o le accademie estere.
La scoperta della tomba e delle iscrizioni di H i r e h u f, il governatore del Nomo di
Elefantina, il collettore dei tributi della Nubia, il consigliere aulico del faraone
Pepi I (e Pepi II) fatta materialmente da S. A. R. la principessa di Svezia, scien-
tificamente dallo Schiaparelli, rischiara di nuova luce non solo la topografìa e l'istoria
locale di Elefantina e della sua necropoli, ma quella di tutto il Sudan Egiziano ai
tempi remotissimi della VP dinastia.

« Importante sopra ogni altra è la notizia della spedizione fatta nelle terre
dell'Amam (Meroe ?) per terra e per acqua, donde H i r e h u f riportò un nano « che bal-
lava divinamente » e la cui vista riuscì graditissima al Faraone. Le recenti scoperte
fatte per la liberazione di Emin Pascià potranno essere paragonate opportunamente
con questi vecchi ragguagli circa la « terra dei Beati ». Proponiamo quindi non solo
alla r. Accademia che la Memoria bellissima dello Schiaparelli sia messa a stampa,
ma proponiamo anche che sieno rese grazie all'autore.

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