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Schiaparelli, Ernesto
Una tomba egiziana inedita della VIa dinastia: con inscrizioni storiche e geografiche — Rom, 1892

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https://doi.org/10.11588/diglit.546#0035
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allargato il nostro orizzonte sulle relazioni degli Egiziani coi popoli dell'Africa, quella
interpretazione ristretta, che è anche in contrasto colla dicitura precisa dei monumenti,
non ha più, come concetto di massima, alcuna ragione di essere: e se può credersi
che il' commercio dell'Egitto con P u n t, al tempo della undecima dinastia, quando
l'Egitto era appena uscito da un lungo periodo di debolezza, fosse fatto indirettamente,
come pare accenni l'iscrizione di Honnu, la stessa supposizione non sarebbe più
ragionevole per la duodecima dinastia, e tanto meno per l'antico impero, che nella
storia dell'Egitto rappresenta uno dei momenti della sua maggiore potenza.

Perciò, sulla base dei monumenti oggi conosciuti, credo debba ritenersi che la
Terra di Punt, da cui « ritornò felicemente » il funzionario Chentichetur, sia
stato un punto più o meno meridionale della costa della Somalia, e che alla mede-
sima regione sia pervenuto il cancelliere divino U r d u d u al tempo della quinta
dinastia, trovandovi colà un Pigmeo nelle medesime circostanze in cui Hirchuf
trovò il suo nella « Terra degli spìriti » e nelle stesse in cui il mercante veneto
ricordato dal Matteucci ne trovò parecchi al Kaffa quasi cinquanta secoli dopo:
Pigmei che, probabilmente, provenivano gli uni e gli altri dalle stesse tribù del-
l'alto Giuba, conosciute attualmente, come dissi, col nome di Dokos o Dongos.

Rivedendo sopra il monumento stesso la copia da me pubblicata delle iscrizioni
di Hirchuf, altri potrà completarla e correggerla in qualche segno che a me non
sia riuscito di decifrare o che io abbia letto inesattamente ; ma ho motivo di credere
che nessuna modificazione potrà essere apportata nella lettura dei nomi geografici e che
le conclusioni a cui sono giunto non saranno sensibilmente mutate. Credo pure che,

partendo dalle conclusioni stesse, potranno identificarsi i paesi di f\ | Ik Matja
e ^ LJ fk, fk v 9 i\/vi Kaau(taP), nominati nell'iscrizione di Una, con re-
gioni della sponda orientale del Nilo comprese fra Berber ed il Sennaar, ma non
avrei per ora dati sufficienti per affermarlo ; e mi limito quindi alle conclusioni, che
ho esposto, sulle regioni del Sudan egiziano ad occidente del Nilo, sulla esplorazione
al paese dei Libi partendo dal Kordofan, sulle sedi dei Pigmei, e sulla Terra di Punt.
Queste conclusioni, sebbene inattese per la mancanza di notizie monumentali, non
hanno in realtà nulla di straordinario né di inverosimile, quando si consideri il grado
di civiltà e di potenza raggiunto dall'Egitto durante la quarta, quinta e sesta dinastia,
fra il secolo 36° e 30° avanti l'èra cristiana.

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