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274 LIBRO IV — LA TEORIA DELL'ARTE NELLA I'RIMA METÀ DEL SECOLO XVI

già nelle edizioni parigine del 1532, 1534 e 1535 (Arnhem 1605 e 1606). Nuova
edizione di A. Peltzer, stampata a cura e con prefazione di H. Thoma, ma abbre-
viata e ridotta in lingua moderna, Monaco 1908 (cfr. Thoma, Ein alter Schatz.
Vber Diircrs kunsttheorctische Schriften nei « Siiddeutsehe Monatshefte », 1907).
[Su una traduzione inglese cinquecentesca (ora perduta), v. J. Jacquot, « Revue
d'histoire des sciences » III (1953) 198].

La seconda opera del Diirer, Etliche Vnderricht von Befestigung der Stett,
Schloss und Flecken, usci a Norimberga nel 1527; in-folio dedicato al re Ferdi-
nando di Ungheria (poi Ferdinando I imperatore), due anni avanti il primo
assedio dei Turchi a Vienna, 1529; in nuova edizione ib. 1530 e 1538 (Arnhem
1603). [R. ScHìVEY, Ein Korrekturexcmplar von Diirers Befestigungslehre, « Zeit-
schrift fiir Biicherfreunde », XXXVII (1933) 16-17. Sulle varianti in alcune copie
dell'edizione del 1527 v. il catalogo 23 (1955.1 della libreria E. Weil, Londra
(n. 81)]. Due ristampe notevoli (per l'importanza del cosidetto sistema di forti-
ficazione neoprussiano) uscirono a Berlino nel 1803 e 1823. In latino a Parigi
già nel 1535. Una traduzione francese moderna dell'Evreux, con osservazioni del
Ratheau, Parigi, nell'anno fatale 1870.

La Teoria della proporzione è postuma : Eierin sind begriffen vier Biicher
von menschlichcr Proportion, Norimberga 1528, in-folio (Arnhem 1603). [Una
notizia interessante su un codice della Biblioteca Nazionale di Vienna si trova
nei « Sitzungsberichte d. Preuss. Akademie d. Wissenschaften., Phil.-hist. Kl. »,
1931, p. lxxvi : « Dem Kunsthistoriker wicbtig ist cod. 12643 (17. Jahrhundert) ;
er enthalt A. Diirers, « 4 Biicher von menschlicher Proportion » in einem vom
Druck, Niirnberg 1528, stark abweichenden, aber noch von Diirer selbst her-
gestellten Text »]. In latino del Camerarius, Norimberga 1528, 1532, 1534, Parigi
1535, 1537, 1557 (si osservi il gran numero delle edizioni, specialmente impor-
tanti per la diffusione all'estero). In francese del Meigret, Parigi 1557, Arnhem
1613 e 1614. In italiano del Gallucci, Venezia 1591 e 1594. [Sulla traduzione por-
toghese cfr. J. de Vasconcellos nella sua edizione di Francisco de Hollanda,
Vier Gespràchc, 1899, lv, n. 1]. In olandese Arnhem 1622 (un libro inglese col
titolo A. Diirer revived, Londra, circa 1680, pare che nulla abbia a che fare con:
la Teoria della proporzione. V. oltre p. 646).

Un'edizione completa dei tre sopradetti scritti del Diirer è quella in-folio di
Arnhem 1604.

Un'edizione ottima e per ora definitiva degli scritti postumi del Diirer (Speis
der Malcrknaben, i diarii, le lettere, ecc.) è stata curata da Lange e Fuhse:
Diirers schriftlicher Nachlass auf Grund der Originalhandschriften und tcìlweìse
neu entdeckter alter Abschriftcn hcrausgegehen, Halle 1893. L'edizione più
antica, molto rammodernatn, di M. Thausing (in « Eitelbergers Quellenschriften »
III, 1872) è perciò diventata inutile e superata. [H. Rupprich, Diirers schriftli-
cher Nachlass und scine VeroffentUchung, « Anzeiger des Germanischen Natio-
nal-Museums » 1940-1953, 7-17].

In generale si consulti la bibliografia del Diirer fatta dal Singer (« Studien
zur deutschen Kunstgeschichte » XLT, 1903; [2a ed. accresciuta, 1928]), di cui però
bisogna accennare il carattere purtroppo molto calzante di « tentativo » (cfr.
A. Weixlgartner nelle « Kunstgeschichtl. Anzeigen », 1904, 73); intorno alle edi-
zioni più antiche riferi lo Heller nello « Schorns Kunstblatt », 1850.

Dalla ricca letteratura citiamo soltanto le opere che si riferiscono al nostro
argomento : A. v. Zahn, Diirers Eunstlehre und sein Verhiiltnis zur Renaissance,.
 
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