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NOTE
PER LA PARTE PRIMA
(i) Thucid. lib. VI, e. 4.
(2) Questa città fu detta ^shvovs dal fiume,
che le scorre dallato, oggi il Madiuni, il quale
dall'ine», di che abbondan le sue sponde, con
greco vocabolo o,tsq tou aeXLvou. appellato, riportò
un tal nome : così Steph. Bizant. sull'autorità di
Duri Samio.
Vibio nel catalogo de fiumi afferma lo stesso
« Selinùs Messaniorwn a quo civitas Selinùs
dieta, rjuod Apium ibiplurimwm nascitur ».
Virgilio chiamolla Palmosa Selinùs, probabil-
mente da una specie di piccola palma selvatica,
chamaerops humilis, che ivi cresce in gran
copia.
(3) Diod. Sic. lib. XIII, e. %
(4) Thacid. 1. e.
(5) Marmor Oxon. epoc. LX1X.
» Ex quo Gelo Dinomenis f. tirannidem
» exereuit 2i5', Archonte Athenis Thimosle-
» ne )).
.Epoc. LXXI.
3 Ex quo Iliero Siracusis tyrannidem exer-
% cuit anni 228, Arch. Athenis Charete 2.
Diod. lib. XI, e. 38.
Arist. Polit. lib. V, e. 12.
Osserva bene il Larchcr (Essai sur la chronol.
pag. 454 ) che Pausania abbia confuso il regno
di questo tiranno in Gela con quello di Siracusa,
imperciocché se fosse vero quant'egli asserisce
nel lib. VI, e. 9, cioè che Gelone ebbe il dominio
di Siracusa dall'anno 491, né potendo dubitarsi
per le sue esposte autorità, che ivi il suo regno
sia durato sette anni, ne seguirebbe che la di
lui morte dovria riportarsi all'anno 4^4 avanti
G. C., epoca anteriore alla battaglia eh'e' vinse
Antich. della Sic, Voi. II.
in Imera contro i Cartaginesi, la quale, secondo
tutti gli storici, avvenne nel 4^° l'anno mede-
simo, in cui i Persiani furon disfatti da'Greci
a Salamina.
(6) Herodot. lib. VII, § i56, conta la distru-
zione di Camerina e quella di Megara tra le
prime imprese di Gelone, dopo che usurpò la
tirannia di Siracusa.
(7) Questo computo risponde esattamente a
quello di Miiller (Dor. II, pag. 491 )• V. anche
Gòttling in Reinganum Ueber Selinùs (Hermes
pag. 243). Mi duole- non- trovarmi qui d'accordo
col dottissimo Raoul-FAochette ( Ilis. de l'etablis:
des col. grec. toni. II ) il quale, fissando l'epoca
della fondazione di Megara, giusta l'autorità di
Scimno da Chio e di Eforo, a y36 anni avanti
G. C., onde comporre questi storici colla nar-
razione di Tucidide^ suppone, che la colonia di
Lamide, di cui è parola in questo scrittore, non
debba riputarsi la fondatrice di questa città, ma
quella bensì che l'abitò e l'accrebbe; opinione,
a dir vero, fondata sull'autorità di molti storici.
Non ben si avvisa però quando, a rafforzare il
detto di Scimno e d'Eforo, si avvale della nai>
razione di Tucidide, dalla quale ricavasi che
Megara fu distrutta 245 anni dopo la sua fon-
dazione; imperciocché, secondo questo computo,
detraendo 245 anni dalli ^36, epoca della fon-
dazione di Megara, chiaro si scorge, che la sua
distruzione esser dovria avvenuta 491 anni avanti
G. C. tempo, in cui Gelone non regnava ancora
in Siracusa, siccome dimostrammo nella prece-
dente nota 5.
(8) Euseb. Cron. par. II.
(9) Thucid. I. e.
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NOTE
PER LA PARTE PRIMA
(i) Thucid. lib. VI, e. 4.
(2) Questa città fu detta ^shvovs dal fiume,
che le scorre dallato, oggi il Madiuni, il quale
dall'ine», di che abbondan le sue sponde, con
greco vocabolo o,tsq tou aeXLvou. appellato, riportò
un tal nome : così Steph. Bizant. sull'autorità di
Duri Samio.
Vibio nel catalogo de fiumi afferma lo stesso
« Selinùs Messaniorwn a quo civitas Selinùs
dieta, rjuod Apium ibiplurimwm nascitur ».
Virgilio chiamolla Palmosa Selinùs, probabil-
mente da una specie di piccola palma selvatica,
chamaerops humilis, che ivi cresce in gran
copia.
(3) Diod. Sic. lib. XIII, e. %
(4) Thacid. 1. e.
(5) Marmor Oxon. epoc. LX1X.
» Ex quo Gelo Dinomenis f. tirannidem
» exereuit 2i5', Archonte Athenis Thimosle-
» ne )).
.Epoc. LXXI.
3 Ex quo Iliero Siracusis tyrannidem exer-
% cuit anni 228, Arch. Athenis Charete 2.
Diod. lib. XI, e. 38.
Arist. Polit. lib. V, e. 12.
Osserva bene il Larchcr (Essai sur la chronol.
pag. 454 ) che Pausania abbia confuso il regno
di questo tiranno in Gela con quello di Siracusa,
imperciocché se fosse vero quant'egli asserisce
nel lib. VI, e. 9, cioè che Gelone ebbe il dominio
di Siracusa dall'anno 491, né potendo dubitarsi
per le sue esposte autorità, che ivi il suo regno
sia durato sette anni, ne seguirebbe che la di
lui morte dovria riportarsi all'anno 4^4 avanti
G. C., epoca anteriore alla battaglia eh'e' vinse
Antich. della Sic, Voi. II.
in Imera contro i Cartaginesi, la quale, secondo
tutti gli storici, avvenne nel 4^° l'anno mede-
simo, in cui i Persiani furon disfatti da'Greci
a Salamina.
(6) Herodot. lib. VII, § i56, conta la distru-
zione di Camerina e quella di Megara tra le
prime imprese di Gelone, dopo che usurpò la
tirannia di Siracusa.
(7) Questo computo risponde esattamente a
quello di Miiller (Dor. II, pag. 491 )• V. anche
Gòttling in Reinganum Ueber Selinùs (Hermes
pag. 243). Mi duole- non- trovarmi qui d'accordo
col dottissimo Raoul-FAochette ( Ilis. de l'etablis:
des col. grec. toni. II ) il quale, fissando l'epoca
della fondazione di Megara, giusta l'autorità di
Scimno da Chio e di Eforo, a y36 anni avanti
G. C., onde comporre questi storici colla nar-
razione di Tucidide^ suppone, che la colonia di
Lamide, di cui è parola in questo scrittore, non
debba riputarsi la fondatrice di questa città, ma
quella bensì che l'abitò e l'accrebbe; opinione,
a dir vero, fondata sull'autorità di molti storici.
Non ben si avvisa però quando, a rafforzare il
detto di Scimno e d'Eforo, si avvale della nai>
razione di Tucidide, dalla quale ricavasi che
Megara fu distrutta 245 anni dopo la sua fon-
dazione; imperciocché, secondo questo computo,
detraendo 245 anni dalli ^36, epoca della fon-
dazione di Megara, chiaro si scorge, che la sua
distruzione esser dovria avvenuta 491 anni avanti
G. C. tempo, in cui Gelone non regnava ancora
in Siracusa, siccome dimostrammo nella prece-
dente nota 5.
(8) Euseb. Cron. par. II.
(9) Thucid. I. e.
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