Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Ariosto, Ludovico; Valenti, Giuseppe ¬de¬ [Hrsg.]
La Sublime Scuola Italiana: Ovvero Le Più Eccellenti Opere Di Petrarca, Ariosto, Dante, T. Tasso, Pulci, Tassoni, Sannazzaro, Chiabrera, Burchiello. Macchiavelli, Boccaccio, Casa, Varchi, Sperone Speroni, Lollio, Gozzi, Martinelli, Algarotti (Poeti ; Vol. 3): [Orlando Furioso Di M. Lodovico Ariosto] — Berlino, Stralsunda, 1787 [VD18 14336987]

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.30498#0107
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CANTO DECIMONONO,

411

Non vo' eh' aitra pietà per !ne ti pieghi,
Nèpenit, che di vita abbia diho;
Ho tanta di mia vita, e non più, cura,
Quanta, eh' ai mio Signor dia sepoltura.
E, se pur pascer vuoi siere, ed angeiìi,
Che in te ii furor ha dei Tebaiì Creonte ;
Fa ior convito de' miei membri, e queiii
Seppellir iaseia dei hgiiuol d' Aimorite.
Così dicea Medor con modi beiii,
E con paroie atte a voìtare un monte;
E sì commoiso, già Zerbino avea,
Ched'amortutto,edipietadeardea,
queho mezzo un cavaiier'T'iiiano',
Avendo al tuo Signor poco rispetto ,
Ferì con una ìatreia sopra. mano
Al suppllcante il delicato petto.
Spiacque a Zerbini' atto crudele, e Arano.,.?
Tanto più, che dei colpo ii giovinetto
Vide cader sì sbigottito, eimorto,
Che 'n tutto giudicò , che soile morto,
Esenesdegnòinguiia, esenedoise.
Che dihe: Invendicato già non ha.
Ai cavaiier , che fe' i' iinpresa ria.
Ma quei prese vantaggio, e segiitoiie
Dinanzi inun momento, e fuggì via.
Cioridan, che Medor vede per terra.
Salta dei boseo a diicoperta guerra ;
E gettai' arco, e tutto pieu di rabbia
Tra gl' inimici ii ferro intorno gira.
Più per morir, che per pender, eh' egi! abbia
Dei proprio sangue roiseggiar la sabbi^
Fra tante ipade, e ai hn venir h mira;
E toitocheh lentie ognipotere,
Si Iaseia accanto ai suo Medor cadere,
Ee ^

Se-
 
Annotationen