L I B R O SeCONLO,
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rto indietro dalla compera, ma fermarono con Ma-
stino i patti. Pagarono parte de’ danari, e d’ un’
altra parte nc diedcro statichi, e a prenderne la
possessione IsTaddo R.ucceIIai, Giovanni di Bernar-
dino de1 Medici, e Roffo di Ricciardo de’ Ricci vi
mandarono, i quali passarono in Lucca per forza ,
e dalle genti di Mastino su quella città consegnata
loro. I Pisani nondimeno seguirono la loro impre-
sa, e con ogni industria d’ averla pcr forza cerca-
vano, ci Fiorentini daìio assedio liberar la voleva-
no ; e dópo una lunga guerra ne furono i Fio-
rentini con perdita di denari e acquisto di vergo-
gna cacciati, ed i Pisani ne diventarono Signori, La
perdita di questa cistà, come in stmili cafì avviene
sempre, fece il popolo di Firenze contra quelli che
governavano sdegnare, e in tutti i luoghi e per
tutte le piazzejpubblicamente gl’ infamavano, accu-
sando 1’ autorità ed i cattivi consigli Ioro. Erast nei
principio di questa guerra data autorità a 20 citta-
dini d’ amministrarla, i quali Meffer Malatesta da
Rimini per Capitano della impresa eletto avevano.
Costui con poco animo e e meno prudenza I' aveva
governata • c perchè eglino avevano mandato a Ro-
berto Re di Napoìi pcr aiuti, quel Re aveva man*
dato loro Gualtieri Duca di Atene, il qnale, come
vollero i cieli, che al mal futuro le cose preparava-
no, arrivò in Firenze in qucl teuipo sappunto che
l’ impresa di Lucca cra al tutto perduta; onde
che quelli 20 veggcndo sdegnato il popolo, ’pensa-
rono con eleggcre nuovo Capitano, quello di nuo-
va spcranza riempiere, e con tale elezione o frenai’>
o torli ie cagioni di caluniarli. E perchè ancora
B b b 5 avessc
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rto indietro dalla compera, ma fermarono con Ma-
stino i patti. Pagarono parte de’ danari, e d’ un’
altra parte nc diedcro statichi, e a prenderne la
possessione IsTaddo R.ucceIIai, Giovanni di Bernar-
dino de1 Medici, e Roffo di Ricciardo de’ Ricci vi
mandarono, i quali passarono in Lucca per forza ,
e dalle genti di Mastino su quella città consegnata
loro. I Pisani nondimeno seguirono la loro impre-
sa, e con ogni industria d’ averla pcr forza cerca-
vano, ci Fiorentini daìio assedio liberar la voleva-
no ; e dópo una lunga guerra ne furono i Fio-
rentini con perdita di denari e acquisto di vergo-
gna cacciati, ed i Pisani ne diventarono Signori, La
perdita di questa cistà, come in stmili cafì avviene
sempre, fece il popolo di Firenze contra quelli che
governavano sdegnare, e in tutti i luoghi e per
tutte le piazzejpubblicamente gl’ infamavano, accu-
sando 1’ autorità ed i cattivi consigli Ioro. Erast nei
principio di questa guerra data autorità a 20 citta-
dini d’ amministrarla, i quali Meffer Malatesta da
Rimini per Capitano della impresa eletto avevano.
Costui con poco animo e e meno prudenza I' aveva
governata • c perchè eglino avevano mandato a Ro-
berto Re di Napoìi pcr aiuti, quel Re aveva man*
dato loro Gualtieri Duca di Atene, il qnale, come
vollero i cieli, che al mal futuro le cose preparava-
no, arrivò in Firenze in qucl teuipo sappunto che
l’ impresa di Lucca cra al tutto perduta; onde
che quelli 20 veggcndo sdegnato il popolo, ’pensa-
rono con eleggcre nuovo Capitano, quello di nuo-
va spcranza riempiere, e con tale elezione o frenai’>
o torli ie cagioni di caluniarli. E perchè ancora
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