Delle Tstorie
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tcmpi dipoi efFetri gravissimi, e molte volte se ne
avrà a far menzione , chiamaremo l’ nna di queste
parti Popolare, c l’ altra Plebea, Durò qucsto Sta-
to rrc anni, e di esilj e di morti fu ripieno. Per-
chè quelli che governavano, in grandissimo l'ospet-
to, per etser elentro e di fuora molti malcontenti,
vivevano. I m'alcontenti di dentro, o ei tentavano,
o ei sì credeva ch.c tentassero ogni ctì cose nuovè.
Quelli di fuora, non avendo rilpetto che gli frenas-
sc , ora per mezzo di qucl Principe, ora di quella
Repubblica, vari scandali ora in qucsta, ora in quel-
la parte sesninavano, Trovavah in quelti tempi a
Bologna Giannozzo da Salerno , Capitano di Carlo
da Durazzo disceso dc’ Reali di Napoli, il quale
disegnando far l’ impresa dcl Rcgno contra laRcina
Giovanna, teneva quetto suo Capitano in quella cit-
tà per i favori che da Papa Urbano nemico delia
Reina gli erano fatti. Trovavansi a Eologna anco-
ra molri fuorusciti Eiorentini, i quali seco e con
Carlo strcttc pratiche tenevano ; il che era cagione
che in Fircnze per quelli che reggevano con gran-
dissìmo sospetto si vivesse, e che sì prestasse facil-
mente fcde alle calunie di quei cittadini che erano
sospetti. Fu rivelato pertanto in tale sospensione d’
ani'ni al Magistrato, come Giannozzo da Salerno
doveva a Firenze con i fuorusciti appresentarsi, e
molti di dentro prcnder l’ anni e dargli la città.
Sopra questa relazione furono accusati molti, i pri-
mi de’ quali Piero degs Albizi e Carlo Strozzi fu-
rono nominati, e appresso a questi Cipriano Man-
gioni, Meiler lacopo Sacchctti, Messer Donato Bar-
badori, Filippo Strozzi, e Giovanni AnseJmi. I
qua-
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tcmpi dipoi efFetri gravissimi, e molte volte se ne
avrà a far menzione , chiamaremo l’ nna di queste
parti Popolare, c l’ altra Plebea, Durò qucsto Sta-
to rrc anni, e di esilj e di morti fu ripieno. Per-
chè quelli che governavano, in grandissimo l'ospet-
to, per etser elentro e di fuora molti malcontenti,
vivevano. I m'alcontenti di dentro, o ei tentavano,
o ei sì credeva ch.c tentassero ogni ctì cose nuovè.
Quelli di fuora, non avendo rilpetto che gli frenas-
sc , ora per mezzo di qucl Principe, ora di quella
Repubblica, vari scandali ora in qucsta, ora in quel-
la parte sesninavano, Trovavah in quelti tempi a
Bologna Giannozzo da Salerno , Capitano di Carlo
da Durazzo disceso dc’ Reali di Napoli, il quale
disegnando far l’ impresa dcl Rcgno contra laRcina
Giovanna, teneva quetto suo Capitano in quella cit-
tà per i favori che da Papa Urbano nemico delia
Reina gli erano fatti. Trovavansi a Eologna anco-
ra molri fuorusciti Eiorentini, i quali seco e con
Carlo strcttc pratiche tenevano ; il che era cagione
che in Fircnze per quelli che reggevano con gran-
dissìmo sospetto si vivesse, e che sì prestasse facil-
mente fcde alle calunie di quei cittadini che erano
sospetti. Fu rivelato pertanto in tale sospensione d’
ani'ni al Magistrato, come Giannozzo da Salerno
doveva a Firenze con i fuorusciti appresentarsi, e
molti di dentro prcnder l’ anni e dargli la città.
Sopra questa relazione furono accusati molti, i pri-
mi de’ quali Piero degs Albizi e Carlo Strozzi fu-
rono nominati, e appresso a questi Cipriano Man-
gioni, Meiler lacopo Sacchctti, Messer Donato Bar-
badori, Filippo Strozzi, e Giovanni AnseJmi. I
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