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Machiavelli, Niccolò; Valenti, Giuseppe ¬de¬ [Editor]; Boccaccio, Giovanni [Oth.]
La Sublime Scuola Italiana: Ovvero Le Più Eccellenti Opere Di Petrarca, Ariosto, Dante, T. Tasso, Pulci, Tassoni, Sannazzaro, Chiabrera, Burchiello. Macchiavelli, Boccaccio, Casa, Varchi, Sperone Speroni, Lollio, Gozzi, Martinelli, Algarotti (Prosatori ; Vol. 4): [Celebri E Interessanti Opere In Prosa Di Niccolò Macchiavelli] — Berlino, Stralsunda, 1788 [VD18 14337088]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.30438#0021
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Libho Ottavo. 4g^

come dl fiiora aprire. Lo Arcivercovo' intanto entrato
dalGonfaloniere, sotto colorc di volergli alcune cosc
per parte del Papa riferire, gli cominciò aparlarecon
parole spezzate, e dubbie; in modo che l’alterazio-
ni chc dal viso edalle parole moflrava, generarono nel
Gonfaloniere tanto sospetto, che a un trctto , gridando
sìpinsefuora di camera, e trovato Giacopo di Messei;
Poggio, lo prese per i capelli, e nelle mani dei suoi Ser-
genti lo mise, E levato il romore fra i Signori, con-
quelle armi, cbe il caso somminiflrava lóro, tutti
quelli cbe con s Arcivescovo erano saliti da alto
( sendo parte rinchiusi e parte inutili ) o subito fu-
rono morti, o così vivi dalle finesire del palagio git-
tati. Tra i quali V Arcivescovo, i due Giacopi Sal-
viati, e Giacopo di Messer Poggio appiccati furono*
Quelli cbe da basso in palagio erano rimasti, aveva-
no sforzata la} guardia e la porta, e le parti bassa
tutte occupate, in modo che i cittadini che in que-
sto romore al palagio corscro , nè armati aiuto, nò
disarmati consiglio alla Signorìa potevano porgere*
Francesco deJ Pazzi intanto e Bernardo Bandini veg-
gendo Lorenzo campato, e uno di loro, in chi tut-
ta la ipcranza dell’ impresaera posta gravementeferito,
B'erano sbigottiti. Donde che Bernardo pensando
con quella francbezza d'animo alla sua stlute, ch'e gli
aveva all’ingiurjare i Medici pensatQ, veduta la cosi»
perduta , salvo se ne fuggì. Francesco tornatoseno
a casa ferito provò lè poteva reggersi a cavallo (per*
cbè l’ordine era di circuire con armati h terré, e chia-
mare il popolo alla libertà e alsi ax mi ) e non potet-
te; tanto era profonda la feiita, e tanto simgue av&-
va per quella perduco, Onde sipogliatosi si gitcò si>

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