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(sIORNATA
nome, ella fu Cavriuola dinominata, e con buort
vento tosto infìno nella foce della Magra n’andaro-
no, dove sìnontati alle lor castella sene salirono.
Qttì appresto la donna dì Currado Madama Beritola
in abito vcdovile come una sua damigella, onesto,
c uinile, e obbediente stette , setnpre a’suoi cavriuo-
ii avendo atnore, e facendogli nutricare. I cor-
sari, i quali avevano a Ponzo preso il legno, sopra
i quale Madama Bcritola venuta era, lei lasciata sic-
come da lor non veduta con tutta l’ altra g-ente a
Genova n5 andarono, e quivi tra’ padroni della ga.
lea divisa la preda, toccò per avventura tra l’ altre
cose in sorte ad mi Mester Guaspsrrjn d’oria ia ba-
lia di Madama Beritola, e i due sanciulli con lei.
II quale lei co’ fanciulli insieme a casa lua ne man-
dò per tenergli a g-uisa di servi ne’ servigj della ca-
sa. La balia dolente oltre modo della perdita della
sua donna e della misera fòrtuna, nella quale se e {
due fanciulli caduti vedeva, lungamentc pianse. Ma
poichè vide le lagrimc niente giovare, e se estere
serva con loro insieme, ancora che povera femmina
foise, purj era savia, e avveduta; pcrchè prima,
come potè il meglio , riconfortatasi , e appresso riguar-
dando dove erano pervenuti, s’ avvisò, che se i
duc fanciulti conosciuti fossbno, per avventura po-
trebbono di leggiere impedimento riccvere. E oltre
a questo soerando, che quando che sia si potrebbe muta-
relafortupa , ed csii potrebbono , sc vivi fosiero , nel
perduto stato tornare, pensò di non palesare ad al-
cuna persona chi fossero, se tempo di ciò non ve*
dcste, e a tutti diceva,che di ciò domandata 1’ nves-
lero, che suoi figliuoli crnno , e il maggiore non
G’iufFre-
(sIORNATA
nome, ella fu Cavriuola dinominata, e con buort
vento tosto infìno nella foce della Magra n’andaro-
no, dove sìnontati alle lor castella sene salirono.
Qttì appresto la donna dì Currado Madama Beritola
in abito vcdovile come una sua damigella, onesto,
c uinile, e obbediente stette , setnpre a’suoi cavriuo-
ii avendo atnore, e facendogli nutricare. I cor-
sari, i quali avevano a Ponzo preso il legno, sopra
i quale Madama Bcritola venuta era, lei lasciata sic-
come da lor non veduta con tutta l’ altra g-ente a
Genova n5 andarono, e quivi tra’ padroni della ga.
lea divisa la preda, toccò per avventura tra l’ altre
cose in sorte ad mi Mester Guaspsrrjn d’oria ia ba-
lia di Madama Beritola, e i due sanciulli con lei.
II quale lei co’ fanciulli insieme a casa lua ne man-
dò per tenergli a g-uisa di servi ne’ servigj della ca-
sa. La balia dolente oltre modo della perdita della
sua donna e della misera fòrtuna, nella quale se e {
due fanciulli caduti vedeva, lungamentc pianse. Ma
poichè vide le lagrimc niente giovare, e se estere
serva con loro insieme, ancora che povera femmina
foise, purj era savia, e avveduta; pcrchè prima,
come potè il meglio , riconfortatasi , e appresso riguar-
dando dove erano pervenuti, s’ avvisò, che se i
duc fanciulti conosciuti fossbno, per avventura po-
trebbono di leggiere impedimento riccvere. E oltre
a questo soerando, che quando che sia si potrebbe muta-
relafortupa , ed csii potrebbono , sc vivi fosiero , nel
perduto stato tornare, pensò di non palesare ad al-
cuna persona chi fossero, se tempo di ciò non ve*
dcste, e a tutti diceva,che di ciò domandata 1’ nves-
lero, che suoi figliuoli crnno , e il maggiore non
G’iufFre-