Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Boccaccio, Giovanni; Valenti, Giuseppe ¬de¬ [Editor]
La Sublime Scuola Italiana: Ovvero Le Più Eccellenti Opere Di Petrarca, Ariosto, Dante, T. Tasso, Pulci, Tassoni, Sannazzaro, Chiabrera, Burchiello. Macchiavelli, Boccaccio, Casa, Varchi, Sperone Speroni, Lollio, Gozzi, Martinelli, Algarotti (Prosatori ; Vol. 5): [Il Decamerone O Sia Le Cento Novelle Di Messer Giovanni Boccaccio] — Berlino, Stralsunda, 1788 [VD18 14337096]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.30439#0276
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
496

Giorn’ata'

donna era gli parve vedere, ma pur non fìando g
queslo, disse a Giacomino, che di grazia voleva da
lui poterìe un’poco levare i capelli sopra la lìnistra
orecchia, di che Giacomino fu contento. fterna-
fcuccio accostatofì a lei , che vergognosamente stava,
levari con la man dritta i capelli la croce vide, laon*
de veramente conoscendo lei esser la sua figliuoìa te-
neramente cominciò a piagnere, e a abbracciarla,
corne che ella si contendesse ; e volto a Giacomia
disse. Fratel mio quessa è mia figliuola, la mia ca-
sa fu quella, chc fu da Guidotto rubata, e costei
nel furor subito vi fu dentro dalia mia donna e sua
snadre dimenticata, e infino a quì creduto abbiamo,
che costei nella casa, che mi su qucl dì stesiò arsiì,
m'dessc. La giovane udendo qu-csto, e vedendo
r tiomo atrempato, e dando slie parole fede, e da
occuita vi-rtù mossa, sostcnenao i suoi abbraccia-
rnenti, con lut tcneramente cominciò a piagneres,
Bernabuccio di presente mandò per la tnadre di lei,
c per aìtre sue parenti, e per le sorcile, e per i
fratelli, e a tutti mostratala e narrando il fatto, do-
po mille abbracciamenti fatta Ia festa grande, essen-
done Giacomino forte contento, secc a casa sua ne Ia
xnenò. Saputo qucsto il capirano della città, che
•valoroso uomo era, c conoscendo che Giannole , cui
prcso tenea, figliuolo era di Bernabuccio , e fratcl
oarnal di costei, avvisò di velersi del fallo commesso ’
da lui snansuetamente possare, e intromessosi in quc«
ste cosc con Bernabuccio, e con Giacomino , insie-
tne a Giannole c a Minghino gfece fare p3ce, e a
Minghinocon gran piacere di tutti i suoi parenti die-

de
 
Annotationen