Settima
625
Pasqua, la clonna sì levò in su l’ aurora, e accon-
ciossi, e andosTen,e alla chiesa impoltale dal mari-
to- 11 geloso;d’ akra parce Ievatosi se n’ andò a
quella medeGma chiesa, e fuvvi prima dilei, eaven-
do g'à col prete dilà entro composto ciò, che sar
voleva. menasi prestamente una della robe de!
prete con un capuccio grande a gote, come noi
veggiamo che i preti portano, avendosel tirato na
poco innanzi, fì mise a sedere in coro. La don-
na venuta alla chiesa fece doniandare il prete. Ii
prete venne, e udendo dalla donna, che confessar
ss volea,- disse chenonpotea ud.ula, ma che le man-
derebbe un suo comgagno- e andatosene rnandò
il geloso neila sua mal’ ora. II quale molto con-
tegnoso vegnendo, ancora che egli non fosse mok
to chiaro il dì, e egli s’ avesse molto messo il cap-
puccio innanzi agli occhi non si sèppe sì occuita-
re, che egli nonfosse prekamente conosciuto dallà
donna. La quale queslo vedendo, disse seco me-
desima, Lodato Ga lddio, che costui di geloso è
divenuto prete, ma pure iascia fare, che io glì
darò queilo, che egli va cercando. Fatto adun-
que sembiante di non eonoscerlo, gli Ct pose a se-
dere a’ piedi. Messer lo geloso s* aveva messe
alcune petruzze in bocca, accioccliè esse alquanto
la favella gli impedissero sì. che" egli a quella dal-
la moglie riconosciuto non fosse, parendogli in
ogni aìtra cosa sì dei tutto esser divisato, che esser
da lei riconosciuto a niun partìtò credeva. Or
venendo aila confessione tra 1’ altre cose, che la
donna gli disse, avendogii prima detto come ma-
ritata era, st fu, che eilaera innamoracad’ un prete?
Prasat. VoU VI S s i*
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Pasqua, la clonna sì levò in su l’ aurora, e accon-
ciossi, e andosTen,e alla chiesa impoltale dal mari-
to- 11 geloso;d’ akra parce Ievatosi se n’ andò a
quella medeGma chiesa, e fuvvi prima dilei, eaven-
do g'à col prete dilà entro composto ciò, che sar
voleva. menasi prestamente una della robe de!
prete con un capuccio grande a gote, come noi
veggiamo che i preti portano, avendosel tirato na
poco innanzi, fì mise a sedere in coro. La don-
na venuta alla chiesa fece doniandare il prete. Ii
prete venne, e udendo dalla donna, che confessar
ss volea,- disse chenonpotea ud.ula, ma che le man-
derebbe un suo comgagno- e andatosene rnandò
il geloso neila sua mal’ ora. II quale molto con-
tegnoso vegnendo, ancora che egli non fosse mok
to chiaro il dì, e egli s’ avesse molto messo il cap-
puccio innanzi agli occhi non si sèppe sì occuita-
re, che egli nonfosse prekamente conosciuto dallà
donna. La quale queslo vedendo, disse seco me-
desima, Lodato Ga lddio, che costui di geloso è
divenuto prete, ma pure iascia fare, che io glì
darò queilo, che egli va cercando. Fatto adun-
que sembiante di non eonoscerlo, gli Ct pose a se-
dere a’ piedi. Messer lo geloso s* aveva messe
alcune petruzze in bocca, accioccliè esse alquanto
la favella gli impedissero sì. che" egli a quella dal-
la moglie riconosciuto non fosse, parendogli in
ogni aìtra cosa sì dei tutto esser divisato, che esser
da lei riconosciuto a niun partìtò credeva. Or
venendo aila confessione tra 1’ altre cose, che la
donna gli disse, avendogii prima detto come ma-
ritata era, st fu, che eilaera innamoracad’ un prete?
Prasat. VoU VI S s i*