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Boccaccio, Giovanni; Valenti, Giuseppe ¬de¬ [Editor]
La Sublime Scuola Italiana: Ovvero Le Più Eccellenti Opere Di Petrarca, Ariosto, Dante, T. Tasso, Pulci, Tassoni, Sannazzaro, Chiabrera, Burchiello. Macchiavelli, Boccaccio, Casa, Varchi, Sperone Speroni, Lollio, Gozzi, Martinelli, Algarotti (Prosatori ; Vol. 6): [Il Decamerone O Sia Le Cento Novelle Di Messer Giovanni Boccaccio] — Berlino, Stralsunda, 1789 [VD18 1433710X]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30408#0039
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Settima

625

Pasqua, la clonna sì levò in su l’ aurora, e accon-
ciossi, e andosTen,e alla chiesa impoltale dal mari-
to- 11 geloso;d’ akra parce Ievatosi se n’ andò a
quella medeGma chiesa, e fuvvi prima dilei, eaven-
do g'à col prete dilà entro composto ciò, che sar
voleva. menasi prestamente una della robe de!
prete con un capuccio grande a gote, come noi
veggiamo che i preti portano, avendosel tirato na
poco innanzi, fì mise a sedere in coro. La don-
na venuta alla chiesa fece doniandare il prete. Ii
prete venne, e udendo dalla donna, che confessar
ss volea,- disse chenonpotea ud.ula, ma che le man-
derebbe un suo comgagno- e andatosene rnandò
il geloso neila sua mal’ ora. II quale molto con-
tegnoso vegnendo, ancora che egli non fosse mok
to chiaro il dì, e egli s’ avesse molto messo il cap-
puccio innanzi agli occhi non si sèppe sì occuita-
re, che egli nonfosse prekamente conosciuto dallà
donna. La quale queslo vedendo, disse seco me-
desima, Lodato Ga lddio, che costui di geloso è
divenuto prete, ma pure iascia fare, che io glì
darò queilo, che egli va cercando. Fatto adun-
que sembiante di non eonoscerlo, gli Ct pose a se-
dere a’ piedi. Messer lo geloso s* aveva messe
alcune petruzze in bocca, accioccliè esse alquanto
la favella gli impedissero sì. che" egli a quella dal-
la moglie riconosciuto non fosse, parendogli in
ogni aìtra cosa sì dei tutto esser divisato, che esser
da lei riconosciuto a niun partìtò credeva. Or
venendo aila confessione tra 1’ altre cose, che la
donna gli disse, avendogii prima detto come ma-
ritata era, st fu, che eilaera innamoracad’ un prete?
Prasat. VoU VI S s i*
 
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