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Vasari, Giorgio
Le Vite De' Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori: Scritte Da M. Giorgio Vasari Pittore Et Architetto Aretino, Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Amplicate Con I Ritratti Loro Et con l'aggiunta delle Vite de' viui, & de' morti Dall'anno 1550. infino al 1567. (Primo Volume della Terza Parte): Delle Vite De’ Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori. Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Ampliate Con I Ritratti Loro Et con l’aggiunta delle Vite de’viui, & de’ morti Dall’anno 1550, insino al 1567 — In Fiorenza: Appresso i Giunti, 1568

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https://doi.org/10.11588/diglit.57284#0062
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il TE RZ A PARTE
do e’voleua inoltrar l’arte,& coli Piero piacendoli quel modo, cercaua imi-
tarlo, quantunque egli futte poi molto lontano da Éionardo,e dal’altretnai
niere aliai strauagante. Perche bene lì può dire, che e’la mutalle quasi a ciò
che’ faceua. Eie Piero non fu (Iellato tato attratto,e hauette tenuto piu conto
di se nella vita,che egli non fece: harebbe fatto conoscere il grande ingegno
che egli haueua,di maniera,chesarebbe slato adorato,doue egli per la belila
lita sua fu piu tosto tenuto pazzo, ancora, che egli nonfacessemalesenona
(e loto nella fine,& benefizio,& vtile con le opere a l’arte tua . Per laqualco*
sa dotterebbe (empie ogni buono ingegno, & ogni eccellente artefice animi
citrato d a quelli esempli hauergli occhi alla fine. Ne lasciarò di dire,che Pie
ro nellasua giouentùperellerecapriccioso, e di strauaganteinuentionefu
molto adoperato nelle malcherate che si fanno per carnouale. E fu a que no
bili giouani Fiorentini molto grato,hauendogli lui molto migliorato,e d’in
uentione, e d’ornamento,&di grandezze,&pompa . Quella sortedipalla
tempi e si di ciò,che fu de primi,che trouasse di mandargli fuora aguila di tri
onfi, o al meno gli migliorò aliai : con accomodare l’inuenrione della lioria
non Colo con ratisiche, & parole a proposito dellubietto: ma con incredibil
pompa d’accompagnatura di huomini a pie, &acauallo di Abiti, & abigha»
menti accomodati alla storia,colà,che riusciua molto ricca,& bella,& haue-
ua insieme del grande,edello ingegnioso. Et certo era cola molto bella a ue
dere,di notte,venticinqueo trentacoppiedi caualli richissimamente abiglia
ti coloreSgnori trauestiti (econdoil (oggetto della increzione lei, o etto staft
fieri per uno vestiti d’una liurea medesima con le torme in mano,che tal voi»
rapallauano il numero di 40o.eil carro poi, o trionfo pienodiornamenti,o
di Ipoglie : & bizzarissime fan tasie,'cola, che fa allotigliare gli ingegni, e da
gran piacere e satisfatione a popoli fra quelli, che aliai furono, et ingegnio»
li. Mi piace toccare breuemen te d’uno,^he fu principale inuentione di Pie»
ro già maturo di anni,& non come molti piacceuole per la lua uaghezza:ma
perii contrario per vna (frana, e orribile, & inaspettata inuentione di non
{uccola satisfation e a popoli, che come ne cibi tal uolta le cole agrejcosi in ql-
i pallatempi le cole bombili pur, che sieno fatte con giudizio,& arte diletta»
no marauigliosamente il gusto fiumano cola, che apansee nel recitare le tra-
gedie: quello fu il carro della morte‘da lui segretissimamente lauoratoalla
sala del Papa, che mai senepotette spiare cosa alcuna ma fu veduto, e sàputo
in un medesimo punto.
Era il trionfo vn carrograndilsimo tirato da bufoli tutto nero,& dipinto
di olla di morti,& di croce bianche,e loprail carro era vna morte gradilsitnj
in cima con la falcie in mano,& haueua in giro al carro molti sepokn col co
perchio,& in tutti que luoghi, che il trionfo si fermatia a cantare s’apriuano
e usciuanojalcuni uestitidi telanera,(opralaqualeerano dipinte tutteleolla
tute di morto nelle braccia,petto,rene.egambe,’che il bianco (opra quel ne-
ro,& aparendo’di lontano alcune di quelle torcie con mascherejche pigliaua
no col telchio di morto il dinanzi el dirieto,& parimente la gola oltra al pa-
rere colà naturalilsimaera orribile, & Ipauentosa’, a vedere. E quelli morti
al suono di certe trombe sorde, e con siion roco,e morto , vseiuano mezzi di
que sepolcri,.e sedendoui (opra cantauano in musica piena di malenconia ql
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