56 TERZA PARTE
gl’intagli,e lebellilsime prospettiue,chepoi da Ce lauorònel choro del Duo
mo di Pila,sono ancor’hoggi fra molte pro(pettiucnuoue,non senzamaraut
glia guardate. Mentre che Giuliano attendeuaaldisego,&ilsangue della
giouanezza gli bolliua,Pelereito del Duca di Calauria,per l’odio,chequelfi-
gnore portaua à Lorenzo de Medici,s’accampo alla Cartellina, per occupare
il Dominioallasignoriadi Fiorenza,& pervenire, leglifusse nuscito,afine
di qualche Ino disegno maggiore : perche elsendo forzato il Magnifico Lorc
zo a mandare vno ingegniero alla Cartellina,che facelle melina,e bastiè, e
che hauesse cura e maneggiasse l’Artiglieria, il che pochi in quel tempo lape
nano fare,vi madò Giuliano,come d’ingegno piu atto,e piu deliro,|e spedtto
e da lui conosciuto, come figliuolo di Francesilo, stato amoreuole lèruitorc
di casa Medici. Arriuato Giuliano alla Cartellina,fortificò quel luogo den-
tro,e fuori di buone mura,e di mulina', e d’altre cose necessarie alla difesa di
qllalaprouide. Dopo veggédo gl’huomini star lótani all’artiglieria,Se maeg
giada,& caricarla,e tirarla timidamente,si gettò à quella,& l’acconciò di ma
niera, che dà indi in poi à nessuno fece malej hauendo ella prima occiso mul
te persone,lequali nel tirarla, per poco giudizio loro», non hauetiano Caputo
far si, che nel tornare adietro non offendeise. Presa dunque Giuliano la cu
radelladetta Artiglieriafu tantanel tirarla,eseruirsenela suaprudenza,che
il campo del Duca impauri di sorte,che per questo,& altri impedimenti heb
be caro di accordarli,e di li partirli. Di che consegui Giuliano non piccolalo
de in Fiorenza àpprello Lorenzo,onde fu poi di continuo ben veduto,& ca
rezzato. In tanto ellendosi dato alse cole d'Architettura, cominciò il primo
chiostro di Cestello,e ne fece quella parte,che si vede di componimento ioni
co,ponendo i Capitelli sopra le colonne con la vo!uta,che girando calcaua fi
no al collarino,doucfinilcelacplonna,hauendo Cotto l’vuolo ,e fulàrolafat
to vn sregio alto il terzo del diametro di detta colonna, llquale Capitello fu
ritratto da vno di marmo antichilsrmo, stato trouato à Setole da Mesiser Lio
nardoSalutati Vcscouo di quel luogo, che lo tenne con altre anticaglie vn
tempo nella via di sirn Gallo in vna casa,& Giardino doue habitaua dirimpet
toa santa Agata. llquale Capitello è hoggi apprelso Mesier Giouanbatista
daRÌcasoli,Vescouo di Pi (loia,e tenuto in pregio per la bellezza,e varietà sua
elTendo,chefragl’antichi nonse n’è veduto vn’altrolimile. Ma quello chio»
stro rimale imperfetto per non potere fare allora quei Monaci tanta tpelà.In
tanto venuto in maggior considerazione Giuliano appresso Lorenzo, ilqua
le era in animo di fabricarè ài poggio a Caiano,luogo fra Fiorenza.e Pistoia,
e n’haueua fatto fare piu Modelli al Francione,& ad altri, elio Lorenzo fece
fare di quello che haueua in animo di fare vn Modello a Gioliano, ilquale lo
fece tanto diuerlò,e vario dalla forma degl’altri, e tanto secondo il capriccio
di Lorenzo,che egli cominciò (ubitaméte afarlo mettere in opera, come mi»
gliore di tutti, & accresciutogli grado per quelle,gli dette pòi lemure proni
sione. Volendo poi fare vna volta alla sida grande di detto palazzo nel modo
che noi chiamiamo a botte, non credeua Lorenzo, che per la distanzia si
potelle girare: OndeGiuliano, che fabricauain Fiorenza vna sua cala, voltò
la Cala Ina a limili rodine di quella.per far capacela volontà del magnifico Lo
renzo.-per che egli quella del Poggio felicemente fece condurre. Onde la fa»»
ma
gl’intagli,e lebellilsime prospettiue,chepoi da Ce lauorònel choro del Duo
mo di Pila,sono ancor’hoggi fra molte pro(pettiucnuoue,non senzamaraut
glia guardate. Mentre che Giuliano attendeuaaldisego,&ilsangue della
giouanezza gli bolliua,Pelereito del Duca di Calauria,per l’odio,chequelfi-
gnore portaua à Lorenzo de Medici,s’accampo alla Cartellina, per occupare
il Dominioallasignoriadi Fiorenza,& pervenire, leglifusse nuscito,afine
di qualche Ino disegno maggiore : perche elsendo forzato il Magnifico Lorc
zo a mandare vno ingegniero alla Cartellina,che facelle melina,e bastiè, e
che hauesse cura e maneggiasse l’Artiglieria, il che pochi in quel tempo lape
nano fare,vi madò Giuliano,come d’ingegno piu atto,e piu deliro,|e spedtto
e da lui conosciuto, come figliuolo di Francesilo, stato amoreuole lèruitorc
di casa Medici. Arriuato Giuliano alla Cartellina,fortificò quel luogo den-
tro,e fuori di buone mura,e di mulina', e d’altre cose necessarie alla difesa di
qllalaprouide. Dopo veggédo gl’huomini star lótani all’artiglieria,Se maeg
giada,& caricarla,e tirarla timidamente,si gettò à quella,& l’acconciò di ma
niera, che dà indi in poi à nessuno fece malej hauendo ella prima occiso mul
te persone,lequali nel tirarla, per poco giudizio loro», non hauetiano Caputo
far si, che nel tornare adietro non offendeise. Presa dunque Giuliano la cu
radelladetta Artiglieriafu tantanel tirarla,eseruirsenela suaprudenza,che
il campo del Duca impauri di sorte,che per questo,& altri impedimenti heb
be caro di accordarli,e di li partirli. Di che consegui Giuliano non piccolalo
de in Fiorenza àpprello Lorenzo,onde fu poi di continuo ben veduto,& ca
rezzato. In tanto ellendosi dato alse cole d'Architettura, cominciò il primo
chiostro di Cestello,e ne fece quella parte,che si vede di componimento ioni
co,ponendo i Capitelli sopra le colonne con la vo!uta,che girando calcaua fi
no al collarino,doucfinilcelacplonna,hauendo Cotto l’vuolo ,e fulàrolafat
to vn sregio alto il terzo del diametro di detta colonna, llquale Capitello fu
ritratto da vno di marmo antichilsrmo, stato trouato à Setole da Mesiser Lio
nardoSalutati Vcscouo di quel luogo, che lo tenne con altre anticaglie vn
tempo nella via di sirn Gallo in vna casa,& Giardino doue habitaua dirimpet
toa santa Agata. llquale Capitello è hoggi apprelso Mesier Giouanbatista
daRÌcasoli,Vescouo di Pi (loia,e tenuto in pregio per la bellezza,e varietà sua
elTendo,chefragl’antichi nonse n’è veduto vn’altrolimile. Ma quello chio»
stro rimale imperfetto per non potere fare allora quei Monaci tanta tpelà.In
tanto venuto in maggior considerazione Giuliano appresso Lorenzo, ilqua
le era in animo di fabricarè ài poggio a Caiano,luogo fra Fiorenza.e Pistoia,
e n’haueua fatto fare piu Modelli al Francione,& ad altri, elio Lorenzo fece
fare di quello che haueua in animo di fare vn Modello a Gioliano, ilquale lo
fece tanto diuerlò,e vario dalla forma degl’altri, e tanto secondo il capriccio
di Lorenzo,che egli cominciò (ubitaméte afarlo mettere in opera, come mi»
gliore di tutti, & accresciutogli grado per quelle,gli dette pòi lemure proni
sione. Volendo poi fare vna volta alla sida grande di detto palazzo nel modo
che noi chiamiamo a botte, non credeua Lorenzo, che per la distanzia si
potelle girare: OndeGiuliano, che fabricauain Fiorenza vna sua cala, voltò
la Cala Ina a limili rodine di quella.per far capacela volontà del magnifico Lo
renzo.-per che egli quella del Poggio felicemente fece condurre. Onde la fa»»
ma