Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio
Le Vite De' Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori: Scritte Da M. Giorgio Vasari Pittore Et Architetto Aretino, Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Amplicate Con I Ritratti Loro Et con l'aggiunta delle Vite de' viui, & de' morti Dall'anno 1550. infino al 1567. (Primo Volume della Terza Parte): Delle Vite De’ Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori. Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Ampliate Con I Ritratti Loro Et con l’aggiunta delle Vite de’viui, & de’ morti Dall’anno 1550, insino al 1567 — In Fiorenza: Appresso i Giunti, 1568

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.57284#0320
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
iSò TERZA PARTE
gione.e per queftoilegnaiuoli di continuo maneggiandogli, diuentano in
ispazio di tempo,architétti. egli scultori similmentc, per lo situare le statuò
loro,eper fare ornamenti a sepolture, e altre cose tonde, col tempo l’inten-
dono, et il pittore,per le prospettiue,e per la uarieta dell’inuézioni,e per i ca
lamenti da essò tirati, non può fare,che le piante degl’edificii non facciatatte
so che non si pongono case ne scale ne’ piani, doue le figure polano, che la
prima cosa non si tiri l’ordine,& l’architettura, lauorando dunque di rimel-
si Baccio nella Ina giouanezza eccellentemente, fece le spalliere del choro di
santa Maria nouella nellacapella maggiore.'nellaquale sono vn san Giouan
ni Bardita,& vn san Lorenzo bel lissimi. d’intaglio lauorò l’ornamento del-
la medesima capella,& quello dell’altar maggiore della Nunziata, Tornarne
to dell’organo di santaMaria Nouella,& altre infinite cose,e publiche,e priua
te nella sila patria Fiorenza.della quale partendoli,andò a Roma,do ue atro-
sie con molto Radio alle cosed’architettura, e tornato, fece per la venuta di
Papa Leone decimo,in diuersi luoghi Archi trionfali di legname, ma per tut
to ciò non lasciando mai la bottega, vi dimorauano aliai con elio lui, oltre a
molti ci tradì,ni,i migliori,&primi arteficidell’artenostretondevisifaceua-
no,massimamente la vernata,bellissimi diseorsi, & dispute d’importanza, il
primo di costoro era Raffaello da Vrbino,alloragiouane;e dopo, Andrea Sa
ìouino;Filippino;il Maiano j ilCronaca ; Antonio, & Giuliano Sagalli 5 il
Granaccioj&alcuna volta,ma pero di rado,Michelagnolo;& molti giouani
Fioren. e fbrest. hauédo adunq; p si fatta maniera attelo Baccio all’architet-
tura,& hauendo fatto di le alcuno esperimento, comincio a ellere a Firenze
intanto creditOjchele piu magnifiche fabriche,che al silo tempo si facessero>
furono allogarl a lui,& egli fattone capo, ellendo gonfaloniere Piero Sede-
rini,Baccio insieme col Cronaca,&altri,come si è detto di (opra,si trouò al-
le deliberazzioni,che si fecero della sala grande di palazzo : e di sua mano la-
uorò di legname l’ornamento della tauolagrande,che abbozzò fra Bartolo-
meo,disegnato da Filippino, in compagnia de’ inedelìmi feccia sicaia, che va
in detta(ala,con ornamento di pietra moltobelloiSc di mischio le colonne,e
porte di marmo della (ala,che hoggi si chiama de’dugento. fece in silila piaz
za di santa Trini tavn palazzo a Giouan ni Bartolini, ilquale è dentro molto
adornato: & molti disegni per logiardinodel medesimoin Gualfonda.eper
che fu il primo edilìzio quel palazzo, che filile fatto con ornamento difine-
ftre quadre,con frontispizii,&con portale cui colonne reggemmo archi tra
ue,fregio,& cornice,fùrono qste cose tato bialimate da i Fiore, có parole, có
bonetti,& con appiccami filze di fiasche, come si fa alle chielc per le felle di-
cendoli,che haueua piu forma di facciata di tempio, che di palazzo,che Bac-
cio fùper vseir di ceruello. tuttauia sapendo egli, che haueua imitato il buo-
no;& che l’opera staua bene se ne palsò.vero èyche la cornice di tutto il palaz
zo ripscijcome si è detto in altro luogo, troppo grande, tuttauia l’opera è sta
ta pcr altro,iempre molto lodata, a Lanfredino Lanfredinifecefabricarelun
go arno la cala loro,che è fra il Ponte a santa T rinita,& il Pon te alla Carraia.
& su la piazza-de Mozzi cominciò ma non finita casa de’Nasi, che risponde i
sui renaio d’arno. fece ancora la casa de’Taddei,aTaddeo di quella famiglia,
che fu tenuta commodissima,e bella, diede a Pierfrancesco Borgheriniidise
gni
Bildbeschreibung
Für diese Seite sind hier keine Informationen vorhanden.

Spalte temporär ausblenden
 
Annotationen