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Vasari, Giorgio
Le Vite De' Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori: Scritte Da M. Giorgio Vasari Pittore Et Architetto Aretino, Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Amplicate Con I Ritratti Loro Et con l'aggiunta delle Vite de' viui, & de' morti Dall'anno 1550. infino al 1567. (Primo Volume della Terza Parte): Delle Vite De’ Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori. Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Ampliate Con I Ritratti Loro Et con l’aggiunta delle Vite de’viui, & de’ morti Dall’anno 1550, insino al 1567 — In Fiorenza: Appresso i Giunti, 1568

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https://doi.org/10.11588/diglit.57284#0393
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FERINO DEL VAGA
4el Papa,SclecMani,(portando al disètto in su j lauorate con maestreuol ar
te,&tnoltoi'eneintese.Oltra la leggiadria,che egli vsò negli habiti loro, ve
landò l’ignudo con alcuni pannicinilottili,chein parte scuoprono legam-
beignude,& le braccia,certo con vna graziosissima bellezza. La quale ope-
ra fu veramente tenti ta,& hoggt ancora si tiene,per cosa molto Inonorata,et
ricca di lauoro;& cosa allegra, vaga, & degna veramente di quel Pontefice;
il quale non mancò riconoscere le lor fatiche,degne certo di grandissima re
munerazione.Fece Penno vnafacciata di chiaro oseuro,allora mesiasi in vso
per ordine di Polidoro,e Maturino,laquale è dirimpetto alla casa della Mat
diesadt Masia,vicino a maestro Pasquino; condottanioltogagliardamente
didisegno,& con somma diligenza. Venendo poi il terzo anno del suo pon-
tisicato,Papa Leone a Fiorenza.-perche in quella città si feciono molti trion-
fi.Perino,parte per vedere la pompa di quella città, & parte per riuedere la
patria, venne inanzi alla Corte;& fece in vn’arco trionfale a S. Frinita, vna
figura grande di sette braccia bellissimathauendone vn’al tra a sua concorre-
zafatta Toto del Nunziata,già nella età puerile suo concorrente. Ma pareri
do a Pelino ogni hora mille anni di ri tornarsene a Roma; giudicando mol-
todifferente la misura,& i modi degli artefici,da quegli,che in Roma si vsa«
uano,si partì di Firenze,& là sé,ne ritornò, doue tipreso l’ordine del solito
luo lauoraré,fecein S.EustachiodalaDOgana,vn san Piero in frescojlquale
è vnafigura,che ha risieuograndissimo; fatto có sempliceandatedi pieghe,
ma molto con disegno,&giudizio lauorato.Essendo in quello tempo l’Ar-
ciuescouodi Cipri in Roma,huomo molto amatore delle virtù, ma panico
larmente della pittura.Et hauendo egh vna casa vicina alla Chiauica; nella-
qualehaueua acconcio vn giardinetto con alcune slatue,& altre anticaglie,
certo honorati(sime,&belle:Etdesiderando accompagnarle'con qualche or
namento honorato,fece chiamare Ferino, che era luo amicissimo ; & insic-
ine cósultarono. che e’douesie fare intorno alle mura di quel giardino, mol»
te storiedi Baccanti,di Satiri,& di Fauni,& di cose seluagge : alludendo ad
vna statua d’un Bacco,che egli ci haueua,antico;che sedeua vicino a vna Ti-
gre.E cosi adornò quel luogo di diuerse poesieivi fece fra l’altre cose vna log
getta di figure piccole, & variegrotresche,& molti quadri di paesi, coloriti
con vna gtazia,&diligenza grandissima. La quale opera è (lata tenuta, & sa
ràsempre dagli artefici, cosa molto lodeuolé; onde fu cagione di farlo cono
seerea Fucheri mercanti Tedéschijiquah hauendo villo l’opera di Perino,e
piaciutali.perchehaueuano murato vicino a Banchi vna casa, che è quando
si và a la Chiesa de’Fiorentini, vi fecero fare da lui vn cortile,& vna loggia, c
molte figure,degne di quelle lodi,che son l’altre cose di sua manojnellequa
li si vede vnabellissima maniera,& vnagrazia molto leggiadra. Ne medesi-
mitempihauendo M.MarchionneBaldassini,fatto murarevnacasa,molto
bene in tela,come s’è detto,da A n tonio da Sangallo, vicino a S. Agollino; &C
desiderando,chevna sala,che egli vi haueua fatta fusle dipinta tutta ; esamie
nati molti di quegiouani accioche ellafu(Ic,& bella, & ben fatta: si risoluè
dopomoltijdarlaa perino.con ilquale conùenutosi del prezzo,vi messeegli
tnanome da quella leuò per altri l’animo,che egli felicissimamente la cèdui
seafresco.Nella quale sala fece vno spartiméto a’pilastri,che mettono in me-
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