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buoni coftumi in tutta la sila vita. Fù alleuato in Venetia, e dilettoli continua- Edotto fr
niente delle cose d'amore, e piacqueli il suono del Liuto mirabilmente, e tanto, Vmra&
ch'egli sonava , e cantava nel suo tempo tanto divinamente , ch'egli era spesso
per quello adoperato a diuerse musiche, e ragunate di persone nobili. Atr alese Aiutitmila
dileguo, e lo gustò grandemente ,& in quello lavatura lo favorì sì forte,ch'egli """"? W^
innamoratoli delle cose belle, di lei non voleva mettere in opera cosa,ch'egli dal "" * ^°^°'*
vivo non ritraesse. E tanto le fù soggetto, e tanto andò imitandola , che non so- "'
lo egli acquistò nome d'hauer passato Gentile, e GiouanniBeihni, tra di compe-
tere con coloro , che lavoravano in Tofana , & erano autori della maniera mo
Allettato aW
imbattono da
gli osturt del
Vinci,
derna. Haueua veduto Giorgione alcune cose di mano di Lionardo multo fu-
meggiate, e cacciate, come si e detto , terribilmente di seuro, e questa manico
gli piacque tanto,che mentre ville,sempre anc'ò dietro a quella , e nel colorito
a olio la imitò grandemente . Costui gufando il buono dell'operare , andane sfa'vi eccel-
sciegliendo di mettere in opera sempre del più bello,e del più vano, ch'ei trcua- tormente, e
111. Diedegli la natura tanto benigno spirito, ch'egli nel colorito a olio, & a fre- refe morbidi/.
seo fece alcune vivezze ,& altre cole morbide , & % nite , e sfumate talmente ne fa* '* c*™€
gli scuri, che fù cagione, che molti di quelli, ch'erano allhora eccellenti , confes- /'^ra tutti.
sallino , lui eternato per metter lo spirito nelle figure , e per contrafar la fre-
schezza della carne viva , più che nessuno , che dipingete , non solo in Venetia,
ma per tutto. Lavorò in Venetia nel suo principio molti quadri di Nostre Don
ne, & altri ritratti di naturale, che sono, e viuissimi, e belli, come se ne vede an-
Varie opere
beUissime te
Votai,,
cora tré bellisfime tette a olio di sua mano,nello studio del Reuerendissimo Gri-
mani Patriarca ^Aquilea, vna fatta per David (e per quel,che si dice, è il suo
ritratto) con vna zazzera , che si costumaua in que' tempi in fino alle (palle , vi-
vace , e colorita , che par di carne: hà vn braccio , & il petto armato , col quale
ti me la testa mozza di Golia; l'altra è vna testona maggiore , ritratta di naturale,
che tiene in mano vna beretta rolla da comandatore , con vn bavero di pelle , e
sotto vno di que'saioni all'antica; quello si pensa , che folle fatto per vr generale
d'eserciti. La terza è d'vn putto, bella quanto si può fare , con cero capelli a vso
di velli, che fan conoscere l'eccellenza d Giorgione, e non meno 1'affettione del
grandissimo Patriarca, ch'egli ha portato sempre alla vir ù sua, tenendole carissi-
me, e meritamente. In Firenze è di man sua in casa de' figliuoli di Gio. Purghe-
rini, il ritratto d'esso Giovanni, quando era giovane in Venetia ,e nel medesimo
quadro il maestro , che lo guidava , che non si può veder' in due teste ne miglior
macchie di color di carne , ne più bella tinta di ombre . In casa d'Antonio de'
Diligami no
capelli) & al.
tei sinimenti.
Ritratti fati-
fai in Briso
iti
w
Nobili è vn'akra tetta d'vn Capitano armato, molto vivace, e pronta, ilqual
dicono essere vn de'Capitani, che Consaluo Ferrante menò (eco a Venetia,
quando vibrò il Doge Agostino Barberigo ,nel qual tempo si dice , che rtras-
Ve se il gran Consaluoarmato, che fù cosa iatislòra , e non si poteva vedere Pittu<
ra più bella , che quella , e che esso Censaluo se ne la portò seto . Fece Gior-
gione molti altri ritratti , che sono sparsi in molti luoghi per Italia , bellissimi,
come ne può far fede quello di Lionardo Loredano, fatto da Giorgione, quan-
do era Doge , da me visto in mostra per vn' Assensa, che mi parve veder vivo
quel Serenissimo Principe , oltra che ne e vno in Faenza in casa di Giovanni
:/ da Castel Bolognese , intagliatore di Carnei, e cristalli, eccellente , che è far-
ro to per il suocero suo, lavoro veramente divino; perche vièvna vinone sfama-
li ta ne'colori, che pare di rilievo più , che dipinto . Dilettoli molto del dipin-
Cz gere
Unione $furar
ra de colori^
ih dà zn ri.
It^e Maturati
le alla Putfr
radvnrur&
to.
buoni coftumi in tutta la sila vita. Fù alleuato in Venetia, e dilettoli continua- Edotto fr
niente delle cose d'amore, e piacqueli il suono del Liuto mirabilmente, e tanto, Vmra&
ch'egli sonava , e cantava nel suo tempo tanto divinamente , ch'egli era spesso
per quello adoperato a diuerse musiche, e ragunate di persone nobili. Atr alese Aiutitmila
dileguo, e lo gustò grandemente ,& in quello lavatura lo favorì sì forte,ch'egli """"? W^
innamoratoli delle cose belle, di lei non voleva mettere in opera cosa,ch'egli dal "" * ^°^°'*
vivo non ritraesse. E tanto le fù soggetto, e tanto andò imitandola , che non so- "'
lo egli acquistò nome d'hauer passato Gentile, e GiouanniBeihni, tra di compe-
tere con coloro , che lavoravano in Tofana , & erano autori della maniera mo
Allettato aW
imbattono da
gli osturt del
Vinci,
derna. Haueua veduto Giorgione alcune cose di mano di Lionardo multo fu-
meggiate, e cacciate, come si e detto , terribilmente di seuro, e questa manico
gli piacque tanto,che mentre ville,sempre anc'ò dietro a quella , e nel colorito
a olio la imitò grandemente . Costui gufando il buono dell'operare , andane sfa'vi eccel-
sciegliendo di mettere in opera sempre del più bello,e del più vano, ch'ei trcua- tormente, e
111. Diedegli la natura tanto benigno spirito, ch'egli nel colorito a olio, & a fre- refe morbidi/.
seo fece alcune vivezze ,& altre cole morbide , & % nite , e sfumate talmente ne fa* '* c*™€
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sallino , lui eternato per metter lo spirito nelle figure , e per contrafar la fre-
schezza della carne viva , più che nessuno , che dipingete , non solo in Venetia,
ma per tutto. Lavorò in Venetia nel suo principio molti quadri di Nostre Don
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Varie opere
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cora tré bellisfime tette a olio di sua mano,nello studio del Reuerendissimo Gri-
mani Patriarca ^Aquilea, vna fatta per David (e per quel,che si dice, è il suo
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vace , e colorita , che par di carne: hà vn braccio , & il petto armato , col quale
ti me la testa mozza di Golia; l'altra è vna testona maggiore , ritratta di naturale,
che tiene in mano vna beretta rolla da comandatore , con vn bavero di pelle , e
sotto vno di que'saioni all'antica; quello si pensa , che folle fatto per vr generale
d'eserciti. La terza è d'vn putto, bella quanto si può fare , con cero capelli a vso
di velli, che fan conoscere l'eccellenza d Giorgione, e non meno 1'affettione del
grandissimo Patriarca, ch'egli ha portato sempre alla vir ù sua, tenendole carissi-
me, e meritamente. In Firenze è di man sua in casa de' figliuoli di Gio. Purghe-
rini, il ritratto d'esso Giovanni, quando era giovane in Venetia ,e nel medesimo
quadro il maestro , che lo guidava , che non si può veder' in due teste ne miglior
macchie di color di carne , ne più bella tinta di ombre . In casa d'Antonio de'
Diligami no
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tei sinimenti.
Ritratti fati-
fai in Briso
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Nobili è vn'akra tetta d'vn Capitano armato, molto vivace, e pronta, ilqual
dicono essere vn de'Capitani, che Consaluo Ferrante menò (eco a Venetia,
quando vibrò il Doge Agostino Barberigo ,nel qual tempo si dice , che rtras-
Ve se il gran Consaluoarmato, che fù cosa iatislòra , e non si poteva vedere Pittu<
ra più bella , che quella , e che esso Censaluo se ne la portò seto . Fece Gior-
gione molti altri ritratti , che sono sparsi in molti luoghi per Italia , bellissimi,
come ne può far fede quello di Lionardo Loredano, fatto da Giorgione, quan-
do era Doge , da me visto in mostra per vn' Assensa, che mi parve veder vivo
quel Serenissimo Principe , oltra che ne e vno in Faenza in casa di Giovanni
:/ da Castel Bolognese , intagliatore di Carnei, e cristalli, eccellente , che è far-
ro to per il suocero suo, lavoro veramente divino; perche vièvna vinone sfama-
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