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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0051
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b TERZAPARTE
Prìembli. 'm° R°"e"i > cominciò a (Indiare con grande affettione le cose di Lionardo dà
tomi /& Vinci> ^ in poco tempo fece tal frutto, e tal progredo nel colorito, che s'acqui*
„/#,# . "° riputazione , e credito d' vno da' migliori giouani dell' arte , si nel colorite ,
come nel difegno. Hebbe in compagnia Mariotto Albertinelli , che in poco
tempo prefe assai bene la saa maniera , e con lui conduce molti quadri di No-
0„g#a & lira Donna , Sparli per Firenze , de' quali tutti ragionare sarebbe cola troppo
VAl^talli lunga ,però toccando solo d' alcuni fatti eccellentemente da Baccio , vno n'è in
n^dippCT. casa di Filippo di Auerardo Saluiati bellissimo, e tenuto molto in pregio,é caro
da lui, nel quale è vna Nostra Donna; vn'altro, non è molto, fu comperato
(vendendoli fra malferme vecchie ) da Pier Maria delle Pozze, persona molto
amico delle cose di Pittura,che conosciuto la bellezza sua, non lo lanciò per da-
nari, nel qual'è vna Nostra Donna fatta con vna diligenza straordinaria . Ha*
ueua Pietro del Pugliese hauuto vna Nostra Dona picciola di marmo di bassis-
simo rilieuo, di mano di Donatello, cola rarissima , la quale per maggiormente
honorarla, gli fece fare vn tabernacolo di legno , per chiuderla , con duoi spor*
tellini, che datolo a Baccio dalla porta , vi fece drento due storiette, che fu vna
la Natiuità di Christo, l'altra la sua Circoncisione, le quali conduce Baccio di fi-
§urine a guisa di miniatura, che non è potàbile a olio poter far meglio, e quau-
o poi si chiude di fuora, in sù detti sportelli dipinse pure a olio di chiaro,e leu-
'dmitò del r° 'a Nostra Donna annontiata dall'Angelo ; Quell' opera è hoggi nello ferino*
fri? Dei i° del Duca Cosimo, dou'egli hà tutte le antichità di bronzo difigure piccio-
solme di ceso le, medaglie , & altre Pitture rare di mini , tenuto da Sua Eccellenza Illustrissi*
tare. ma per cosa rara, come è veramente . Era Baccioamatoin Firenze per la virtù
Bmio dicc° sua, ch'era assidilo al lauoro,quieto,e buono di natura, & aliai timorato di Dio,
,•,' wMiger. e gli piaceua assai la vita quieta, e fuggiua le pratiche vitiose, e molto gli dilet*
"■• taua le predicationi, ecercaua sempre le pratiche delle persone dotte, e posate.
E nel vero rare volte sa la natura naseere vn buono ingegno,& vn'artefice man*
sueto, che anche in qualche tempo di quiete,e di bontà non lo prouegga,come
sece a Baccio,il quale, come si dirà di (orto, gli riuscì quello, ch'egli deìideraua,
che sparsosi I'esfer lui non men buono > che valente , si diuulgò talmente il suo
nome,che da Gerozzo di Monna Venna Dini, gli fu fatta allogazione d'vna Ca-
©diti, di- pella nel cimiterio, doue sono 1' ossa de' morti nello spedale di S. Maria Nuoua,
fate a frefa e comincioui vn Giudicio a freseo , il quale conduce con tanta diligenza, e beh
tamtèuh la maniera in quella parte, che finì, che acquistandone geandidima fama, oltre
quella,che haueua, molto fu celebrato , per hauer egli con buonissima conside-
ratione espresso la gloria del Paradilo, e Christo con i dodici Apostoli giudicare
le dodici tribù, le quali con belhssimi panni sono morbidamente colorite; ol*
tre che si vede nel disegno, che redo a finirli, quelle figure , che sono iui tirate
all'Inferno , la dilperatione , il dolore , e la vergogna della morte eterna ; così
come si conosce la contentezza, e la letizia, che sono in quelle , che si saluano ,
ancorché quell ' opera rimanesse imperfetta, hauendo egli più voglia d' atten-
dere alla Religione, che alla Pittura . Perche trottandoli in quelli tempi in San
> s ùi Marco Fra Girolamo Sauonarola da Ferrara , deli' ordine de' Predicatori , Teo*
tild Sa„; logofa noissimo, e continuando Baccio la udienza delle prediche sue, per
w#/#e la deuotone, chein esso haueua, prese strettissima pratica con lui , edimo,
rauaquasi continuamente in Conuento, battendo anco con gl altri Frati fat-
to amicizia. Annerine, che continuando Fra Girolamo le sue predicazioni,
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