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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0106
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1

VITA DI GUGLIELMO MARCILLA. ,,
forza bà l'opera virtuosa , che di lingua in lingua in poco spatio gli fà nome ,e
le qualità di lui diuentano pregiatissìme,&honoratissime. E speslo auuiene a
infiniti , che di lontano hanno lasciato le patrie loro , nel dare d'intoppo in na-
rioni, che siano amiche delle virtù, e de'forestieri per buono vso di costumi,tro-
uarsi accarezzati, e riconosciuti sì fattamente,che si (cordano il loro nido natio,
& vn'altro nuouo s'eleggono per vltimo nposo;come per vltimo suo nido eles-
se Arezzo Guglielmo , il quale nella sua giouanezza attese in Francia all'arte
del Disegno, & insieme con quello diede opera alle finestre di vetro, nelle quali
faceva figure di colorito non meno unite, che s'elle fodero d'vna vaghissima,&
vnitissima Pittura a olio. Costui ne'suoi paesi persuaso da'prieghi d'alcuni ami- ,„ effersi
ci(uoi,si ntrouò alla morte d'vn loro inimico , per la qual cola fù sforzato nella trottato a in
Religione di S.Domenico in Francia pigliare ì’nabito di Frate, per edere libero ^ <6, boraci-
dalla corte , e dalla giustitia. E se bene egli dimorò nella Religione , non però #'> si ritiri
mai abbandonò gli Rudi dell'arte, anzi continuando gli conduce ad ottima per- "" Elione.
fettione. Fù per ordine di Papa Giulio II. dato commissione a Bramante da Vr-
bino di far fare in Palazzo molte finestre di vetro,perche nel domandare,ch'egli
fece de'più eccellenti, sià gli altri , che di tal medierò lauorauano, gli fù dato
notitia d'alcuni , che faceuano in Francia cose marauigliose, e ne vide il saggio
per l'Ambasciator Francese, che negotiaua allhora appreso Sua Santità,il qua-
le haueua in vn telato, per finedra dello studio, vna figura lauòrata in vn pezzo
di vetro bianco, con infinito numero di colori sopra il vetro , lauorati a fuoco;
onde per ordine di Bramante fù scritto in Francia , che venissero a Roma , offe- Condotto #
rendogli buone prouision:. Laonde Maestro Claudio Francese capo di quesl'ar- Roma con Mac
te hauuto tal nuoua, sapendo l'eccellenza di Guglielmo con buone promesse , e stroClaudio a
danari fece si , che non gli fù dissicile trarlo suor de' Frati. Hauendo egli p rie s"r senefa 4
discortesie vsateglb e per leinuidQ che son di continuo frà loro ,pù voglia di Q™'"
partirli,che Maestro Claudio bisogno di triplo finora. Vennero dunque a Roma,
€ 1'habito di S.Domenico si mutò in quello di S.Pietro. Haueua Bramante fatto Doge opererà
fare a shora due finente di treuertino nel Palazzo del Papa , le quali erano nella no maqu Ile
sila dinanzi alla Capella, hoggi abbellita di fabbrica in volta per Antonio da= di Palazzo
San Gallo, e di fiocchi mn abili per le mani di Perino del Vaga Fiorentino, le _? quartane pe^
quali finestre da Maestro Claudio, e da Guglielmo furono lauorate , ancorché nr°n° ^ fa'
poi per il lacco (pezzate , per trarne i piombi, per le palle de gli archibugi , le " "'R°ma&
quali erano certamente marauigliose . Oltra quelle ne fecero per le camere Pa-
pali infinite,delle quali il medelimo auuenne, che dell'aire due. Et hoggi a - ^
cora se ne vede vna nella camera del fuoco di Rafaelle, sopra torre Boi già,nelle m
quali sono Angeli,che tengono l'arme di Leone X.Fecero ancora in Sharia del /„ città.
Popolo due finestre nella Capella di dietro alla M donna, con le Itone della vita
di lei,le quali di quel medierò furono lodatissime. E quelle opere non meno gli
acquistarono fama, e nome, che comodità alla vita; MaMaelho Claudio disor- condono 4
durando molionel mangiare,e bere, come è costume di quella natione, cosa pe- cort„M, docce
stifera all'aria di Roma,ammalò d'vna febbre si graue,che in sei giorni passò ad' dipinge #
altra vita,perche Guglielmo rimanendo solo, e quali perduto senza il cópagno, chiaro ojeuro,
da se dipinse vna finestra in S. Maria de Anima, Chiesa de'Tedeschi in Roma, e sà vetrist
pur di vetro,la quale fù cagione,che Siluio Cardinale di Cortona, gli fece offer- bclbgìmq
te,e conuenne seco, perche in Cortona sua Patria alcune finestre , & altre opere
gli facete , onde seco in Cortona lo conduce ad habitare , e la prima opera, che
N facesse,
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