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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0171

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161 TERZA PARTE

Seguitò ad
Abbellire lefc
gare , che di
Alberto Dure
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fez cofache lo
se credere fear
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Bacete BIT
diselli sife ri-
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soto non diede
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Ossendo quefa
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Ber la venuta
di Leon Deci°
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si fecero o^ij
lavori dabvo'
tona rafani
Ma Andrea

Non tacerò, che mentre Andrea in queste,& in altre Pitture si adopesm,vfci-
tono fuori alcune stampe intagliate in rame, d'Alberto Durone ch'egli se ne ser-
uì, e ne cauò alcune figure, ricucendole alla maniera sua, il che hà fatto credei
re ad alcuni , non che ha male {trussi delle buone cose altrui deliramente , ma
che Andrea non hauesse molta inuentione. Venne in quel tempo desiderio a
Baccio Bandinelle allhora disegnatore molto Limato , d'imparare a colorire a
olio ; onde conoscendo, che ninno in Firenze ciò meglio sapea fare d'esso An-
drea, gii fece fare vn ritratto di se, che somigliò molto in quell'età , come si può
anco vedere; e così nel vedergli fare quella , & altre opere , vide il suo modo di
colorire, se ben poi, ò per la difficultà,ò per non se ne curare, non seguitò di
colorire, tornandogli più a proposto la Scultura. Fece Andrea va quadro ad
Alessandro Corsini , pieno di putti intorno , & vna Nostra Donna , che siede in
terra, con vn putto in collo , il qual quadro fu condotto con bellette , e con vn
colorito molto piaceuole;& a vn Mereiaio, che saceua bottega in Roma,& era
suo molto amico , fece vna tetta bellissima; Similmente Gio. Battila Puccini
Fiorentino , piacendogli straordinariamente il modo di fare d'Andrea, gli fece
tare vn quadro di N. Donna, per mandare in Francia , ma riuscitogli bellissimo,
se lo renne per se ,e non lo mandò altrimenti. Ma nondimeno facendo egli in
Francia suni traffichi, e negot, e perciò adendogli commesso,che facesse opera
li mandar là Pitture eccellente, diede a fare ad Andrea vn quadro d'vn Chiisto
morto , e certi Angeli attorno , che lo sosteneuano , e con atei metti , e pietosi
Contéplauano il loro fattore in tanta miseria, per i peccati de gli huomini. Quell'
opera finita,che sà, piacque di maniera vniuerfalmennte, che Andrea, pregato
da molti, la fece incagliare in Roma da Agostino Venerano, ma non gli esseudo
riuscita molto bene,non volle mai più dare alcuna cosa alla stampa. Ma tornan-
do al quadro, egli non piacque meno in Francia, doue fu mandato, che s'haues-
se fatto in Firenze, in tantoché il Rè acceso di maggior desiderio d'hauere dell'
opere d'Andrea , diede ordine , che ne ficesse alcun'alare ,la qual cosa fu cagio-
ne, che Andrea, persuaso da gli amici, si risoluè d'andare, poco dopo in Francia.
Ma in tanto intendendo i Fiorentini,!! che fu l'anno 15 I soche Papa Leone De-
cimo voleua fare gratia alla patria di farti in quella vedere,ordinarono, per nce-
uerlo,felle grandissime , & vn magnifico, e sontuoso apparato con tanti archi,
facciate, Tempj,colossi , & altre (fatue , & ornamenti ,che insino allhora non

soce la fame era mai slato fatto nè il più sontuoso, nè il piu riccone bello , perche allhora fio-
s# ^ s Mr riuain quella Città maggior coppia di belli, & eleuati ingegni, che in altri tem-
pi filile acuenutogiamai. All'entrata della Porta di San Pietro Gattolini,fece
Giacomo di Sandro un'Arco tutto istoriato , & insieme con elio lui Baccio do

ri# del Fiore
«i eh%#rooscu'
„ Rimata di
g^^le belle^
^a cfoesefos
fèdi marmo.

M^nte Lupo. A San Felice in Piazzane fece veltro Giuliano del Tarfo; &a
Santa Trinità alcune (fatue, e la Meta di Romolo ;& in Mercato nuouo la Co-
lonna Traiana. In Piazza de'Signori fece vn Tempio a otto faccie Antonio,fra-
tello di Giul ano da S.Gallo; e Baccio Bandinelle fece vn Gigante in su la loggia.
Frà la Badia, & il Palazzo dei Podestà fecero vn'Arco il Granaccio,& Aristotile
da San Gallo ; & al canto de' Bifcheri ne fece vn'altro il Rodo, con molto bell'
ordine, e varietà di figure. Ma quello, che fìt più di tutto (limato fu , la facciata
di Santa Maria del Fiore , fatta di legname, e lauoraca in diuerse ttorie di chia-
ro seuro dal nostro Andrea tanto bene, che più non si sarebbe potuto desidera*
ce e E perche I'Architettura di quell' opera fù di Giacomo Sansouino, e simil-
m ente
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