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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0209

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Oberò in Ve
notici con buon
creduto ,& a

xoo t ERZA PARTE
Rasaelle da Vrbino. Lauorò in Treuigi sua patria assai, & in Venetia ancora
fece molte opere , e particolarmente la facciata della casa d'Andrea Vdone in
fresco, e nel corale alcuni fregi di fanciulli, & vna danza di l'opra. Le quali co-
se fece di colorito, e non di chiaro (curo, perche a Venetia piace più i1colorito,
fresco ^ fa- che altro! Nel mezodi quella facciata è in vna sioria grande Giunone ,che va-

" '" la conla Luna in teda Copra certe nuuole dalle coscie in sù, e con le braccia alte
De'scrittione s°Pra la testa , vna delle quali tiene vnvaso , e l'altra vna tazza. Vifece simil-
dei4 detta mente vn Bacco grasso , e rollo , e con vn vaso , il quale rouerscia, tenendo iiQ
sacciata , o braccio vna Cerere, che hà in mano molte spighe. Vi sono le Gratie , e cinque
faesigure. putti, che volando a basso le riceuono,per farne, come accennano , abbondane
tissima quella casa de gli Vdoni ; La quale per moliture il Treuisi , che fiiss&
amica, & vn'albergo di virtuosi, vi fece da vn lato Apollo, e dall' altro Palladi
Equello lauoro fù condotto molto frescamente, onde ne riportò Girolamo ho-
Caselle da note, & vtile . Fece il medesimo vn quadro alla Caperla della Madonna di San
lui dipinte in Petronio,a concorrenza d'alcuni Pittori Bologne^ come si dirà al suo luogo. E
S. Petronio di così dimorando poi in Bologna, vi lauorò molte Pitture , & in S. Petronio nella
Bologna cero Capella di Sant'Antonio da Padoa, di marmo, a olio, contrafece tutte le siorie
molta ode. della vjta fà , nej]e quali certamente si conosce gudicio , bontà , gratia , & vna
grandissima pulitezza . Fece vna tauolaaSan Salvatore dvna Nostra Donna,
che saglie i gradi, con alcuni Santi ; & vn'altra con la Nossra Donna in aria , con
alcuni fanciulli , & a'piedi S. Girolamo , e Santa Caterina , che fù veramente la
più debole , che disuo si veggia in Bologna. Fece ancora sopra vn portone in
Colorì vn car- Bologna, vn Crocidò, la Nostra Donna, e S.Giovanni in fresco,che sono loda-
ne di Bal- tissimi. Fece in S. Domenico di Bologna vna tauola aolio d'vna Madonna, &
dasorre^ alcuni Santi , la quale è la migliore delle cose sue , vicino al Coro nel salire all'
^"tòo sigure. Arca di S.Domenico, dentroui ritratto il padrone, che la fece fare. Similmente
Tacciata de' colori vn quadro al Conte Gio. Battista Bentiuogli , che haueua vn cartone di
Torsanini in mano di Baldassarre Sanese della storia de'Magi, cosa, che molto bene conduce
Bologna con. a perfezione, ancorché vi fussero più di cento sigure. Slmilmente sono in Bolo-
dotta a chta- g& di mano d'esso molt'altre Pitture, e per le case, e per le Chiese , & in Galle-
rò oseuro , e ra vna sacciata di chiaro, e scuro alla facciata deTorfanini, & vna facciata dietro

'"'""?!à'n a"e ca'e " °°" 'c'° secondo il giudicio di molti Artefici, è giudicata la mi-
" ih' 's 'D^orco'a 'che facesse mai in quella Città. Andò a Trento , e dipinse al Cardi-
" J nal vecchio il suo Palazzo, insieme con altri Pittori , li che n'acquistò grandissi-
' Dtpinse in ma fama. E ritornato a Bologna , attese all'opere da lui cominciate . Auuenne,
Trento il Pa- che per Bologna si diede nome di fare vna tauola, per l'Hospitale della Morte;
laigo del onde a concorrenza furono fatti varj disegni, chi dileguati, e chi coloriti. E pa-
Card. Ma- rendo a molti essere inanzi , chi per amicitia,e chi per merito di douer'hauere
draQ, con ta| cosa, restò in dietro Girolamo. E parendogli , che glifosse fitto ingiuria ,di
altri Pittori. ^ a poco tempo si partì di Bologna , onde l'inedia altrui lo pose in quel grado
Segnato per ^ felicità,ch'egli non pensò mai. Atteso, che se passaua inanzi,tal'opera gl'im-
torre ad ^ pedina il bene, che la buona fortuna gli haueua apparecch ato ; Perche condot-
tre,si partì da IO' !n Inghilterra da alcuni amici suo; , che lo fauoriuano, fù proposto al Rè

Arrigo , e giuntogli inanzi, non pai pei Pittore , ma per I gegmere , s'acco-

B^logna. Arrigo , e giuntogli manzi , non pai pei vittore , ma per 1 gegmere , sacco-
Condottosiit modò a'seruigi suoi. Quiui inoltrando alcune prone d'edifi ij ngegnosi , ca-
Inghilterra-, uati da altri in Toscana , e per Italia , e quel Rè giudicandoli miracolosi , lo
divenne %e. premiò con doni continui, e gli ordinò prouisione di quattrocento seudi
rt^Rè.r sono.
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