216 TERZA PARTE
edificio haueua fatto fabbricare, e di ornamenti, e di storie antiche a suo pro,&
sito fatto dipingere ; Le quali dal dottissimo Istorico M. Paolo Giouio Vescouo
di Nocera, allhora primo appreso a Giulio Cardinale de'Medici, erano Rate da-
te ad Andrea del Sarto, e Giacomo da Puntormo, & al Francia Bigio , che il va<>
lore, e la perfettione di ral'arte in quella mostrassero, & haueuano il Magnifico
Ottauiano de'Medici , che ogni mele daua loro trenta seudi per ciascuno. La-
onde li Francia fece nella parte sua, oltra la bellezza della storia^lcum casamen-
ti misurati molto bene in prospettiua. Ma quella opera, perla morte di Leone,
rimase imperfetta, e poi fù di commilitone del Duca Alessandro de'Medici l'an-
no x „ 2. ricominciata da Giacomo da Puntormo, il quale la mandò tanto per la
Ogni ài rltra. lunga , che il Duca si morì , & il lauoro restò a dietro . Ma per tornare al Fran-
*"* vn buone cja, eg[j ardeua tanto vago delle cose dell'arte, chenon era giorno di state, ch'ei
mudo per 1 4 non ntraesse di naturale per istudio vn'ignudo in bottega sua , tenendo del con-
tlnu° perciò huomini salariati. Fece in Santa Maria Nuoua vna notomia a re«
'° quisitione di Maestro Andrea Pasquali Medico Fiorentino eccellente , il che fu
cagione , ch'egli migliorò molto nell'arte della Pittura , e la seguitò poi sempre
con più amore . Lauorò poi nel Conuento di Santa Maria Nouella , sopra lo
Porta della Libreria, nel mezo tondo, vn S.Tomaso , che confonde gli Heretici
con la dottrinala quale opera è molto lauorata con diligenza , e buona manie*
ra. E fià gli altri particolari vi sono due fanciulli, che seruono a tenere nell'or-
namento vn'arme, i quali sono di molta bontà, e di bellissima gratia ripieni, e di
maniera vaghissima lauorati. Fece ancora vn quadro di figure picciole a Gio.
Maria Benintendi, a concorrenza di Giacomo da Puntormo,che glie ne fece vn'
altro d'vna simil grandezza , con la storia de' Magi , e due altri Francesco d'Al-
bertino. Fece il Francia nel suo, quando Dauide vede Bersabea lauarsi in vn ba-
gno, doue lauorò alcune femine con troppo lece ata,e saporita maniera , e tirou-
ui vn casamento in prospettiua , nel quale fa Dauide, che dà lettere a Corrieri,
^ty^ che le portino in campo, perche Vria Eteo sia morto. E sotto vna loggia fece in
@erfrnamèn:e Pittura vn pasto regio belhsTimo ; La quale storiafù di molto vtile alla fama, &
? ''. honore del Francia , il quale se molto valse nelle figure grandi , valse molto più
ne''e ?'c°°'e ' 'ece anc° " Franc'a m°hi , e bellissìmi ritratti di naturale , vno
particolarmente a Matteo Sofferroni suo amicissimo, & vn'altro a vn lauorato-
re , e fattore di Pier Francesco de' Medici , al Palazzo di S. Girolamo da Fiesole,
che par vino , e molti altri . E perche lauorò vniuersalmente d'ogni cosa , senza
vergognarli di far l'arte sua, mise mano a qualunque lauoro gli fà dato da fare,
onde oltre a molti lauori di cose bassissime, fece per Arcangelo tessitore di drap*
pi in Porta rossa , sopra vna torre , che serue per terrazzo vn 'Noli me tangere
&n,refem®A bellissimo, & altre infinite limili minutie, delle quali non fà bisognodirne altro,
%lie,nem^i v per edere slato il Francia persona di buona, e dolce natura, e molto seruente_,@
fri àJla PL Amòcostui di starsi in pacete per questa cagione non volle mai prender Donna,
eriss,perche & vfando di dire quel trito Prouerbio, che chi hà moglie, hà pene, e doglie. Non
vo||e maj vfcir di Firenze , perche hauendo vedute alcune opere di Rafaelle da
^onbMefr. Vrbino,e parendogli non eàer pari a tanto huomo, ne a molti altri di gràdissimo
ramerà * n°me, non si volle mettere a paragone d'Artefici così eccellenti , e tarissimi. E
@00 tate cól nel vero la maggior prudenza, e sauiezza, che possa edere in vn'huomo, è cono*
lòffie <00 scersi>e non presumere di se più di quello, che sia il valore. Finalmente hauendo
meltefadih molto ac^uistato nel lavorare assai, come , che non hauctfc dalla matura molto
edificio haueua fatto fabbricare, e di ornamenti, e di storie antiche a suo pro,&
sito fatto dipingere ; Le quali dal dottissimo Istorico M. Paolo Giouio Vescouo
di Nocera, allhora primo appreso a Giulio Cardinale de'Medici, erano Rate da-
te ad Andrea del Sarto, e Giacomo da Puntormo, & al Francia Bigio , che il va<>
lore, e la perfettione di ral'arte in quella mostrassero, & haueuano il Magnifico
Ottauiano de'Medici , che ogni mele daua loro trenta seudi per ciascuno. La-
onde li Francia fece nella parte sua, oltra la bellezza della storia^lcum casamen-
ti misurati molto bene in prospettiua. Ma quella opera, perla morte di Leone,
rimase imperfetta, e poi fù di commilitone del Duca Alessandro de'Medici l'an-
no x „ 2. ricominciata da Giacomo da Puntormo, il quale la mandò tanto per la
Ogni ài rltra. lunga , che il Duca si morì , & il lauoro restò a dietro . Ma per tornare al Fran-
*"* vn buone cja, eg[j ardeua tanto vago delle cose dell'arte, chenon era giorno di state, ch'ei
mudo per 1 4 non ntraesse di naturale per istudio vn'ignudo in bottega sua , tenendo del con-
tlnu° perciò huomini salariati. Fece in Santa Maria Nuoua vna notomia a re«
'° quisitione di Maestro Andrea Pasquali Medico Fiorentino eccellente , il che fu
cagione , ch'egli migliorò molto nell'arte della Pittura , e la seguitò poi sempre
con più amore . Lauorò poi nel Conuento di Santa Maria Nouella , sopra lo
Porta della Libreria, nel mezo tondo, vn S.Tomaso , che confonde gli Heretici
con la dottrinala quale opera è molto lauorata con diligenza , e buona manie*
ra. E fià gli altri particolari vi sono due fanciulli, che seruono a tenere nell'or-
namento vn'arme, i quali sono di molta bontà, e di bellissima gratia ripieni, e di
maniera vaghissima lauorati. Fece ancora vn quadro di figure picciole a Gio.
Maria Benintendi, a concorrenza di Giacomo da Puntormo,che glie ne fece vn'
altro d'vna simil grandezza , con la storia de' Magi , e due altri Francesco d'Al-
bertino. Fece il Francia nel suo, quando Dauide vede Bersabea lauarsi in vn ba-
gno, doue lauorò alcune femine con troppo lece ata,e saporita maniera , e tirou-
ui vn casamento in prospettiua , nel quale fa Dauide, che dà lettere a Corrieri,
^ty^ che le portino in campo, perche Vria Eteo sia morto. E sotto vna loggia fece in
@erfrnamèn:e Pittura vn pasto regio belhsTimo ; La quale storiafù di molto vtile alla fama, &
? ''. honore del Francia , il quale se molto valse nelle figure grandi , valse molto più
ne''e ?'c°°'e ' 'ece anc° " Franc'a m°hi , e bellissìmi ritratti di naturale , vno
particolarmente a Matteo Sofferroni suo amicissimo, & vn'altro a vn lauorato-
re , e fattore di Pier Francesco de' Medici , al Palazzo di S. Girolamo da Fiesole,
che par vino , e molti altri . E perche lauorò vniuersalmente d'ogni cosa , senza
vergognarli di far l'arte sua, mise mano a qualunque lauoro gli fà dato da fare,
onde oltre a molti lauori di cose bassissime, fece per Arcangelo tessitore di drap*
pi in Porta rossa , sopra vna torre , che serue per terrazzo vn 'Noli me tangere
&n,refem®A bellissimo, & altre infinite limili minutie, delle quali non fà bisognodirne altro,
%lie,nem^i v per edere slato il Francia persona di buona, e dolce natura, e molto seruente_,@
fri àJla PL Amòcostui di starsi in pacete per questa cagione non volle mai prender Donna,
eriss,perche & vfando di dire quel trito Prouerbio, che chi hà moglie, hà pene, e doglie. Non
vo||e maj vfcir di Firenze , perche hauendo vedute alcune opere di Rafaelle da
^onbMefr. Vrbino,e parendogli non eàer pari a tanto huomo, ne a molti altri di gràdissimo
ramerà * n°me, non si volle mettere a paragone d'Artefici così eccellenti , e tarissimi. E
@00 tate cól nel vero la maggior prudenza, e sauiezza, che possa edere in vn'huomo, è cono*
lòffie <00 scersi>e non presumere di se più di quello, che sia il valore. Finalmente hauendo
meltefadih molto ac^uistato nel lavorare assai, come , che non hauctfc dalla matura molto