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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0295
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2^ TERZA PARTE
Cofa de Bor- commodislìma , e bella ; Diede a Pier Fiancesco Borgherini disegni della casa ,
girine a? fa che fece in Borgo Sant'Apostolo, & in quella con molta spesa fece fare gli or-
difeso r^f. namenr idelle porte, camini bellissimi; e particolarmente fece per ornamento
s'# con rfqufc ^ vna camer^catfom di noce , pieni di putti intagliati con somma diligenza, la
'" dil^fy. quQpgpera sarebbe hoggi imponibile a condurre a tanta perfettione,con quan-
ta la condusse egli ; Diedegli il disegnodella villa , ch'ei fece fare sui poggio di
bello fguardo, che fù di bellezza , e d comodità grande >edi spesa infinita • A
Gio. Maria Benintendi fece vn'anticamera, & vn ricinto d'vn' ornamento, per
alcune ilorie fatte da eccellenti maestri , che fù cosa rara • Fece il medesimo il
modello della Chiesa di S. Gioseffo da Sant' Honofri, e fece fabbricare la por-
Campili da za, che fù 1' vltima opera sua. Fece condurre di fabbrica il Campanile di Santo
Idi fatti , e Spirito in Firenze , che rimale imperfetto -, hoggi per ordine del Duca Cosimo
quel di s.Mi, si sidisee cól medesimo disegno di Baccio; e Umilmente quello di S. Miniato di
ft ftfo Montedall'artiglieria del campo battuto > non però fù mai rouiuato; Per lo
per etiety,e ^ „OQ minor fama s'dcquistò per 1'offesa, che fece a' nemici, che per la bontà,
so'resifrz^ e bellezza con che Baccio 1'haueua fatto lauorare, e condurre. Essendo poi
Scartigliene. Baccio, per la sua bontà , e per edere molto amato da i Cittadini , nell' opera di
' Santa Maria del Fiore per Architetto, diede il disegno di fare il ballatoio, che
cinge intorno la cupola , il quale Pippo Brunellefchi sopragiunto dalla morte,
Ballatóio di haueua lasciàto a dietro ; e benche egli hauesse anco di quello fatto il disegno,
$ Maria del per la poca diligenza de' ministri dell' opera erano andati male,e perduti . Bac-
Fiore difegna sio adunque , hauendo fatto il disegno , e modello di quello ballatoio , mise in
io da Baccio opera tutta la banda ,che si vede verso il canto de'B scheri ; ma Michelagnolo
co faafao per Baonaroti, nel suo ritorno da Roma, veggendo, che nel farli quest'opera si ta-
la pcciole( gliauano le morse, che haueua lasciato fuori, non senza proposito, Filippo Bru-
*" ' nelleschi, fece tanto rumore , che si reslò di lauorare, dicendo elso , che gli pa-
tena, che Baccio hauesse fatto vna gabbia da grilli, e che quella machina sì grà-
de richiedeua maggior cosa>e fatta con altro disegno, arte, e gratia, che non gli
patena, che haueffe il dileguo di Baccio, e che mostrarebbe egli, come s'haue-
ua da fare . Hauendo dunque farro Michelagnolo vn modello , fù la cosa lun-
gamente deputata frà molti Artefici, e Cittadini intendenti dauanti al Cardi-
nale Giulio de' Medici ; e finalmente non fù, nè l'vn modello ,ne l'altro messo
in opera ; Fù biasimato il disegno di Baccio in molte parti, non che di misùra in
quel grad > non stesse bene , ma perche troppo diminuiua a comparatione di
Morì vecchio '?"'a machina; e per quelle cagioni non hà mai hauuto quello ballatoioil suo
in buon giteli '"'• Attese poiBaCcio a fare i pauimenti di Santa Maria del Fiore, & altre sue
no , e'iasctò fabbriche , che non erano pòche , tenendo egli cura particolare di tutti i princi-
Giuliano, Fi pali Monaster , eConuentidi Firenze , e di molte case di Cittadini dentro, e
leppo, e Dome fuori della Città . Finalmente vicino a 8;. anni, èssendo anco di saldo, e buon
suco fa: s gudicio, andò a miglior vita nel 1543. lanciando Giuliano, Filippo, e Domeni-
giiu&li. co suoi figliuoli, diì quali fù fatto sepellire in S. Lorenzo.
De quali suoi figliuoli, che tutti dopo Baccio attesero all'arte dell' inta-
G~"°r' gho, e falegname /Giuliano, ch' era il secondo, fù quelli, che con maggiore
r'^'d^'s 'radio, viuensotl padre , e dopo , attese ali'Architetrura, onte col fattore del
na del Fiore Duca Cosimo sdccedette ne luogo del padfe all'opera di Santa Maria del
al Padre, af. Fiore; e seguitò non pure in quel Tempio quello, che il padre hauea comirr
tefepiùditufcCdto, ma tutte 1' altre muraglie ancora, le quali per la morte di lui erano ri
."v mafie
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