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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0296
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VITA DI BACCIO, E D'AGNOLO, xg,
maste imperfette. Et hmendoin quel tempo messer Baldassarre Turini da Pe-
fcia a collocare vna tavola di mano di Rafaelle da Vrbino nella principale Chie-
sa di Pefcia , di cui era Proposto, e farle vn' ornamento di pietra intorno , anzi
vna Captila intiera, & vna sepoltura , conduce il tutto con suoi disegni, e mo-
delli, Giuliano, il quale rassettò al medesimo la sua casa di Pescia , con molte,
belle , & voli commodità. Fuor di Firenze a Montughi fece il medesimoa
meder Francesco Campana , già primo Segretario del Duca Alessandro , e poi
de Duca Cosimo de' Medici, vna casetta picciola a canro alla Chiesa, ma orna-
tissima , e tanto ben polla , che vagheggia , essendo alquanto silettata , tutta la
Città d Firenze , & il piano intorno ; Et a Colle, patria del medesimo Campa-
na, fu murata vna commodissi na, e bella casa, col disegno del detto Giuliano, il
quale poco appreso cominciò, per messer Vgolino Grifoni , Monsignor d'Al-
topascio, vn palazzo a San Miniato al Tedesco , che fi) cosa magnifica ; & a ser
Giovanni Conti, vno de' Segrerarij del detto Sig. Duca Cosimo , acconciò, con
molo belli, e commodi ornamenti , la casa di Firenze ; ma ben'è vero , che nel
fare le due finente inginocchiate , le quali rispondono in sù la Grada , vici Giu-
liano del modo suo ordinario, e le tritò tanto con risalli , mensoline , e rotti,
ch' elle tengono più della maniera Tedesca, che dell' antica, e moderna, vera, e
buona ; E nel vero le cofe d'Architettura vogliono essere maschie, sode,e sem-
plici, & arrichite poi dalla gratia del disegno, e da vn soggetto vario nella com-
positione , che non alteri col poco , ò col troppo nè l'ordine dell' Architettura ,
nè la vista di chi intende. In tanto essendo tornato Baccio Bandinelli da Roma,
doue haueua finito le sepolture di Leone, e Clemente , persuase al Sig. Duca
Cosimo,allhora giouinetto,che facesse nella sala grande del palazzo Ducale vna
facciata in testa, tutta piena di colonne , e nicchie , con vn' ordine di ricche sta-
tue di marmo, la qual facciata rispondesie con finestre di marmo, e macigni in
piazza ; A che fare , risoluto il Duca , mise mano il Bandinello a fare il disegno,
ma trouato, come si è detto nella vita del Cronaca, che la detta sila era fuor di
(quadra, e non hauendo mai dato opera all'Architertura di Bandinelle, corner
quello, che la Rimana arte di poco valore, e si faceua marauiglia, e ridetta di chi
le daua opera,veduta la difficoltà di quest'opera, fu forzato conferire il suo dife-
gno con Giuliano,e pregarlo, che come architettore gli guidasse quell'opera ;e
così, messi in opera tutti gli Scarpellini,& Intagliatori di Santa Maria del Fiore,
si diede principio alla fabbrica, risoluto il Bandinello, col consiglio di Giuliano,
di far che quell'opera andasse fuor di squadra, secondando in parte la muraglia ;
onde auuenne ,che gli bisognò fare tutte le pietre con le quadrature bieche , e
con molta fatica condurle coi pifferello, ch'è vno ftrumento d'vna squadra zop-
pali che diede tanto disgratia all' opera, che ,come si dirà nella vita del Bandi-
scilo, è stato difficile ridurla in modo, ch'ella accompagni l'altre cose ; la qua!
cosa non sarebbe aunenuta, se il Bandinelle hauesse posseduto le cose d'Archi-
tettura, com'egli posledeua quelle della Scultura, per non dir nulla , che le nic-
chie grandi, doue sono dentro nelle riuolte versole facciate, riufciuano nane ,e
non senza difetto quella del mezo , come si dirà nella vita di detto Bandinelle .
Quei? opera, dopo esseruisi lauorato dieci anni,fu messa da canto,e così si è Ra-
ta qualche tempo ; vero è , che le pietre (corniciate , e le colonne così di pietra
del follato, come quelle di marmo , furono condotte con diligenza grandiffima
a gli Scarpelli , & Intagliatori , per curadi Giuliano ; e dopo, tanto bette
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