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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0416
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VITA DI NICOLO DETTO IL TRIBOLO. 407
di bellezza paragonare. Sono dirimpetto ai quattro lati della crociera del giar^
dino , quattro putti di bronzo a giacere , Scherzando in varie attitudini, i quali
se bene. 6 no poi slati firn da.altri,, sono secondo il disegno del Tribolo. Co-
miccia sópra quella ;tazza vn'altio piede; che hà nel suo principio, sopra alcuni
risalli , quattro putti tondi di marmo , che Stringono il collo a certe Oche ,che
versano acqua per bocca ; E quell'acqua è quella del condòtto principale , che
vieneda! Labirinto,la quale appunto saglie a quella altezza. Sopra quelli put-
ti è il redo del fusodi quello piede, il qual'è fatto con certe cartelle, che colano'
acqua: con strana bizzarria, e ripigliando fórma quadra, dà sopra certe masche-
re molto benfatte.. Sopra poi è vn'altra tazza minore, nella crociera della qua*
le al labbro Hanno appiccate con le corna quattro tede di Capricorno in qua-
dro, le quali gettano pel-bocca acqua nella tazza grande ,insieme co'putti , per
far la pioggia, che cade , come si è detto nel primo ricetto , che hà le spondea
otto faccie.. Seguita pù alto vn'àltro fuso adorno', con altri ornamenti , e con
certi putti di mezo rilieuo, che ri (aitando fanno vn largo in cima tondo, che,
serue per baie della figura d'vn'Hercolè ,clie fà scoppiare A'nreo , la quale , se-
condo il disegno del Tribolo ,e poi data fatta da altri , come si dirà a suo luogor
Dalla bocca del quale Anteo,in cambio dello spirito, disegno; che douesse vici-
re,&.esce per vna canna; acqua in gran copia , là qual'àcqua è quella del con-
dotto grande della Pretaia, che vien gagliarda , e sòglie dal piano , doue sono le
frale , braccia sedici „e ricaseandò nella tazza maggiore , fa vn vedere maraui-
glioso. In quello acquedotto medesimo vengono adunque non solo le dette
acque della Pietaia; ma ancor quelle,che vanno al vinaio, & alla grotta;e que-
lle vnite con quelle della Càdellina, vanno alle fonti della Fàlterona, e di Mon-
te Asinaio, e quindi a quelle d'Arno , e Mugnone, come si e detto , e dipoi riu-
nite alla fónte del Laberinto,vanno al mezo della fonte grande,doue sono i put-
ti con l'O he. Di qui poi harebbono a ire , secondo il disegno del Tribolo , per
diiec ndotti, ciascuno da persene'pili dèlie lòggie,& alle ta iole, e poi ciascu-
naal suo orto segreto. Il primo de'quali orti , verso Pónente , è tutto pieno di
lierbe sttaordinarie,e medicinali;pnde al sòmmo di quest'acqua, nel detto giar-
dino di sempiici, nel nicchio della fontana, dietro a vn pilo di marmo , darebbe
aessère vna stàtua d'Esculapio^ Fù dunque la sopradetta fonte maggiore , tutta
finita di marmodàl Tri bolo,e ridotta a quella estrema perfettione,che si può in1
opera di questà sorte desidèrare la migliore ; Ohde credo , che si possà dire con ^"fa^fé
verità, ch'ella sia là più Bella fonte, e la più ricca, proportionata, e vaga, che sia ^ f"0%I^0"^
stàta fatta mai ; Percioche nelle figure , nei vali , nelle tazze , & in somma per
tutto, si vede vsata diligenza , & industria straordinaria . . Pòi il Tribolo fatto il
modello della detta stàtua d'Esculapioscominciò a lauorare il marmoima impe-
dito dà altrecose, làsciò imperfetta quella figura, che poi fù finita da Antonio dii
Gino Scultorese suo discepolo.bàlla banda di versò Levante in vn pratelló,fuo-
ri del giardino, acconcili Tribolo vna Quercia molto artificiosàmente; percio^
che,oltreché è in modò coperta di sópra,e d'intorno d'èlléra intrecciata frà i ra-
mi,che pare vn sóltissimoboséh'etto, vi si saglie co vna commoda scala di légno,
Umilmente coperta ; in cima della quale , nel mezo della Quercia , è vna stànza^
quadra con sederi intorno^ con appoggiatoti di spalliere tuttédiverzura viua,e
nel mezo vnatauoletta di marmo;con vn vasodtmischìo ; nel 'mezo; nel quale
peri vna canna viene,e schizzaaWària molsàcqua,e per vn'altra là caduta si pare-
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