Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0418

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext

VITA DI NICOLO' DETTO IL TRIBOLO. 4o,
Iquali tutti ornamenti nel vero harebbono fatto quello il più ricco , il più
magnifico, & il più ornato giardino d'Europa;ma non furono le dette cole con-
dotte a fine, percioche il Tribolo, sin che il Sig. Duca era in quella voglia di fa-
re, non seppe pigliar modo di fare, che si conducessino alla loro perfezione,co-
me hareboe potuto fare in breue, hauendo huomini , & il Duca, che spendeua
volentieri , non hauendo di quelli impedimenti , c'hebbe poi col tempo . Anzi
non si contentando allhora Sua Eccellenza di sì gran copia d'acqua , quanta è
quella, che vi si vede, disegnaua, che s'andasse a trottare l'acqua di Valcennùche
è grossissima, per metterle tutte insieme; e da Castello,con vn'acquedotto simi-
leaquello, c'haueua fatto, condurle a Firenze in sù la piazza del suo Palazzo. E ^'^ ^^
nel vero se quell'opera fusse stata riscaldata da huomo più viuo, e più desidero- 'cfc,Q'ccJZ
io di gloria, si sarebbe, per lo meno tirata molto manzi . Ma perche il Tribolo „ v„ijnc.
( oltre ch'era molto occupato in diuersi negotj dei Duca) era non molto viuo, £0 ^ „
non se ne fece altro; Et in tanto tempo , che lauorò a Casello , noncondusse di 6&
sua mano, altro, che le due fonti, con que'due fiumi, A:no,e Mtignone>e la stà- Ponte sop# il
tua di Fiesole , naseendo ciò non da altro , per quello , che si vede, che da essere fame Mugno-
troppo occupato, come si è detto in molti negotij del Duca ; Il quale, frà l'altre ne ^ '"'"";
cole, gli fece fare fuori della porta a Sangallo, sopra il fiume Mugnone,vn pon- "°"° c°n
te, insù la strada maestra , che và a Bologna ; Il qual ponte, perche il fiume at delle
trauersa la strada in isbieco ; fece fare il Tribolo , sbiecando anch'egli l'arco , se- feerla tabi
condo, che sbiecamente imboccaua il fiume, che fù cosa nuoua, e molto lodata; ^ ^ Gio.Me.
facendo massimamente congiungere l'arco di pietra sbiecato , in modo da tutte dici.
le bande, che riuscì forte,& hà molta gratia , & in somma quello ponte fù vna Fà A CarrarA
molto bell'opera . Non molto inanzi ellendo venuta voglia al Duca di fare la per cavarne i
sepoltura del Sig. Giouanni de'Med ci suo padre , e desiderando il Tribolo di m^rm\
farla,ne fece vn bellislimo modello a concorrenza d'vno,che n'haueua fatto Ra-
faelle da Monte Lupo, fauorito da Francesco di Sandro , Macero di maneggiar'
arme, appreso a Sua Eccellenza. E così essondo risoluto il Duca, che si mettes-
se in opera quello del Tribolo, egli se n'andò a Carrara a far cattare i marnando*
ue cauò anco i due pili per le loggie di Casello, vna tauola, e molti altri marmi.
In tanto essendo Messer Gio. Battila da Ricasoli , hoggi Vescouo di Pistoia , a
Roma, per negotij del Sig. Duca , fù trouato da Baccio Bandinelli, che hatieua
appunto finito nella Minerua le sepolture di Papa Leone Decimo, e Clemente Boccio Ba^
Settimo, e richiedo di fauore appreso Sua Eccellenza , perche hauendo esso nelle leu# di
Messer Gio<Battista scritto al Duca , che il Bandinello desideraua seruirlo , gli fù mano al Tri-
reseritto da Sua Eccellenza, che nel ritorno lo menade seco. Arrivato adunque ^0'° il lavoro
il Bandinelle a Firenze, fù tanto intorno al Duca con l'audacia sua, con promes- "cll& faolt?
se,e mostrare disegni,e modelli, che la sepoltura del detto Sig.Giouanni,la qua- %
le doueua fare il Tribolo , fù allogata a lui. E così presi de' marmi di Michela-
gnolo , eh'erano in Firenze in via mozza, guadatigli lenza rispetto , cominciò
l'opera, perche tornato il Tribolo da Carrara, trottò essergli slato leuato, per es-
sere egli troppo freddo , e buono, il lauoro. L'anno , che si fece parentado frà il
Sig.Duca Cosimo, & il Sig.Don Pietro di Toledo, Marchese di Villafranca , al- ^co bellifo
Ihora Viceré di Napoli, pigliando il Sig. Duca per moglie la Signora Leonora ^ *^a P0^^
sua figliuola , nel farli in Firenze l'apparato delle nozze , fù data cura al Tribo-Prato,fatte
lo di fare alla porta al Prato ,per la quale doueua la Sposa entrare , venendo dal ^noCT
soggio un'Arco trionfale > il quale egli fece bellissimo, e molto ornato di co- Q &,'
Fff lonne,
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen