Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0435

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
Cheso .#e^i-
$ò credito, ^
fasore prego 0
i Medici,

Statua di si
Dietro in San
14 Maria del
more .

416 TERZA PARIE
liano suo fratello , e per mezo di lei si fece loro conoscere per figliuolo di Mi-
chelagnolo Orafo , e quegli , ultra a le lodi dell'opera , gli fecero altri faupri , e
vio fu l'anno 1513. quando erano ritornati in casa, e nello stato. Nel medesi-
mo tempo si lauorarono nell' opera di Santa Maria del Fiore alcuni Apostoli di
marmo per mettergli ne'Tabernacoli di marmo , in quelli Bessi luoghi ,doue
sono in detta Chiesa dipinti da Lorenzo di Bicci pittore . Per mezo del Ma,
Giuliano, fù allogato a Baccio vn S.Pietro, alto braccia quattro>e mezo,il quale
dopo molto tempo condusse a fine , e benche non con tutta la perfettione della
Scultura, nondimeno si vide in lui buon dileguo. Quello Apostolo slette nell'o¬
pera dall'anno 1515. insino al 1 565^ nel qual'anno il Duca Cosimo, per le noz-
ze della Regina Giouanna d'AuBria sua nuora,che volle, che S.Maria del Fiore
folle imbiancata di dentro, la quale dalla sua edificatone nó era siata dipoi toc-
cane che si ponessero quattro Apostoli ne' luoghi loro, trà quali fù il sopradetto
S.Pietro . Ma l'anno 1515- nell' andare a Bologna, palando per Firenze, Papa
Leone X. la Città per honorarlo, trà gli altri molti ornamenti, & apparati, fece
fare lotto vn'arco della loggia di piazza, vicino al palazzo , vn Colosso di brac-
Statati d'E^, cia noue,e mezo, e lo dette a Baccio. Era il Colosso vn'Hercol e , il quale per
cele , che gli je paro]e anticipate di Baccio, s'aspettaua,che superasse il Dauide del Buonaroti,
cre« qujuj vicino; ma non corrispondendo al dire il fare ne l'opera al vanto , scemò
assai Baccio nel concetto de gli Artefici, e di tutta la Città , il quale prima s'ha-
ueua di lui. Hauendo allogato Papa Leone l'opera dell'ornamento di marmo,
che fascia la camera di Nossra Donna di Loreto , e parimente Batue , e Borie a
maessro Andrea Contucci dal morte Sansouino, il quale hauendo già condotte
molto lodatamente alcune opere, & emendo intorno all'aire . Baccio in quello
tempo portò a Roma al Papa vn modello bellissimo d' vn Dauide ignudo , che
tenendoli sotto Golia gigante,gli tagliaua la teda,con animo di farlo di bronzo,
ò di marmo,per lo cortile di cala Medici in Firenze,in quel luogo appunto dou'
era prima il Dauide di Donato, che poi fù portato, nello spogliare il palazzo
de' Medici, nel palazzoallhora de' Signori . Il Papa lodato Baccio, non paren-
dogli tempo di fare allhora il Dauide , lo mandò a Loreto da maeBro Andrea,
che gli desse a fare vna di quelle historie . Arriuato a Loreto fù veduto volen-
tieri da maestro Andrea, e carezzato sì per la fama sua, e per hauerlo il Papo
raccomandato , e gli fù consegnato vn marmo, perche ne cauasse la Natiuità di
e fri Nossra Donna & Baccio fatto il modello, dette principio all'opera; ma come
^s%:,e< pe^'o^a, che non sapeua comportare compagnia^ parità, e poco lodaua le cose
cX«c<i a€ d'altri , cominciò a biasimare con gli altri Scultori,che v'erano Fopere di mae-
toorè ÀellQ, stro Andrea, e dire, che non haueua difrgno,& il sirnigeante diceria de gli altri,
$&h in tanto, che in breue tempo si fece mal volere a tutti , Per la qual cosa venuto
agli orecchi di maessro Andrea tutto quello, che detto haueua Baccio di lui ,
egli, come sauio, loriprese amoreuolmente,dicendo, che l'opcre si fanno con le
mani, non con la lingua, e chel buon disegno non stà nelle carte, ma nella per-
fettione dell'opera finita nel (asso, e nel fine A ch'ei doùesse parlare dilui per
Ertoti 'venire con altrorispetto. Ma Bacciorispondendogh superbamente molte
rim^im P^o^ ingiuriose>non potette maestro Andrea più tollerare , e corfegsi addosso
#ersi% epi per ammazzarlo ; ma da alcuni,chev'entrarono di mezo , gli fu dato dinanzi ;
fona &t^ Onde forzato a partirli da Loreto, fece portare la sua Boria in Ancona , la quale
W^• venutagli a fastidio»se bene era vicino a&eJasciandola impecettane ne pattò

pena comportare compagnia,e parità, e poco lodaua le cofe
biasimare con gli altri Scultori,che v'erano 1'opere di mae-

vi
Qielhl
Ùg^^
Q^I^
^F
frenulo in
itero,e1
diRoma,
|)non facci
rodameli'
#, sùfina
^em^ E
tante. M
tonsilo
^ fatto
lo,&aper
ka di dent
,accorgine
^manieri,
l'Atro)si
Aprirne
sotta bell
allaccio di
Mono in ir
bMeo
àovloild
fa distai
fé quale
^L
MḆ
Golette
pili tutti
ìnsimoi
& laq
mezzano &
tardo Ditii
Mona din
M>&
M^Y
,ooalj(
^(A
,C@
rata,
^ta
^ifa
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen