Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0455
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
446 1 hKLA FA K 1 L
che nel modello moBraBe maggior virtù . Non negò il Duca a nessuno il fare#
modello , nè tolse la Speranza , che chi si portaua meglio , non porcile cBerne il
facitore. Conosceua il Duca, che la virtù, e'1 giudicio, e'1 dileguo di Baccio era
ancora meglio di cessono Scultore ,di quelli , che lo seruiuano , pur ch'egli te
uesse voluto durare fatica, & haueua caro quella concorrenza, per incitare Bac-
cio a portarli meglio, e fare quel ch'egli poteua ; Il quale vedutati addosso que-
lla concorrenza , n'hebbe grandissimo trauaglio > dubitando più della dilgratia
del Duca, che d'altra cosa,e di nuouo si mile a fare modelli. Eia incorno allo
Duchessa assiduo, con la quale operò tanto Baccio, che ottenne d'andare a Car-
rara, per dare ordine , che il marmo si conducesse a Firenze • Arriuato a Carra-
ra, fece Scemare il marmo tanto, secondo ch'egli haueua disegnato di fare , che
lo ridusse molto meschino, e tolfe l'occasione a se, & a gli altri , & il poter farne
homai opera molto bella, e magnifica. Ritornato a Firenze , su lungo combat
cimento trà Benuenuto, e lui, dicendo Benuenuto al Duca , che Baccio haueua
guado il marmo, inanzi ch'egli l'hauelse tocco . Finalmente la Duchessa operò
tanto,che'l marmo fù suo. E di già s'era ordinato, ch'egli false condottoda
Carrara alla marina , e preparato gli ordini della barca, che lo condussefù per
Arno fino a Signa . Fece ancora Baccio murare nella loggia di Piazza vna stan-
Cartoni dal- za , per lauorarui dentro il marmo. Et m quello mezo haueua messo mano a
funi quadri fare cartoni, per fare dipingere alcuni quadrighe doueuano ornare le stanze del
pel Palano Palazzo de'Pitti. Quelli quadri furono dipinti da vn giouane chiamato Andrea
e del Minga , il quale maneggiarla alsai acconciamente i colori. Le Borie dipinte
dri'celormTu ne'quadri furono la creazione d'Adamo, e d'Eua,e 1'efser Cacciati dall'Angelo di
Andrea del Paraculo; vn Noè, & vn Moisè con le tauole, ; quali finiti, gli donò poi alla Du-
MingA. chesia, cercando il fattore di lei nelle sue difficoltà , e controuersie. E nel vero
se nonfusse data quella Signora, che lo tenne in piedi, e loamaua per la virtù
sua , Baccio sarebbe calcato affatto , & harebbe persa interamente la gratia del
Duca. Sei u uasi ancora la Ducheslà aliai di Baccio nel giardino de'Pitti, dou'el-
la haueua satto fare vna grotta piena di Tartari , e di Spugne congelate dall' ac-
Iran di qua,dentroui vna fontana, doue liaccio haueua fatto condurre di marmo a Gio.
Buccio nel Fancelli Suo creato, vn pilo grande, & alcune Capre,quanto il viuo,che gettano
g^rdtao de acqua, e parimente col modello fatto da se Belio per vn vinaio,vn villano, che
faT VUOTavn tarile pienod'acqua. Per quelle cose la Duchessa di continuo aiuta-
^ucheso. ua,e fauoriua Baccio appreso al Duca, il quale haueua dato licenza finalmente
' ' a Baccio, che cominciale il modello grande del Nettuno , per le che egli man#
dò di nuouo a Roma, per Vincenzo de' Rossi , che già s'era partito di Firenze,
con intentione, che gli aiutasse a condurlo. Mentre , che quelle cole si andaua-
no preparando , vqnne volontà a Baccio di finire quella statua di Chiisto mor-
to , tenuto da N codemo , il quale Clemente Suo figliuolo haueua tirato inan-
zi: percioche haueua fatelo , che a Roma il Bucinatoti ne finiua vno , il qualar
Fenefee haueua cominciato in vn marmo grande>doue erano cinque figure,per metter-
m^/o' ‘el^ri '° '" S'"a"a Maggiore alla sua Sepoltura. A quella concorrenza Baccio si mes-
pone in vnu sea^uorare il suo con ogni accuratezza, e con aiuti, tanto che lo finì. Et anda-
Cfrlla 4/ ua cercando in questomezo per le Chiese principali di Firenze d'vn luogo , do-
Servi douesi ue egl' potesse collocarlo, e fatui per se vna lepoltura . Ma non trouando luo-
sobrica 6 fe go, che lo contentale per Sepoltura , si risolue a vna Capella nella Chiesa de'
pitterà. Semi, la quale è della famiglia de' Pazzi. I padroni di quella Capella pregati
dalla

|lhM
#^
# V^
fe4
jff
I^ss
teiere ing
dMietei
liquidai
mie metti
ia/sedi^
Ittiolo^
Amarmi,
k,&^
wWsssidc
greti
^IhreM
W&M

UCCI!

SV

A $£

V)

^dicase,
Oddera

^d^mai
Utopia

Oliato di
^oqui
Sbieco
^ diedi
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen