484 TERZA PARTE
quella notte faccia lume a Giesù Christo con vna lanterna, e quefto per stare in
sù le medesime inuentioni,e capricci,che gli metteuano in animo le Rampe Te-
desche. Ne creda niuno , che Giacomo ha da biasimare, perche egli imitasse
G.^^/e del Alberto Duro nell'inuentioni, percioche quello non è errore , e l'hanno fatto, e
'ri'^i^d'l "nn° continuamente molti Pittori . Ma perche egli tolse la maniera Schietta
'dhcI"^^:"edesca in ogni cosa, ne'panni, nell'aria delle teste , e l'attitudini, il che doueua
p^e di Giace, suggire >e seruirsi soto dell' inuentioni, hauendo egli interamente con gratia , e
me» bellezza la maniera moderna. Per la Foresteria de' medesimi Padri fece in vn.,
gran quadro di tela colorita a olio ,senza punto affaticare , ò sforzare la natura,
Christo a tauola con Cleofas, e Luca, grandi quanto il naturale : E percioche in
quest'opera Seguitò il genio suo , ella riusci veramente marauigliosa, hauendo
massimamente frà coloro, che seruono a quella mensa, ritratto alcuni Conuersi
di que'Frari ri quali hò conosciuto io, in modo , che non pollono edere ne più
viui, ne più pronti di quel che sono. Bronzino in tanto, cioè mentre il suo Mae-
stro faceua le sopradetce opere nella Certosa, Seguitando animosamente i studij
della Pittura, e tuttauia dal Puntormo , ch'era de'suoi discepoli amoreuole , ina-
nimito , fece senza hauer mai più veduto colorire a olio in sui muro, sopra la
porta del Chiostro, che và in Chiefe, dentro, sopra vn'arco, vn S.Lorenzo ignu-
do in su la grata , in modo bello , che si cominciò a vedere alcun segno di quell'
eccellenza, nella quale è poi venuto, come si dirà a suo luogo; La qual cosa a
Giacomo, che già vedetta dotte quell'ingegno doueua riuscire , piacque infinita-
mente. Non molto dopo , ossendo .cornato da Roma Lodouico di Gino Cappo-
ne il quale haueua compero in S. Felicita la Gapella , che già i Barbadori fecero
fare a Filippo di Ser Brunellesco, all'entrare in Chiesa a man ritta, si risolfé di far
dipingere tutta la volta, e poi fatui vna tauola con ricco ornamento . Onde ha-
uendo ciò conferito con M.Nicolò Vespucci Caualiere di Rodi, il quale era suo
amicissimo, il Caualiere, come quelli, che era amico anco di Giacomo,^ di van-
taggio conosceua la virtù, e valore di quel valent'huomo, fece, e disse tanto,che
Cfyllam F. Lodouico allogò quell'opera al Puntormo. E cosi fatta vna turata , che tenne
Felicita di. chiusa quella Capella tre anni, mise mano all'opera . Nel Cielo della volta fece
fata, daGto vn Dio Padre,che hà intorno quattro Patriarchi molto belli;e ne iquattro ton-
di de gli angoli fece i quattro Euangelisti, cioè tre ne fece di sua mano,&:vno
il Bronzino tutto dase. Ne tacerò con quella occasione , non vsò quasi mai il
Puntormo di farsiaiutare a i suni giovani , ne lasciò, che ponedero mano in sù
quello, che egli di sua mano intendeua di lauorare: e quando pur voleua seruirsi
d'alcun di loro,massimamente perche imparassero , gli lasciaua fare il tutto dà
se, come qui fece fare a Bronzino; Nelle quali opere, che in sin qui fece Giaco-
mo in detta Capella , parue quali , che fosse tornato alla sua maniera di prima;
ma nonseguitò il meaesimo nel fare la tauola, percioche pensando a nuoue co-
se, la conduce senz'ombre, e con vn colorito cmaro,e tanto vnito, che a pena si
conosce il lume dal lume, & il mezo da gli (curi . In quella tauola è vn Christo
morto depottodi Crocerii quale è portato alla Sepoltura; Vi è la N.Donna, che
si vien meno , e l'altre Marie , fatto con modo tanto diuerso dalle prime , che si
vede apertamente ,che quel ceruello andana tempre inuestigando nuoui con-
cetti,e strauaganti modi di fare,non si contentando, e non si fermando in alcuno.
Ih somma il componimento di quella tauola è diuerso affatto dalle figure delle
volte, e Simile il colorito: Et iquattro Euangelisti>chc sono ne i tondi de'peducci
delle
quella notte faccia lume a Giesù Christo con vna lanterna, e quefto per stare in
sù le medesime inuentioni,e capricci,che gli metteuano in animo le Rampe Te-
desche. Ne creda niuno , che Giacomo ha da biasimare, perche egli imitasse
G.^^/e del Alberto Duro nell'inuentioni, percioche quello non è errore , e l'hanno fatto, e
'ri'^i^d'l "nn° continuamente molti Pittori . Ma perche egli tolse la maniera Schietta
'dhcI"^^:"edesca in ogni cosa, ne'panni, nell'aria delle teste , e l'attitudini, il che doueua
p^e di Giace, suggire >e seruirsi soto dell' inuentioni, hauendo egli interamente con gratia , e
me» bellezza la maniera moderna. Per la Foresteria de' medesimi Padri fece in vn.,
gran quadro di tela colorita a olio ,senza punto affaticare , ò sforzare la natura,
Christo a tauola con Cleofas, e Luca, grandi quanto il naturale : E percioche in
quest'opera Seguitò il genio suo , ella riusci veramente marauigliosa, hauendo
massimamente frà coloro, che seruono a quella mensa, ritratto alcuni Conuersi
di que'Frari ri quali hò conosciuto io, in modo , che non pollono edere ne più
viui, ne più pronti di quel che sono. Bronzino in tanto, cioè mentre il suo Mae-
stro faceua le sopradetce opere nella Certosa, Seguitando animosamente i studij
della Pittura, e tuttauia dal Puntormo , ch'era de'suoi discepoli amoreuole , ina-
nimito , fece senza hauer mai più veduto colorire a olio in sui muro, sopra la
porta del Chiostro, che và in Chiefe, dentro, sopra vn'arco, vn S.Lorenzo ignu-
do in su la grata , in modo bello , che si cominciò a vedere alcun segno di quell'
eccellenza, nella quale è poi venuto, come si dirà a suo luogo; La qual cosa a
Giacomo, che già vedetta dotte quell'ingegno doueua riuscire , piacque infinita-
mente. Non molto dopo , ossendo .cornato da Roma Lodouico di Gino Cappo-
ne il quale haueua compero in S. Felicita la Gapella , che già i Barbadori fecero
fare a Filippo di Ser Brunellesco, all'entrare in Chiesa a man ritta, si risolfé di far
dipingere tutta la volta, e poi fatui vna tauola con ricco ornamento . Onde ha-
uendo ciò conferito con M.Nicolò Vespucci Caualiere di Rodi, il quale era suo
amicissimo, il Caualiere, come quelli, che era amico anco di Giacomo,^ di van-
taggio conosceua la virtù, e valore di quel valent'huomo, fece, e disse tanto,che
Cfyllam F. Lodouico allogò quell'opera al Puntormo. E cosi fatta vna turata , che tenne
Felicita di. chiusa quella Capella tre anni, mise mano all'opera . Nel Cielo della volta fece
fata, daGto vn Dio Padre,che hà intorno quattro Patriarchi molto belli;e ne iquattro ton-
di de gli angoli fece i quattro Euangelisti, cioè tre ne fece di sua mano,&:vno
il Bronzino tutto dase. Ne tacerò con quella occasione , non vsò quasi mai il
Puntormo di farsiaiutare a i suni giovani , ne lasciò, che ponedero mano in sù
quello, che egli di sua mano intendeua di lauorare: e quando pur voleua seruirsi
d'alcun di loro,massimamente perche imparassero , gli lasciaua fare il tutto dà
se, come qui fece fare a Bronzino; Nelle quali opere, che in sin qui fece Giaco-
mo in detta Capella , parue quali , che fosse tornato alla sua maniera di prima;
ma nonseguitò il meaesimo nel fare la tauola, percioche pensando a nuoue co-
se, la conduce senz'ombre, e con vn colorito cmaro,e tanto vnito, che a pena si
conosce il lume dal lume, & il mezo da gli (curi . In quella tauola è vn Christo
morto depottodi Crocerii quale è portato alla Sepoltura; Vi è la N.Donna, che
si vien meno , e l'altre Marie , fatto con modo tanto diuerso dalle prime , che si
vede apertamente ,che quel ceruello andana tempre inuestigando nuoui con-
cetti,e strauaganti modi di fare,non si contentando, e non si fermando in alcuno.
Ih somma il componimento di quella tauola è diuerso affatto dalle figure delle
volte, e Simile il colorito: Et iquattro Euangelisti>chc sono ne i tondi de'peducci
delle