Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0499
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
490 TERZAPARTE1
in cetre feminone grandi, e quali tutte ignude,la Filosofia, l'Aerologia, la Geo- vu&
mecria, la Malica, I' Aritmetica,& vna Cerere, & alcune medaglie di storiette, ^
satte con varie tinte di colori, & appropriate alle figure. Ma con tutto, che que- ^
sto lauoro faticoso, e stentato non molto sodisfacesse , e se pur'assai molto me- ^
no, che non s'aspettaua ; mossrò Sua Eccellenza , che gli piacesse , e si serui di fó^c
Giacomo in ogni occorrenza, essondo massimamente quello Pittore in molta ^,^
veneratone appreso i popoli , per le molto belle , e buone opere ,che haueua ^feh
fatto per lo passato.Hauendo poi condotto il Sig. Duca in Firenze Maessro Gio. fe^
Rollo, e maessro Nicolò Fiaminghi, maessri eccellenti di panni d' arazzo , per- pattili?
che quell'arte si esercitasse, & imparale da i Fiorentini, ordinò, che li facessero ^i
panni d'oro, e di seta per la sala del Consiglio de'dugento , con spesa di sessanta ^l
mila seudi, e che Giacomo , e Bronzino ficessero ne i cartoni le storie di Giosef- gst
0, . .. fo. Ma hauendone fatte Giacomo due,in vno de'quali è,quando a Giacobè ^^
Giaco:::: annunciata la morte di Gioseffo, e inoltratogli i panni (anguinosi, e nell' altro il ^
tefeori , & fuggire di Gioseffo, lasciando la velie, dalla moglie di Putifaro, non piacquero si^
armino ^. nè al Duca, nè a que'maessri, che gli haueuano a mettere in opera, parendo ^ty
pronti. loro cosa strana, e danon douer riuseire ne' panni tessuti, & in òpera; E così ^s
Giacomo non seguitò di fare più cartoni altrimenti. Ma tornando a' suoi (oliti ^^
lauori, fece vn quadro di Nostra Donna , che fù dal Duca donato al Sig. Don 1^
chelo portò in Hispagna. E perche Sua Eccellenza , seguitando le ^^^
Di/W^v» vestigia de' suoi maggiori,hà sempre cercato diabbellire, & adornare la sua_j ^^
qn&ai Da Città ; essendole ciò" venuto in consideratione , sirisoluè di far dipignere tutta ^y
^ Cosimo. la Capella maggiore del magnifico Tempio di S. Lorenzo, fatta già dal gran sonivi
LacapeH Cosimo vecchio de' Medici; Perche datone il carico a Giacomo Puntormorò di ^,
maggiorem s. faa propria volontà, ò per mezo (come si disse ) di Messer Pier Francesco Ricci ^A
^^p. Maggiordomo, esso Giacomo fù molto lieto di quel fauore; percioche se bene g^a
la grandezza dell' opera, essendo egli assai bene in là con gli anni,gli daua che ^
pensare,e forsi lo (gomentaua;cósideraua dall'altro lato,quanto hauessè ilcam- ^ ty
po largo nella gràdezza di tant'opera di mostrare il valore,e la virtù sua. Dicono ^^
alcuni,che veggendo Giacomo essere data allogata a se quell'opera, nò ottante, ^,
che Francesco Salutati, pittore di gran nome, susse in Firenze,& hauelse felice- ^^
mente condotta, e di pittura, la sala di palazzo, doue già era l'vdienza della Si- ^ ^
gnoria, hebbe a dire, che mostrarebbe,come si disegnaua,e dipigneua,e come si ^
lauora in fresco ; & oltre ciò ,che gli altri Pittori non erano se non persone da ™
dozzina, & altre simili parole altiere, e troppo insoienti. Ma perche io conobbi „
sempre Giacomo persona modella, e che parlaua d'ogn'vno honoratamente,& " °°'
in quel modo, che deue fare vn costumato,e virtuoso artesice,come egli era_a, ,'°!
credo,che quelle cole gli fussero appo(le,e che non mai si lasciasse vscir di boc- "°'°"}
ca sì fatti vantamenti, che sono per lo più cole d'huomini vani, e che troppo di
se presumono; con la qual maniera di persone non hà luogo la virtù,nè la buo-
na creanza. E fe bene io haurei potuto tacere quelle cose, non l'hò voluto fa- ^'"
re ; peroche il procedere,come hò fatto,mi pare ufficio di fedele, e verace fcrit-
tore. Bada, che se bene quelli ragionamenti andarono attorno,e massimamen- "},
te frà g'i artefici nostri , porto nondimeno ferma opinione , che fussero parole
d'huomini maligni,essendo sempre slato Giacomo nelle sue attioni, per quello,
che appariua, modesto, e coturnato. Hauendo egli adunque con muri , assiti, e 'fr'
tende turata quella Capello datoli tutto alla solitudine, la tenne per ispatio di ^
' vndi- ^
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen