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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0519
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^ete Varchi, luoghi,che sono all'intorno, nomi nato,e famoso.Dalla quale sama mossi,lo co.
lettera della dussero gli Oruietani,con honorari dipendi, per architettore di quel loro tati-
Cbiefe mar to nominato Tempio; In seruigio de'quali, mentre si adooeraua,fù per la meds
^"e' °r""° sima cagione condotta a Monte Fiafcone , cioè per la sabbrica del loro Tempio
, Monte pnnapa|e , e così bruendo all' vno, & all' altro di quelli luoghi, fece quanto si
fc vede in quelle due Città di buona architettura. Et oltre all'altre cofe , in S.Do-
botava in Qr. menico d'Oruieto , fù fitta con suo disegno vna bellissìma sepoltura , credo per
amo. vno de0 Petrucci nobile Sanese, la quale costò grossa somma di danari , e riufcì
Molti tifane marauigliosa. Fece oltre ciò neretti luoghi infinito numero di disegni per case
di cafe inam- priuate, e si fece conoscere per di molto giudicio, & eccellente , onde Papa Clem
hdus quelle mente Pontefice Settimo , disegnando seruirsi di lui nelle cose importantissime
C", A di guerra, che allhora bolliuano per tutta Italia , lo diede con buonanima proui-
freon An. sioneper compagno ad Antonio Sangallo , accioche insieme andassero a vedere
^sortisicati^ 'un:' i luoghi di più importanza dello stato Ecclesiastico , e doue fusse bisogno
ni dello stato dessero ordine di fortificare; ma (opra tutte Parma , e Piacenza per edere quelle
Eoclfrstico. due Città più lontane da Roma,e più vicine,&esposte ai pericoli delle guer-
re . La qual colà hauendo elequito Michele , & Antonio con molta sodisfattio-
ne del Pontefice, venne desiderio a Michele, dopo tanti anni , di riuedere la pa-
tria, i parenti, e gli amici, ma molto più le Fortezze de'Venetiani. Poi dunque,
che fa stato alcuni giorni in Verona , andando a Treuisi per vedere quella For-
Soletto à'Ve. tezza,e di li a Padoua pe'lmedesimo contotFurono di ciò auuertiti i Signori Ve-
netiani nell1 netiani , e messì in sospetto non forsè il San Michele andasse a loro danno riue-
osserirle lo- dendo quelle Fortezze; perche essendo di loro commissione stato predo in Pado-
roFortety, e ua> e messo in carcere, fù lungamente esaminato ; ma trouandosi lui essere huo#
carcerato. mo da bene, fà da loro non pure liberato, ma pregato,che volesse, con honora-
inwmtc'ìfe ta prouisione , e grado andare al seruigio di detti Signori Venétiani. Ma seu-
laseiOT, sandosi egli di non potere per allhora ciò fare, per esfere obligaro a Sua Santità,
diede buone promesse, e si parti da loro . Ma non istette molto (' in guisa , per
batterlo, adoperarono detti Signori) che fù forzato a partirli da Roma , e coiL,
buona grana del Pontefice , al qual prima in tutto sodisfece , andare a feruire i
Và al feruigio detti Ilhistrissìmi Sgnori suoi naturali: Appreso de'quali dimorando, diede assai
di quella Re- tosto saggio del giudicio, e saper suo nel fare in Verona , dopo molte difficoltà,
,nHica. che pareua, che hauesfe l'opera, vn behissimo, e forossimo barione , che infini-
tamente piacque a quei Signori , & al Sig. Duca d'Vrbinoloro Capitano gene-
VÀ in baftio. rale • D°P° le 9uali c°se bau^do j medesimi deliberato di fortificare Lignago,
ne in Verona, e P^to, luoghiimportantdlimi al loro dominio , e parti sopra il fiume dell'Adi-
Fortificò Li- ce, cioè vnoda vno, e l'altro dall'altro laro, ma congiunti da vn ponte , commi-
pago,esorto, sero al San Michele, che douesse montare loro , mediante vn modello ,come a
lui pareua,che si potessero , e douessero detti luoghi fortificare . Il che essendo
da lui siato fatto , piacque infinitamente il suo dileguo a que'Signori , & al Du-
ca d'Vrbino; Perche dato ordine di quanto s'hauesse a fare , condusse il San Mi-
chele le sortificationi di que'due luoghi di maniera , che per simil'opera non si
& altri Ino. può veder meglio, nè più bella , nè più consederata ,nè più forte , come ben sà,
ghi nel Bre- chi i ha veduta • Cio satto , fòrtificonel Breseiano, quasi da' fondamenti , Orzi
fono, nuouo, Castello,e porto similea Legnago. Essendo poi con molta instanza chie-
do il San Michele dal Sig. Francesco Sforza , vltimo Duca di Milano , furono
contenti que'Signori dargli licenza , ma per tre meli soli . Laonde andato a Mi-

lano,
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