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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0520

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VITA DI MICHELE S. MICHELE. „Y
lane , vide tutte le Fortezze di quello stato, & ordinò in ciascun luogo quanto vsoleforso
gli parue, che si douesse fare, e ciò con tanta sua lode , e sodisfattione del Duca, fazioni dello
che quel Signore , oltre al ringratiarne i Signori Venetiani, donò cinquecento f^° di Mil^
seudi al San Michele; Il quale con quella occasione prima , che tornale a Vene- ^ep^de a
tia, andò a Casale di Monferrato, per vedere quella bella, e sortissima Città,<_, ' '^ o^e
Casello , stati fatti per opera, e con l'architettura di Matteo San Michele , ec- "/:';;,
celiente Architetto , e suo cugino, & vna honorata , e bellissima sepoltura di ' '"'""'
marmo, fatta in S. Francesco della medefima Città, pur con ordine di Matteo.
Dopo tornatosene a casa , non fu si tosto giunto , che fù mandato col detto Sig.
Duca d'Vrbino a vedere la chiusa , Fortezza , e passo molto importante sopro
Verona, e dopo, tutti i luoghi del Friuli, Bergamo, Vicenza , Peschiera , & altri p4,'e fafr.
luoghi ; De' quali tutti , e di quanto gli parue bisognasse ,diedeaisuoi Signori 7fòti°"%
in Scritto minutamente notitia. Mandato poi da i medesimi in Dalmatia, per L^J''
fortificare le Città , e luoghi di quella prouincia, vide ogni cosa , e restaurò con ''" ""'
molta d Fgenza, doue vide il bisogno esier maggiore;e perche non potette egli
spedusi del tutto, vi lasciò Gio.Girolamo suo n potè , il quale hauendo ottima-
mente fortificata Zara , fece da i sondamenti la marauigliosa Fortezza di S.Nfr
colò,sopra la bocca del porto di Sebenico. Michele in tanto , essendo slato con
molta fretta mandato a Corfù, restaurò in molti luoghi quella Fortezza ,& il fo
mile fece in tutti i luoghi di Cipri , e di Candia , se bene indi a non molto gli fù
forza , temendoli di non perdere quell'lsola, per le guerre Turchesche , che sc-
prastauano , tornarui, dopo hauere riuedute in Italfé le Fortezze del dominio
Venerano a fortificare con incredibile prestezza I^ Canea , Candia , Retimo, e Fonici Naù
Settia; ma particolarmente la Canea,e Candia,la quale riedificò da i fondamen- ,^^ Roma,
ti, e fece inespugnabile. Effendo poi assediata dal Turco Napoli di Romanie, "'" 'mero h
frà per diligenza del San Michele in fortificarla r e bastionarla , & il valore d'A "^ed'° dot
gosrino Clusoni Veronese , Capitano valorosissìmo , in difenderla con l'arme, Z""'°
non fu altrimenti presa da i nemici, ne superata. Le quali guerre finite , andato
che fù il San Michele, col Magnifico M.Tomaso Mozenigo, Capitano genera-
le di mare , a fortificare di nuouo Corfù , tornarono a Sebenico, doue molto fà
commendata la diligenza di Gio. Girolamo, vsata nel fare la detta Fortezza di
S.Nicolò. Ritornato poi il San Michele a Venetia , doue fu molto lodato,per Ffofyfflfc
1'opere fatte in Leuanre in seruigio di quella Republica, deliberarono di far<_, '0cc£ del ,or-
vna Fortezza sopra il Lito,cioè alla bocca del porto di Venetia, perche dandone "^ V^n%
cura al San Michele , gli dissero,che se tanto haueua operato lontano di Vene- "'£""
tia,ch'egli pensasse, quanto era suo debito di fare in cosa di tanta importanza , e
che in eterno haueua da essere in sù gli occhi del Senato , e di tanti Signori ; E mfó&
che oltre ciò siaspettaua da lui, oltre alla bellezza, e fortezza dell' opera, Ango-
lare industria nel fondare sì veramente in luogo paludoso , faseiato d'ogn'mtor-
no dal mare, e bersaglio de'flussi,e riflussi , vna machina di tanta importanza^*
Hauendo dunque il San Michele non pure fatto vn bellissimo,e siourissimo mo-
dello, ma anco pensato il modo da porlo in effetto,e fondarlo-, gli fu commesso,
she senza indugio si mettesse mano a lauorare;ond'egli hauendo bauuto da que°
Signori tutto quello, che bi sognaua, e preparata la materiate ripieno de'fonfo
menti, e fatto oltre ciò molti palificati con doppio ordine , si inise con grandissi*'
mo numero di persone perite in quell'acque a fare le cauationi,& a fare,che con
trombe,& altri instromenn si tenessero canate l'acque, che si vedevano sempre'
di so^
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