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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0268

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VITA DI LIBERALE, ET ALTRI. IJ,
ma prouisione , & egli messo mano a lauorate , fece in Casale a quel Signore in chiamato a
vna Caperla, dou'egli vdiua Messa, tanti quadri, quanti bisognarono a empirla, ferire, il
& adornarla da tutte le bande di storie del Testamento vecchio , e nuouolauo Marchese tèi
rate con estrema diligenza, si come anco fù la tauola principale. Lauorò poi per M^fa^te,
le camere di quel Camello molte cose, che gli acquistaronó grandissora fama; qq^
edipinse in S.Domenico, per ordine di detto Marchese , tutta la Capella mag^^ dette
giore, per ornamento d'vna Sepoltura, doue douea essere posto,nella qual'ope- Signora
ra si portò talmente Gio.Francelco ,che meritò dalla liberalità del Marchefe,
elsere con honorati premij riconosciuto , il qual Marchese per Priuilegio lo fe-
ce vno de'suoi Camerieri ,come per vn'instromento, ch'è in Verona aPpresso ^ompenfa®
gli heredi, si vede. Fece il ritratto di detto Signore,e della moglie, e molti qua- ,"' Marche.
dri ,che mandarono in Francia ;& il ritratto parimente di Guglielmo loro pri- cameriere
mogenito, ancor fanciullo , e cosi quelli delle figliuole , e di tutte le Dame Qitrasse „„;
ch'erano al seruigio della Marchesana. Morto I Marchese Guglielmo , si parti ^Signore,e
Gin. Francesco da Casale ,hauendo prima venduto ciò,che in quelle parti ha- morto il Mar-
ueua , e si conduce a Verona ; doue accomodò di maniera le cose sue,e del fi- chfe torna &
gliuolo , al quale diede moglie , che in poco tempo si trouò esser ricco di più di Verona.
sette mila ducati ; ma non per quello abbandonò la Pittura , anzi vi attese più
che mai, hauendo l'animo quieto, e non hauendo a (Filarli il ceruello, per gua-
dagnarli il pane; vero è, che, ò fòsse per inuidia, ò per altra cagione , gli fù dato
tome di Pittore, che non sapesse fare, se non figure picciole, perche egli nel sa-
tela tauola della C spella della Madonna in S. Fermo, Conuenio de'Frati di San calunniato a
Francesco,per moftrare , ch'era calunniato a torto, fece le figure maggiori del torto , che non
vino, e tanto bene, ch'elle furono le migliori, c'hauesse mai fitto; in aria è la_a fapesse fare,
Nostra Donna,che siede in grembo a Sant'Anna,con alcuni Angeli, che posano che sigurepc*
sopra le nuuo!e,& a'piedisono S.Pietro, S.Gio.BattiQa, S.Rocco, e S.Basliano, cioteo
e non lontano è in vn paese bellislimoS.Francesco, cheticene le stimmate,& in fy%
vero quest'opera non è tenuta da gli Artefici se non buona . Fece in S. Bernar- g%Qje "' '
dino, luogo de'Frati Zoccolanti, al a Capella della Croce, Christo , che inginoc-
chiato con vna gamba, eh ede licenza alla Madre; nella qual'opera,per concor-
renza di molte notabili Pitture , che in quel luogo sono di mano d'asri Miestri,
si sforzò di palargli tutti , onde certo si portò benissimo, perche fù lodato da
chiunque la vide, eccetto che da! Guardiano di quel luogo; Il quale con parole
mordaci, come (ciocco, e goffo solenne, ch'egli era, biasimò Gio.Francesco con
dire , c'haueua fitto Christo sì poco riuerente alla Madre , che non s'mginoc- :
chiana se non con vn ginocchio, a che rispondendo Gio.Francesco, dsse; padre,
fatemi prima gratia d'inginocchiarui,e rizzarui, & io poi vi dirò per qual cagio-
ne Irò così dipinto Christo; Il Guardiano dopo molti pieghi inginocchiandoli,
mise prima in terra il ginocchio destro, e poi il simstro, e nel rizzarli alzò prima
il sinistro, e poi il deliro; il che fatto,dille Gio. Francesco, hanete voi visto Pa-
' dre Guardiano , che non vi siere mosfo a vn tratto con due ginocchi , ne così Ie-
llato ? vi dico dunque,che quello mio Christo dà bene,perche si può direnò che
s'iùginocchi alla Madre, ò che ,essendo slato ginocchioni vn pezzo , cominci a
leuare Vna gamba per rizzarli , di che mostrò rimanere assai quieto il Guardia-
no, pure se n'andò in là così borbottando sotto voce . Fù Gio. Francesco molto
arguto nelle risposte,onde si racconta ancora , ch'essendogli vna volta detto da
vn Prete , che troppo erano lafciue le sue figure degli Altari, uspofefcvoi statt
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