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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0359

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„O TERZA PARTE
contentezza si viuea , lenza più curarli di dipignere, ò lauorare , vsando spesso
dire, che è vna grandissima fatica hauere nella vecchiezza a raffrenare i furori,
,7 a ' quali nella giouanezza gli Artefici per utilità,per honore,e per gara si soglio-
I n° mettere° E che non era men prudenza cercare di viuer quieto, che viuere
'fami 'con le fatiche inquieto, per lasciare di sé nome dopo la morte , dopo la quale
' hanno anco quelle fatiche , e 1' opere tutte ad hauere , quando che sia , fine,e
morte. E come egli quelle cole diceua , così a suo potere le metteua in efc
rione, percioche i migliori vini, e le più pretiose cote , che hauere si poterfero,
cercò fempre d' hauere per lo vitto suo, tenendo più conto della vita , che dell'
arte , e perche era amicissimo di tutti gli huomini virtuosi, spessohauea seco
amico di a cena " Molza, e M. Gandolfo, facendo buonissìma cera . Fù ancora suo gran-
fouosofa. dissimo amico Messer Francesco Berni Fiorentino, che gli senile vn capitolo, al
cena beiversi quale rispose F. Sebastiano , con vn'altro assai bello , come quelli , ch'emendo
cofani • vniuersale Ceppe anco a far versi Toscani, e burleuoli accommodarsi. Essendo
F.Sebastiano morso da alcuni, i quali diceuano, che pure era vna vergogna,che
poiché egli haueua il modo da viuere, non volesse più lauorare , rispondeuaa
quello modo, flora, che io hò il modo da viuere, non vò far nulla, perche sono
hoggi al Mondo ingegni,che fanno in due meli quello,che io soleua fare in due
anni ; e credo, s'io viuo molto, che non andrà troppo, si vedrà dipinto ogni co
Se sa t>'a° E da che quelli tali fanno tanto,è bene ancora, che ci ha, chi non faccia nuk
'a> accioche eglino habbino quel più,che fare . E con simiT,& altre piaceuolez*
detto. '' ze, si andana F. Sebastiano, come quello, ch'era tutto faceto ,e piaceuole, trat-
tenendo ; e nel vero non fù mai il miglior compagno di lui ; fi),come si è detto,
Sebastiano molto amato da Miche!agnolo,ma è ben vero,che hauendosi a d pi,
gnere la faccia della Capella del Papa, doue hoggi è il giudicio di essò Buonaro-
7 ti, fù frà loro alquanto di sdegno, hauendo persuaso Fra Sebastiano al Papa, che
la facesse fare a Michelagnolo a olio,la doue esso non voleua farla se non a fres-
co. Non dicendo dunque Michelagnolo ne si, ne nò,& acconciandoti la faccia
i&cTelolo a m°d° d1 '• Sebastiano si flette con Michelagnolo, senza metter mano all'ope-
coir:,:: ra alcuni mesi; ma essendo pur sollecitato,egli finalmente disse, che non voleua
non losoa, farla ' non a fresco,e che il colorite a olio era arte da Donna,e da persone agia-
ch'ei saceffe0 te, & infingarde, come Fra Sebastiano. E così gettata a terra I' incrostatura fatta
srefa il Gin- con ordine del Frate , e fatto arricciare ogni cosa in modo da poter lauorare
ditto . a freseo, Michelagnolo mise mano all' opera , non si (cordando però 1' ingiuria ,
che gli pareua hauere ricettata da F. Sebastiano , col quale tenne odio quali sin'
alla morte di lu1. Emendo finalmente F. Sebastiano ridotto in termine , che nè
lauorare , nè fare alcun' altra cosa voleua , saluo , che attendere all' esercitio del
Frate, cioè di quel suo v fficio, e fare buona vita , d'età d'anni sessantadue si am-
malò di acutissima febbre , che per edere egli rubicondo,e di natura sanguigna,
gl'infiammò talmente gli spiriti , che in pochi giorni rendè 1' anima a Dio ; ha-
uendo fatto tesamente, e lasciato , che il corpo suo fusse portato alla sepoltura,
No^ìd' acuta senza cerimonie di Preti ,òdi Frati , òspese di lumi; e che quel tanto , che ìi^
sebrbc,efenza ciò fare si sarebbe speso , fusle d stribuitoa pouere peisone per amordi Dio,
pompa su fe ecosi fù fatto. Fù sepolto nella Chiesa del Popolo del mele di Giugno l'An^
Wto al pope, no 1547. Non fece molta perdita l'arte, per la morte sua, perche subito,che
/o@ fu vestito Frate del piombo, si potette egli annoverare frà 1 perduri : Vero è,
che per la sua dolce conueisatione dolse a molti amici , & artefici ancorar •
Stet-

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