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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0513

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§04 TERZAPARTE
in vn mezo tondo Copra vn Christo morto ; e nella predella di detta tauola fto^
rie di figure picciole defitti di Sant'Helena, molto gratiose, le quali lo ridussero
in maniera, che venuto, come habbiamo detto, Girolamo Genga a dipingere la
Capella di S.Francesco di Forlì, per M.Bartolomeo Lombardino , andò France-
fco allhora a stare col Genga, e da quella commodità d'imparare > non restò di
% &,^ seruirlo, mentre, che visse, doue, & a Vrbino , & a Pelato , nell'opera dell'Imo
sti. periate, lauorò, come s'c detto, continuamente, stimato, & amato dal Gengc,
perche si portaua benissimo, come ne fà fede molte tauole di sua mano in Forlì,
sparfe per quella Città, e particolarmente tre, che ne sono in S.Francesco,olrre,
che in Palazzo nella sala v'è alcune storie a ftesco di suo. Dipinse per la Roma-
gna moke opere ; lauorò ancora in Venetia , per il Reuerendissimo Patriarca-.
Grimani, quattro quadri grandi a olio, polli in vn palco d'vn salotto, in casa sua,
attorno a vn'ottangolo , che fece Francesco Saluiati, ne' quali sono le storie di
Psiche, tenute molto belle. Ma doue egli si sforzò di fare ogni diligenza , e po.
ter suo, fù nella Chiesa di Loreto, alla Capella del Santissimo Sacramento, nella
quale fece intorno a vn Tabernacolo di marmo, doue stà il Corpo di Christo,al-
cuni Angeli , e nelle facciate di detta Capella due storie , vna di Melchisedech,
l'altra quando pioue la manna , lauorate a ftesco, e nella volta fyartì , con varij
ornamenti di stucco, quindici storiette della pacione di Giesù Christo, che ne
fece di Pittura none, e sei ne fece di mezo rilieuo, cosa ricca , e bene intesa, e ne
riportò tale honore, che non si partì altrimenti,che nel medesimo luogo fecg_,
vn'altra Capella della medesima grandezza,di rincontro a quella intitolata nella
Concettione, con la volta tutta di bellissimi Mucchi, con ricco lauoro,nella qua-
le insegnò a Pietro Paolo suo figliuolo a lauorargli , che gli bà poi fatto honore,
e di quel medierò è diuentato prattichissimo. Francesco adunqe nelle facciate
sece a ftesco la Natiuità, e la Presentatione di Nostra Donna, e sopra l'Altare fe-
ce Sant'Anna, e la Vergine col figliuolo in collo , e due Angioli , che l'incorona,
no; E nel vero l'opere sue sono lodate da gli Artefic , e parimente i costumi, e la
vira sua molto christianamente , e vissuto con quiete , godutoli quel ch'egli hà
prouisto con le sue fatiche. Fù ancora creato del Genga , Baldassarre Lancia da
Vrbino, il quale hauendo egli attesoa molte cole d'ingegno , s'è poi esercitato
nelle fortificationi , e particolarmente per la Signoria di Lucca, prouisionato da
loro , nel qual luogo flette alcun tempo , e poi con 1'lllustrds. Duca Colino de'
Medici, venuto a seruirlo nelle sue fortificano^ dello slato di Firenze, e di S e-
na,e l'hà adoperato, & adopera a moke cole ingegnose , & affaticatoli honora-
tamente , e virtuosamente Ba/dassarre, doue n'hà riportato grate rimunerati ni
da quel Signore. Molti altri seruirono Girolamo Genga, de'quali, per non esse-
re venuti in molta grande eccellenza, non accade ragionarne.^

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Di Girolamo sopradetto, essendo nato in Cesena l'anno r„8. Bartolo1
meo, mentre , che il padre seguitaua nell' esilio il Duca suo Signore fù da lui
molto costumatamente allenato, e porto poi, essendo già fatto grandicello,
ad apprendere grammatica , nella quale fece più , che mediocre profitto. Do-
^ofo po essendo all'età di dicidotto anni peruecuto, vedendolo il padre più inclinato
/^ fc!iw>h al disegno , che alle lettere, lo fece attendere al disegnoappresso di se circa due
fadi& ù Fi anni, i quali finiti, lo mandò a fluiate il disegno, e la Pintura a Firenze , L
^^ doue sapeua, cheèil vero (lud^jiqu^ oper©, che 'viso-

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