GIO. BATTISTA ADRIANI.
agevolmente; percioche in Mrdea antichissima Citta,ne molto lontana da Roma, pfytto. . .
oltre al tépo di Vefpasiano Imperadore si vedevano ancora il alcun tépio nel mu. ^ea "trima di
ro coperto alcune pitture,le quali erano molto innanzi,che Romasusse , siate di- ROfye
pinte, si bene mantenute, che elle parevano di poco innanzi colorite . In Lanuuio
pariméte ne'medesimi tépi,cioè innàzi a Roma,esorsè del medesimo maessro vna
Salata, & vna Helena ignude di bellissima sorma ciascuna, le quali lùghiffimo Pitture s0r,e
tempo surono consermate intere della qualità del muro,dove erano sate dipinte, prima in Ita.,
àuegnacbe vn Tòtio officiale di Gaio Imperadorefruggèdos di voglia d'haner- % che in Gre
le sisone ssorzato di torle quindi , & a casa sua portamele, e lo barebbe satto se eia ,
la sorma del muro l'bavesse [offerto . Donde siottò manisedamente conoseere in
quei tépi, e sorfè molto più,che in Grecia, edotto prima la pittura esserestata in^
pregio in Italia- Ma poiché le cose nofre sono in tutto perdute,e ci bisogna anda-
re medicando le sorefici i,Jeguiremo la incominciata biforia di raccòtaregli al,
tri di cotale arte maeftri, quali da prima si diebino essere ssati ; benché ne i Greci
ancora non hanno così bene disinto i tempi loro in quefaparte; percioche si dice Tavola com2
essere siata molto in pregio vnatauola,doue era dipinta vna battaglia de'Magne fcrm ^ peso
ti co si bella arte,che Cadaule Re di Lidia l'baueua comprata a tanto peso d'oro,il a oro da Can,
che venne a essere intorno all' età di Romolo primo sondatore di Roma ,e primo duale.
Rè de'Romanhche già era cotale arte in tata sima:onde siamo sorzati corisesare
l'origine di lei essere molto più antica , e parimente coloro, i quali vnsolocolore Bigione;
adoperarono,l'età de'quali no così bene si ritrovate parivi ète Higione,cbe perso-
pranome su chiamato Monocromada da quefo;perciocbe co vnfolo colore Alpina
sedi quale assermano essere ssato il primo nelle cui figure si conofcefse il masebio Zumare ;
dalla semina>e similmete Eumaro d'Mtbenejl quale s'ingegnò di ritrarre ogni si-
gura, e quello , che doppo lui venendo le cosse da lui trovate molto meglio trattò Cimonel
Cimone Cleoneo,il quale prima dipinse le figure in iscorcio,& i volti altri in giù,
altri in sù,& altri altrove guardanti,e le mébra partitamele con isuoi nodi di-
ssinfache primo mofrò le vene ne'corp^e ne'vessimenti le crefpe. Taneo ancora Punto sra-
sratello di quel Ridia nobile ssatuariosece di assai bella arte la battaglia degli sello di Fi.
Mtbeniesi co i Tersi a Maratbona,cbegià era a tale venuta l'arte,che nell'ope- di"°
ra di cofuisi viddero primieraméte ritratti i capitani nelle loro sigure slessè Mil
ciade Mthenìese,Callimaco,e Cinegiro; e de'Barbari Dario, e Tissaserne.Drieto Poiignoto,
al quale alquanti venero, i quali quella arte secero migliore,de i quali nonsi bà c"ef" "e
certa notitia, intra i quali su 'Poiignoto da Taso il primo,cbe dii inse le donne co m^',".°,° '°
vese lucenti,e di belli colori, & incapi di quelle con ornamenti varij, e di nuove 3
maniere adornò; e ciò su intorno a gli anni 53 o. topo Romaedisicata : per coflui
su la Pittura molto inalbata . Egli prm o nelle ' gure bumane moftrò la bocca, ^ ,
seoprire i denti,& i volti da quella antica roggeggasece parere più arrendevo- '
li,e più vini. Rimase di luisrà le altre vna tavola ,cbe si vide in Roma asaitopo
nella loggia di Topeo,nella quale era vna bella sigura armata co lo scudo,la qua-
le non bene si conosceua se sendeva, osoliva. Egli medesmoa Delso dipinse
quel Tempio nobiliffimo , egli in Mtbene la loggia, che dalla varietà delle di- Li°er*lisàb
pinture,che détro vi erano su chiamata la varia,e l'vno,e l'altro di quessi lavori
sece in dono , la qual liberalità molto gli accrebbe la riputatione, e la gratia ap- „ ,
prefsoatutti ipopoli della Grecia, talmete che li Mnsittioni, che era vn cosiglio ErOT^9
comune di gra parte della Grecia, che a certi tépi,per trattare delle bisoghe pu-
bliebe a Delso si radunava glisrangiarono,che dovunque egli andasfe per lo Gre-
cia
agevolmente; percioche in Mrdea antichissima Citta,ne molto lontana da Roma, pfytto. . .
oltre al tépo di Vefpasiano Imperadore si vedevano ancora il alcun tépio nel mu. ^ea "trima di
ro coperto alcune pitture,le quali erano molto innanzi,che Romasusse , siate di- ROfye
pinte, si bene mantenute, che elle parevano di poco innanzi colorite . In Lanuuio
pariméte ne'medesimi tépi,cioè innàzi a Roma,esorsè del medesimo maessro vna
Salata, & vna Helena ignude di bellissima sorma ciascuna, le quali lùghiffimo Pitture s0r,e
tempo surono consermate intere della qualità del muro,dove erano sate dipinte, prima in Ita.,
àuegnacbe vn Tòtio officiale di Gaio Imperadorefruggèdos di voglia d'haner- % che in Gre
le sisone ssorzato di torle quindi , & a casa sua portamele, e lo barebbe satto se eia ,
la sorma del muro l'bavesse [offerto . Donde siottò manisedamente conoseere in
quei tépi, e sorfè molto più,che in Grecia, edotto prima la pittura esserestata in^
pregio in Italia- Ma poiché le cose nofre sono in tutto perdute,e ci bisogna anda-
re medicando le sorefici i,Jeguiremo la incominciata biforia di raccòtaregli al,
tri di cotale arte maeftri, quali da prima si diebino essere ssati ; benché ne i Greci
ancora non hanno così bene disinto i tempi loro in quefaparte; percioche si dice Tavola com2
essere siata molto in pregio vnatauola,doue era dipinta vna battaglia de'Magne fcrm ^ peso
ti co si bella arte,che Cadaule Re di Lidia l'baueua comprata a tanto peso d'oro,il a oro da Can,
che venne a essere intorno all' età di Romolo primo sondatore di Roma ,e primo duale.
Rè de'Romanhche già era cotale arte in tata sima:onde siamo sorzati corisesare
l'origine di lei essere molto più antica , e parimente coloro, i quali vnsolocolore Bigione;
adoperarono,l'età de'quali no così bene si ritrovate parivi ète Higione,cbe perso-
pranome su chiamato Monocromada da quefo;perciocbe co vnfolo colore Alpina
sedi quale assermano essere ssato il primo nelle cui figure si conofcefse il masebio Zumare ;
dalla semina>e similmete Eumaro d'Mtbenejl quale s'ingegnò di ritrarre ogni si-
gura, e quello , che doppo lui venendo le cosse da lui trovate molto meglio trattò Cimonel
Cimone Cleoneo,il quale prima dipinse le figure in iscorcio,& i volti altri in giù,
altri in sù,& altri altrove guardanti,e le mébra partitamele con isuoi nodi di-
ssinfache primo mofrò le vene ne'corp^e ne'vessimenti le crefpe. Taneo ancora Punto sra-
sratello di quel Ridia nobile ssatuariosece di assai bella arte la battaglia degli sello di Fi.
Mtbeniesi co i Tersi a Maratbona,cbegià era a tale venuta l'arte,che nell'ope- di"°
ra di cofuisi viddero primieraméte ritratti i capitani nelle loro sigure slessè Mil
ciade Mthenìese,Callimaco,e Cinegiro; e de'Barbari Dario, e Tissaserne.Drieto Poiignoto,
al quale alquanti venero, i quali quella arte secero migliore,de i quali nonsi bà c"ef" "e
certa notitia, intra i quali su 'Poiignoto da Taso il primo,cbe dii inse le donne co m^',".°,° '°
vese lucenti,e di belli colori, & incapi di quelle con ornamenti varij, e di nuove 3
maniere adornò; e ciò su intorno a gli anni 53 o. topo Romaedisicata : per coflui
su la Pittura molto inalbata . Egli prm o nelle ' gure bumane moftrò la bocca, ^ ,
seoprire i denti,& i volti da quella antica roggeggasece parere più arrendevo- '
li,e più vini. Rimase di luisrà le altre vna tavola ,cbe si vide in Roma asaitopo
nella loggia di Topeo,nella quale era vna bella sigura armata co lo scudo,la qua-
le non bene si conosceua se sendeva, osoliva. Egli medesmoa Delso dipinse
quel Tempio nobiliffimo , egli in Mtbene la loggia, che dalla varietà delle di- Li°er*lisàb
pinture,che détro vi erano su chiamata la varia,e l'vno,e l'altro di quessi lavori
sece in dono , la qual liberalità molto gli accrebbe la riputatione, e la gratia ap- „ ,
prefsoatutti ipopoli della Grecia, talmete che li Mnsittioni, che era vn cosiglio ErOT^9
comune di gra parte della Grecia, che a certi tépi,per trattare delle bisoghe pu-
bliebe a Delso si radunava glisrangiarono,che dovunque egli andasfe per lo Gre-
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