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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Secondo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72521#0052

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& TERZA PARTE '
ciò di x4anni sono molto cresciute: Io hò voluto, emendo quali al fine di queliti
mia fatica,prima che io le serina, vederle,ccon l'occhio farne giudicio.Perche fi.
nite le già dette nozze dell'Illustriss.Signor D.Francesco Medici, Principe di Fi.
renze , e di Siena , mio Signore ,e dellaSerenissima Rema Giovanna d'Austria,
Vafanfarfe per |e quali , jo era stato due anni occupatissimo nel palco della principale sa|a_»
' '"azz°' hò voluto, senza perdonate a spesa ,ò fatica veruna ,riuedere
ripeto 1 op: Roma, la Toscana, parte della Marca, l'Vmbria , la Romagna ; la Lombardia, e
re altrui, '° Veneta, con tatto il suo dominio; per riuedere le cose vecchie,e molte,ché so-
nottate fitte dal detto anno 1542.. in poi . Hauendo io dunque fatto memoria
delle cose più notabili, e degne d'edere polle in iserittura , per non far torto al-
la virtù di molti, ne a quella (incera verità , che si asfetta a coloro ,che scriuqno
historie di qualunque maniera , senza pacione d'animo ; verrò scriuendo quelle
cose, che in alcune parte mancano alle già dette , senza partirmi dall'ordine del-
la Boria, e poi darò notitia dell'opere d'alcuni , che ancora son yiui , e che han-
no cose eccellenti operato, e operano, parendomi ,che così richieggia il merito
di mólti rari, e nobili Artefici . Cominciandomi dunque da i Ferraresi, nacque
Benuenuto Garofalo in Ferrara l'anno 1481.diPietro Tisi , i cui maggiori era-
Pa'so del no slati per origine Padoani. Nacque dico di maniera inclinato alla Pittura, che
Garosalo ancor picciolo fanciulletto, mentre andana alla scuola di leggere , non faceua ab
tro, che disegnare . Dal quale esercitio , ancorché credere , il padre che hauea
la Pittura per vna baia, di distorló non fu mai possibile. Perche vedutosi padre,
che bisognaua secondare la natura di quello suo figliuolo , il quale non faceua
altro giorno , e notte ,che disegnare : finalmente l'acconcio ih Ferrara con Do-
menico Laneta Pittore in quel tempo di qualche nome,se bene haiìea la manie-
ra secca , e dentata . Col quale Domenico essendo slato Behuenuto alcun tem-
Tri&wM te Po; nell'andare vna volta a Cremona, gli venne veduto nella Capella maggiore
4%OTWA dal del Duomo di quella Città , fià l'altre cose di mano di Baccaccino Boccacci Pit^
Boccacci ot tore Cremonese , che hauea lauorata quella Tribuna a fresco, vn Christo,che
Cremata. sedendo in trono , & in mezo a quattro Santi,dà la benedizione. Perche pia-
ciutagli quell' opera , si acconciò , per mezo d'alcuni amici con esso Boccaccina,
il quale allora lauòraua nella medesima Chiesa pur a freseo alcune Borie della
Madonna , come si è detto nella fui vita , a concorrenza di Altobello Pittore,il.
quale lauoraua nella medesima Chiesa dirimpetto a Boccaccino^lcune storiQ
#Bop@ hauer di Giesù Christo , che sono molto belle,e veramente degne di essere lodato.
Barato in Essendo dunque Benuenuto slato due anni in Cremona , & hauendo molto ac-
Cremona vàm quissato sotto la disciplina di Boccaccino , se n'andò d'anni 19. a Roma l'anno
Roma estudtm £yoo„ doue postosi con Giouanni Baldini Pittor Fiorentino assai prattico , & il
'%° "' " quale haueua molti bellibimi disegni di diuersi Maestri eccellenti ; sopra quelli,
quando tempo gli auanzaua,emammamente la notte ,si andaua continuamen-
te esercitando. Dopo, essendo slato coricostui quindici mesi, & hauendo vedu-
to con molto suo piacere le cose di Roma ; seorso che hebbe vn pezzopermol-
ti luoghi d'Italia,si condusse finalmente a Mantoua; doueàppresso Lorenzo Co-
sta Pittore flette due annr seruendolo con tanta amoreuolezza , che colui per
rimunerarlo lo acconciò in capo a due anni con Francesco Gonzaga Marche-
sé di Mantoua , col quale ancossaua esso Lorenzo. Ma non vi fu slato molto
Benuenuto , che amalando Pietro suo padre in Ferrara , fù forzato tornarsene
là , doue poi ssette del continuo Quattro anni lauorando molte cose da se sole»
& alcune in Compagnia de' Dost. Mandando poi l'anno 1505. per lui MeG
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