VITA D I DIVERSI. 19
Jfadue passi andanti , larga trentacinque , & alra Umilmente nel colmo della lua
maggiore altezza braccia trentacinq ue , ancorch'ella paia molto maggiore , es-
sendo per rutti i versi isolata, e lenza stanza , ò altro editino intorno . Nel palco
adunque diquesta magnifica , & honorarissima sala si sono i detti due fratelli
molto adoperati, e con loro grandissi na lode; hauendo a'caualli di legname,che
son di pezzi con spgnghe di ferri i quali sono grandissìmi, e bene armati , e fat-
to centina al tetto; che è coperto di piombo, e fatto tornare il palco con bell'ar-
tifitioavsodi volta a Ichiro, che è opera ricca. Ma è ben vero, che in si gran-.»Deferitili
spatio non vanno se non tré quadri di Pitture a olio di braccia dieci 1'vno,1 qua- deliaca,&
h dipignè Tiziano vecchio, doue ne sarebbono potuti andar moki più con '" ^ "'/'*
più bello, e proportionato, e ricco spartimento, che harebbono fatto molto più "°^"' ''"""
bella,ricca,e lieta la detta sala, che è in tutte l'altre parti stata fatta con molto "''
giudizio. Hora essendosi in questa parte favellato insici qui de gli Artefici del di-
segno delle Città di Lombardia , non sia se non bene, ancorché se ne ha in molti
altri luoghi di questa noftr'opera favellato , dire alcuna cosa di quelli delia Città
di Milano, capo di quella Provincia, de'quali non si è fatta menzione. Adunque,
f>er cominciarmi da Bramantino, del quale si è ragionato nella vita d Pietro deh
a Francesca dal Borgo* io trovoihe egli hà molte più cose lavorato, che quelle,
chehabbia.no raccontato di sopra. E nel vero, non mi pareva possìbile, chcr
un'Artefice tanto nominato, & d quale mise in Milano il buon dileguo ,.hauesse
satto sì poche opere , quante quelle erano, che mi erano venute anotitia. Poi, Bramante
dunque, che hebbe dipinto in Roma , come s'è detto, per Papa Nicola Quinto, Jho opere **
alcune camere, e finitolo Milano sopra la porta di San Sepolcro il Christoin is- Milano,^
corto, la Nostra Donna, che l'hà in grembo,la Maddalena, e San Giovanni,che ""'
fu opera rarissima : dipinsene il cortine della zecca di Milano a fresco in vna fac-
ciata la Natività di Christo Nostro Salvatore : e nella Chiesa di Santa Maria di
Bara , nel tramezzila Natività della Madonna, & alcuni Profeti ne gli (portelli
dell'organo, che Scortano al disotto in su molto bene, & vna prospettiua, ch<_ji
sfugge'con bell'ordine ottimamente , di che non mi fò maraviglia , essendosi co-
stui dilettato, & hauendo sempre molto ben posseduto le cose d'Architettura}
Onde mi ricordo hauer già veduto in mano ^ Valerio Vicentino , vn molto bel
Libro d'antichità,d^egnato, e misurato di mano di Bramantino. Nel quale era-
no le cose di Lombardia, e le piante di molti edificij, le quali io dsegnai da quel
Libro essendo giovinetto. Eraui il Tempio di Sant' Ambrogio di Milano , fat- Tempirì/hra
to da Longobardi, e tutto pieno di Sculture , e Pitture di maniera Greca , coiq ", Br^m^
Vha tribuna tonda assa' grande, ma non bene intesa, quanto all'Architettura. Il """
qual Tempio fà poi altempo di Bramantino rifatto col suo disegno con vn por- ^%%„„'„ '"
tico di pietra da vn de' lati,e con colonne a tronconi a vso d'alberi tagliati , che '
hanno del nuovo, e del vario. Vi era parimente difenato il portico antico del-
la Chiesa di San Lorenzo della medesima Città , stato fatto da i Romani, che__,
è grand' opera , bella , e molto notabile . Mail Tempio , che vi è della dettar
Chiesa è della maniera de'Gqtti. Nel medesimo Libro era dileguato il Tempio
di Santo Hercolino, che è ancichissimo , e pieno d'inctostatura di marmi , e Cuc-
chi, molto ben conseiuatisi : & alcune sepolture grandi di granito . Slmilmente
il Tempio di San Pietro in Ciel d'oro di rauia, nel qual luogo è il corpo di Sant'
Agostino in vna Sepoltura , che è in S^greflia piena di figure picciole , la quale è
di mano , secondo ,che a me pare d'Agnolo , ed'Agoltino Scultori Sanesi. Vi
eia Umilmente dileguata la torre di pietre cotte, fatte da i Gotti, che è cosa^
Cz bella,
Jfadue passi andanti , larga trentacinque , & alra Umilmente nel colmo della lua
maggiore altezza braccia trentacinq ue , ancorch'ella paia molto maggiore , es-
sendo per rutti i versi isolata, e lenza stanza , ò altro editino intorno . Nel palco
adunque diquesta magnifica , & honorarissima sala si sono i detti due fratelli
molto adoperati, e con loro grandissi na lode; hauendo a'caualli di legname,che
son di pezzi con spgnghe di ferri i quali sono grandissìmi, e bene armati , e fat-
to centina al tetto; che è coperto di piombo, e fatto tornare il palco con bell'ar-
tifitioavsodi volta a Ichiro, che è opera ricca. Ma è ben vero, che in si gran-.»Deferitili
spatio non vanno se non tré quadri di Pitture a olio di braccia dieci 1'vno,1 qua- deliaca,&
h dipignè Tiziano vecchio, doue ne sarebbono potuti andar moki più con '" ^ "'/'*
più bello, e proportionato, e ricco spartimento, che harebbono fatto molto più "°^"' ''"""
bella,ricca,e lieta la detta sala, che è in tutte l'altre parti stata fatta con molto "''
giudizio. Hora essendosi in questa parte favellato insici qui de gli Artefici del di-
segno delle Città di Lombardia , non sia se non bene, ancorché se ne ha in molti
altri luoghi di questa noftr'opera favellato , dire alcuna cosa di quelli delia Città
di Milano, capo di quella Provincia, de'quali non si è fatta menzione. Adunque,
f>er cominciarmi da Bramantino, del quale si è ragionato nella vita d Pietro deh
a Francesca dal Borgo* io trovoihe egli hà molte più cose lavorato, che quelle,
chehabbia.no raccontato di sopra. E nel vero, non mi pareva possìbile, chcr
un'Artefice tanto nominato, & d quale mise in Milano il buon dileguo ,.hauesse
satto sì poche opere , quante quelle erano, che mi erano venute anotitia. Poi, Bramante
dunque, che hebbe dipinto in Roma , come s'è detto, per Papa Nicola Quinto, Jho opere **
alcune camere, e finitolo Milano sopra la porta di San Sepolcro il Christoin is- Milano,^
corto, la Nostra Donna, che l'hà in grembo,la Maddalena, e San Giovanni,che ""'
fu opera rarissima : dipinsene il cortine della zecca di Milano a fresco in vna fac-
ciata la Natività di Christo Nostro Salvatore : e nella Chiesa di Santa Maria di
Bara , nel tramezzila Natività della Madonna, & alcuni Profeti ne gli (portelli
dell'organo, che Scortano al disotto in su molto bene, & vna prospettiua, ch<_ji
sfugge'con bell'ordine ottimamente , di che non mi fò maraviglia , essendosi co-
stui dilettato, & hauendo sempre molto ben posseduto le cose d'Architettura}
Onde mi ricordo hauer già veduto in mano ^ Valerio Vicentino , vn molto bel
Libro d'antichità,d^egnato, e misurato di mano di Bramantino. Nel quale era-
no le cose di Lombardia, e le piante di molti edificij, le quali io dsegnai da quel
Libro essendo giovinetto. Eraui il Tempio di Sant' Ambrogio di Milano , fat- Tempirì/hra
to da Longobardi, e tutto pieno di Sculture , e Pitture di maniera Greca , coiq ", Br^m^
Vha tribuna tonda assa' grande, ma non bene intesa, quanto all'Architettura. Il """
qual Tempio fà poi altempo di Bramantino rifatto col suo disegno con vn por- ^%%„„'„ '"
tico di pietra da vn de' lati,e con colonne a tronconi a vso d'alberi tagliati , che '
hanno del nuovo, e del vario. Vi era parimente difenato il portico antico del-
la Chiesa di San Lorenzo della medesima Città , stato fatto da i Romani, che__,
è grand' opera , bella , e molto notabile . Mail Tempio , che vi è della dettar
Chiesa è della maniera de'Gqtti. Nel medesimo Libro era dileguato il Tempio
di Santo Hercolino, che è ancichissimo , e pieno d'inctostatura di marmi , e Cuc-
chi, molto ben conseiuatisi : & alcune sepolture grandi di granito . Slmilmente
il Tempio di San Pietro in Ciel d'oro di rauia, nel qual luogo è il corpo di Sant'
Agostino in vna Sepoltura , che è in S^greflia piena di figure picciole , la quale è
di mano , secondo ,che a me pare d'Agnolo , ed'Agoltino Scultori Sanesi. Vi
eia Umilmente dileguata la torre di pietre cotte, fatte da i Gotti, che è cosa^
Cz bella,