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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Secondo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72521#0089
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VITA DI BATTISTA FRANCÒ: ^
fò piò, stette vn tèmpo senza volere dipignere , ò fare altra cosa , che dileguare;
Ma venuto l'anno, „6. mettendoli a ordine vn grand assitto , e sontuoso appai
rato da Antonio da Sangallo , per la venuta di Carlo Quinto Imperatore, nel
quale furono adoperati tutti gli Artefici buoni, e cattiui , conie in altro luogo stè
detto, Rateilo da Monte Lupo , che hauea a fare l'ornaménto di ponte Sant'A¬
gnolo, e le dieci statue, che/opra vi furono poste, disegnò di far si,che'Battisto ^
falle adoperato anch'egli battendolo vitto fino disegnatore, e gioitane di bell'in-
gegno, e di fargli dare da lauorare ad ogni modo. E cosi parlatone col Sangallo,
lece tantoché a Battila furono date a fare quattro Borie grandi a fresco di chia-
ro scuro, nella facciata della porta Capena, hoggi detta di San Baciano, per la^r.
quale hauea ad entrare l'Imperatore . Nelle quali Battista, senz'hsuere mai pitò pr^ ^e
tocco colori, fece (opra la porta l'arme di Papa Paulo Terzo, e quella di esso Garrite d^o
Carlo Imperatore, & vn Romulo,che mecteua Copra quella del Pontefice vn^ ™ e^rtà°
Regno Papale,.e sòpra quella di Celare vna corona Imperiale . Il quale Romu- '^V""'
lo,che era vna figura di cinque braccia , vestita all' antica , econ la còronain^
resta, haueua dalla delira Numa Pompilio , e dalla sinittra Tullo Ostilio , e sopra
quelle parole Q^IRI'NP'S V^T ER. In vna delle Borie, che erano nel.
le facciate de' Torrioni, che mettono in mezola porrà, era il maggior Scipio-
ne , che trionfaua di Cartagine , la quale hauea fatta tributaria del popolo Do-
mano, e nell'altra a man ritta era il trionfo di Scipione minore, che la medesi-
ma haueua rouinata , e disfatta . In vno di due quadri , che erano fuori de'Tor-
rioninella faccia dinanzi si vedeua Annibale sotto le mura di Roma edere ri-
buttato dalla tempera ; e nell'altro a sinistra Fiacco entrare per quella porta al
soccorso di Roma contra il detto Annibale^ Le quali tutte Borie , e Pitture _,,
essendo le prime di Battista, e rispetto a quelle de gli altri , furono assai buone , e
molto lodate .'E se Battista hauesse prima cominciato a dipignere , & andaiC„„, Tra m^ #
dratticando tal volta i colori, e maneggiare i pennelli, non hà dubbio, che haue- ", pigliar
rebbe passato molti. Ma lo Bare orinato in vna certa op nione, che hannomol-
ti,i quali fanno a credere , che il disegno basfi a chi vuol dipignere , gli fece non "''°'
picciolo danno. Ma con tutto ciò eglisi portò molto meglio>che non secero al-
cuni di coloro, che fecero le Borie dell'Arco di San Marco , nel quale furono ot-
to Borie , cioè quattro per banda , che le migliori di tutte furono parte fatte da
Francefco Saluiati, e parte da vn Martino, & altri giouani Tedeschi^he pur al-
lora erano venuti a Roma per imparare . Ne lascierò di dire aquesto proposto, /
che il detto Martino, il quale molto valse nelle cole di chiaro (curo , fece alcune [
battaglie con tanta fierezza, e sì belle inuenroni, in certi assronti ,e fatti d'arme
sra Christiani, e Turchi, che non si può far meglio . Equello,chefir cosa mata- 0,m,fate
Figliola , fece il detto Martino , e suoi huomint qnelle tele con ran^ felkcirudi- '" s"r°". .'
te, e prestezza,perche l'opera fusse finita a tempo,che non si pan inanimai dal "" " lìw^
lauoro. E perche era portato loro continuamente da bere , e di buon greco , frà
lottare sempre ubriachi ,e ribaldati dal furor del vino , ela pratica delire ,fe* *
ciono cose Stupende. Quando dunque videro l'opera di costoro il Saluiati , <_,
Battista, & il Calaurese, confessarono esser necessario , che chi vuole csserPittó-
re,cominci ad adoperarci pennelli a buon'hora. La qual cosà hauendo poi me-
glio diseorsa da se Battista , cornine ò a mettere non tanto Budio in finire i dise-
giti, ma a colorire alcuna volta . Venendo poi il Monte Lupe a Firenze, deve si
faceua similmere grandissimo apparato,per riceuere / dette In peretare Baratte
venne seco& arriuatitrouarono il detto apparato condotto a buon temine,pur
re, e
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