40 TERZAPARTE
fóc trofei, sotto la fatua, che al canto de' Carnesecchi hauea fatta Fra Giotia^
mi Agnolo Montorsoli ^perche conofciutofrà gli Artefici per giouane ingegno.
Co, e valente, fu poi molto adoperato nella venuta di Madama Margherita di
Austria, moglie del Duca Alesiandro, e particolarmente nell'apparato , che sece
Giorgio Vaiati nel Palazzo di Messer Gnaulano defedici, doue hauea la detta
^t&perm Sglioma ad habirare. Finire quelle fette, si n^se Battila a dileguare con gran.
j» Firenze,e didimo studio le fatue di Mrchelagnolo , che sono nella Sagrefia nuoua di Sua
'" "o"07'^ doue Allora emendo volti a disegnare, efare di rilieuo tutti i Scultorie
'M%^ Pittori di Firenze ì frà essi acquetò assai Battila , ma fu nondimeno conosciuto
d'error feo, di non hauer mai voluto ritrarre dal viuo $ ò colorire , ne altro fare,
die imitare fatue, e poche altre cose, che gli haueano fatto in tal modo indura
le , & insecchirela maniera , che non seda potea leuar da dosso : nefare , che le
suecose non hauessono del duro $ e del cagliente , come si vide in vna tela , doue
sece con molta fatica, e diligenza Lucretu Romana violata da Tarquino. Dfe
migrando dunque Battila in frà gli altri, e frequentando ladetta Sagrestia , fece
amiciria con Barto'omeo Amanari Scultore , cne in compagnia di molti altri , 1#
Qtòfacom* stadiauano le cofe del Buonaror „ Esu sì fatta l'amicizia $che il detto Ansanatili
,W?M col tirò in cala Battista,& ilGenga da Vbino , e di compagnia videro alcun tempo
,, > jnsieme, e attesero con molto sruttoa gli studij dell'arte. Emendo poi fato mor<
to fanno i„& il Duca Alessandro , e creato in suo luogo il Signor Cosimodf
Medici, molti de' Cernitori del Duca morto rimasero a seruigy del nuouo, &al.
eri nò, E frà quelli, che si partirono, fù il detto Giorgio Valari , il quale tornane
doli ad Arezzo, con animo di non più seguirare le corti $ essendogli mancatoli
Cardinale Hippolito de' Medici , suoprillo Signore ,e poi il Duca Alesiandre,
& cagione , che Battili a fu meffo al serreo del Duca Cosimo, & a Iauorar<_,
' in guardarobba,doue dipinse in va quadro grande, riunendogli da vmo di Frv
Palliano , e davno di Tiziano, Papa Clemente $ &: il Cardinale Hippoiito , e da
vn del Puntarlo jl Duca Alessandro, Et ancor che quello quadro non fusse di
quella perfettione , che si asocttaua , hauendo nella medesima guardarobba ve
dato il cartone di Michelagnolo del 'Noli me ungere, che haueua già colorito il
Puntormo, si mite a far vn cartone Ornile, ma di figure maggiori. E ciò fattone
dipinse vn quadro, nel quale si portò molto meglio quanto al colorito, Etil
cartone, cbe.ritrasse , come ftaua a punto quel del Buonaroti fu bellissimo, 0
fatto con molta pacienza, Essendo poi Seguita la cosa di Monte Murlo, dono
furono rotti, e presi i fuoruseiti , e rebeili del Duca , con bella intenzione sece
Battifa vna fona della battaglia seguita, mescolata di poesia a luocapricciache
&%/;< ,# fumolto lodata , ancorché in ella si riconoscessino nel Étto d'arme, e far dty
Vittorie fèto gioni, molte cose fate idre di pelo dal? opere , e disegni del Buonaroti , perdo
,u con fai che essendo nel lontano il fatto d'arme, nel dinanzi erano i cacciatori di Gasii'
«*"" ' ," mede , che stauano 2 mirar Fvcceìlo di Gioue , che se ne portarla ilgiouine^
„^ Cielo,la quale parte,tolse Battista dal disegno di Michelagnolo, perseru^
serie , emosrare, che il Duca giovinetto, nel tnezo de^suoi amici $ era per vfc
tu di Dio , fedito in Cielo , è altra ceda somigliante. Quefa seria dico,sù pri""
fitta da Battista in cartone , e poi dipinta in vnquadro con estrema diligenza^
& hoggi è con hltre dette opere sue nelle sate di (opra del Palazzo de' Pitti, che
hi fatto bora finire del rutto Sua Eccellenza Illustrissima . Esiendosi dunque
Battistacon quefe, & alcun' altre opere trattenuto al seruitio del Duca, i^
nocche egli hebbe presa per Donna la SignoraDonna Leonora di Toledo
fóc trofei, sotto la fatua, che al canto de' Carnesecchi hauea fatta Fra Giotia^
mi Agnolo Montorsoli ^perche conofciutofrà gli Artefici per giouane ingegno.
Co, e valente, fu poi molto adoperato nella venuta di Madama Margherita di
Austria, moglie del Duca Alesiandro, e particolarmente nell'apparato , che sece
Giorgio Vaiati nel Palazzo di Messer Gnaulano defedici, doue hauea la detta
^t&perm Sglioma ad habirare. Finire quelle fette, si n^se Battila a dileguare con gran.
j» Firenze,e didimo studio le fatue di Mrchelagnolo , che sono nella Sagrefia nuoua di Sua
'" "o"07'^ doue Allora emendo volti a disegnare, efare di rilieuo tutti i Scultorie
'M%^ Pittori di Firenze ì frà essi acquetò assai Battila , ma fu nondimeno conosciuto
d'error feo, di non hauer mai voluto ritrarre dal viuo $ ò colorire , ne altro fare,
die imitare fatue, e poche altre cose, che gli haueano fatto in tal modo indura
le , & insecchirela maniera , che non seda potea leuar da dosso : nefare , che le
suecose non hauessono del duro $ e del cagliente , come si vide in vna tela , doue
sece con molta fatica, e diligenza Lucretu Romana violata da Tarquino. Dfe
migrando dunque Battila in frà gli altri, e frequentando ladetta Sagrestia , fece
amiciria con Barto'omeo Amanari Scultore , cne in compagnia di molti altri , 1#
Qtòfacom* stadiauano le cofe del Buonaror „ Esu sì fatta l'amicizia $che il detto Ansanatili
,W?M col tirò in cala Battista,& ilGenga da Vbino , e di compagnia videro alcun tempo
,, > jnsieme, e attesero con molto sruttoa gli studij dell'arte. Emendo poi fato mor<
to fanno i„& il Duca Alessandro , e creato in suo luogo il Signor Cosimodf
Medici, molti de' Cernitori del Duca morto rimasero a seruigy del nuouo, &al.
eri nò, E frà quelli, che si partirono, fù il detto Giorgio Valari , il quale tornane
doli ad Arezzo, con animo di non più seguirare le corti $ essendogli mancatoli
Cardinale Hippolito de' Medici , suoprillo Signore ,e poi il Duca Alesiandre,
& cagione , che Battili a fu meffo al serreo del Duca Cosimo, & a Iauorar<_,
' in guardarobba,doue dipinse in va quadro grande, riunendogli da vmo di Frv
Palliano , e davno di Tiziano, Papa Clemente $ &: il Cardinale Hippoiito , e da
vn del Puntarlo jl Duca Alessandro, Et ancor che quello quadro non fusse di
quella perfettione , che si asocttaua , hauendo nella medesima guardarobba ve
dato il cartone di Michelagnolo del 'Noli me ungere, che haueua già colorito il
Puntormo, si mite a far vn cartone Ornile, ma di figure maggiori. E ciò fattone
dipinse vn quadro, nel quale si portò molto meglio quanto al colorito, Etil
cartone, cbe.ritrasse , come ftaua a punto quel del Buonaroti fu bellissimo, 0
fatto con molta pacienza, Essendo poi Seguita la cosa di Monte Murlo, dono
furono rotti, e presi i fuoruseiti , e rebeili del Duca , con bella intenzione sece
Battifa vna fona della battaglia seguita, mescolata di poesia a luocapricciache
&%/;< ,# fumolto lodata , ancorché in ella si riconoscessino nel Étto d'arme, e far dty
Vittorie fèto gioni, molte cose fate idre di pelo dal? opere , e disegni del Buonaroti , perdo
,u con fai che essendo nel lontano il fatto d'arme, nel dinanzi erano i cacciatori di Gasii'
«*"" ' ," mede , che stauano 2 mirar Fvcceìlo di Gioue , che se ne portarla ilgiouine^
„^ Cielo,la quale parte,tolse Battista dal disegno di Michelagnolo, perseru^
serie , emosrare, che il Duca giovinetto, nel tnezo de^suoi amici $ era per vfc
tu di Dio , fedito in Cielo , è altra ceda somigliante. Quefa seria dico,sù pri""
fitta da Battista in cartone , e poi dipinta in vnquadro con estrema diligenza^
& hoggi è con hltre dette opere sue nelle sate di (opra del Palazzo de' Pitti, che
hi fatto bora finire del rutto Sua Eccellenza Illustrissima . Esiendosi dunque
Battistacon quefe, & alcun' altre opere trattenuto al seruitio del Duca, i^
nocche egli hebbe presa per Donna la SignoraDonna Leonora di Toledo