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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Secondo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72521#0148

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,B TERZAPARTE
grandissim%anzi infinita fatica, ma non già principio di bella , e gran manierai
ne vaghezza, ne gratia, ne inuentione• Come si è veduto a buon'hora in mol,
ti altri , che sono nati per essere Dipintori , i quali hanno mostro anco ne' primi
principi)', facilità , fierezza , e saggio di qualche buona maniera. Anzi le prime
cole di cottili móstrano essere state fatte veramente da vn malinconico , emendo
piene di (tento, e condotte con molta patienza, e lunghezza di tempo . Ma ve-
nendo alle sue opere, per lasciar quelle, delle quali non è da far conto, fece nella
sua giouanezza in Volterra a fresco la sacciata di Metter Mario Maffei, di chiaro
scuro, che gli diede buon nome, e gli acquittò molto credito. La quale, poi che
hebbe finita , vedendo non hauer quiui concorrenza , che lo spignesse a cerca,
re di salire a miglior grado, e non edere in quella Città opere, ne antiche,no
moderne , dalle quali potete molto imparare , si risoluette di andare per ogni
modo a Roma, dotte intendeua, che allhora non erano molti , che ateendessero
alla Pittura, da Ferino del Vaga in fuori. Maprima, che partisfe ,andò pensan*
Pà^Rom# ,< dodi voler portare alcun'opera finita, che lo facesse conoscere . E cosi , hauen-
molto piace d do fatto in vna tela vn Christo a plio, batterò alia colonna , con molte figure ,e
fa modo al messoufy farlo tutta quella diligenza , che è possibile,seruendosi di modelli,e
tò eh l"s ""*'' dal viuo, lo portò seco. E giunto in Roma , non vi fù flato molto , che
Qam '''" Per mezo d'amici , mostrò al Cardinale Triuulzi quella Pittura , la quale in ino-
do gli sodisfece , che non pure la comperò, ma pose grandissima affezzione &
Daniello , mandandolo poco appreso a lanciare doue haiieua fatto fuor di Ro«
ma a vn suo casale detto Salone vn grandmino casamento,il quale faceua adore
mare di fontane, stucchi, e Pitture , e doue apunto allora lauorauano Gianmaria
da Milano ,& altri alcune stanze di stucchi, egrottesche. Qui dunque giunto
Daniello, si per la concorrenza , e si per seruire quel Signore , dal quale poteua
molto honore, & vtile sperare , d;pinse in compagnia di coloro diuerfe cosc_,
in molte danze, e loggie, e particolarmente vi fece molte giottesche , pieno
di varie feminette. Ma sopsa tutto riuseì molto bella vna storia di Fetonte satta
a fresco di figure grandi quanto il naturale , & vn fiume grandissimo , che vif,
ce, il quale è vna molto buona figura , le quali tutte opere , andando spessoil
detto Cardinale a vedere, e menando seco hor'vno, hor altro Cardinale , furono
cagione ,che Daniello facesse con molti di loro seruitù , & amicitia. Dopo ha-
$^uendo Perino del Vaga , il quale allora fàceua alla Trinità la Capella di Messer
storni co» Agnolo de' Massimi , bisògno d'vn gioitane , che gl1 aiutale , Daniello, che
wV%t, desideraua di acquistare, tirato dalle promesse di colui, andòa dar seco , gli aiu-
tò fare, nell' opera di quella Capella alcune cose, le quali conduce con molta-#
diligenza a fine . Hauendo fatto Ferino inanzi al lacco di Roma , come s'è det'
to , alla Capella del Crocifitto di San Marcello neda volta la creatione di Ada-
mo ed Etra grandi quanto il vino, e molto maggiori due Euangelist, cioè San
Giouanni , e San Marco , & anco non finiti del tutto, perche la figura di SaiLa
Giovanni mancaua dal mezo in sù, gli huomini di quella Compagnia si ris°l°
ucrono , quando poi furono quietate le cose di Roma, che il medesimo Peri"
ne finisse quell' opera. Ma hauendo altro , che fare , fattone i cartoni la fecO
finire a Daniello , il quale finì il San Giouanni lasciato imperfetto, sece del tue
to gli altri due Euangelisti San Luca, e San Matteo, nel mezo due putti,chC
'<»m h$ai> tengono vn candeliere. E nell' arco della faccia , che mette in mezo lo
Marcelle, finestra,due Angeli , che volando , estando sospesi in sù l'ale , tengono in ula-
no misterij della passìone di Giesù Christo. E l'arco adornò riccamente di
gro[-
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