VITA DI DANIELLO RICCIARELLI, tot
Uzzo del Papa, dinanzi alla Capella d, Siilo, & alla Paolina , per mezo di molti , ,
amici, e Signori , e particolarmente df Michel ' Agnolo Buonaroti,fù da Pàpa_j abb%r@ &
Paolo Terzo messo in suo luogo Daniello, con la medesima prouisione, che ha- o^w so..
ueua Ferino , & ordinatogli , che desse principio a gli ornamenti delle faccia-'
te, che s' haueuano a fare di ttucchi, con molti ignudi tutti tondi sopra con cer-
ti frontoni. E perche quella sala rompeno sei porte grandi di Mifchio , tre per
banda , & vna sola facciata rimane intera , fece Daniello sopra ogni porta quali
i dileguava sare di
Colica . E seguitare
vn Tabernacolo di stucco bellissimo. In ciascuno de' qua
Pittura vno di quei Rè, che hanno difesa la Chiesa Apo
nelle facciate istorie di que' Rè ,che con tributi ,ò vittorie ianno beneficato la
Chiesa ; onde in tutto venivano a essere sei storie, e sei nicchie . Dopo le quali
nicchie,ouero Tabernacoli, fece Daniello con I'aiuto di molti, tutto l'altro or-
namento ricchissimo di ssucchi, che in quella sala si vede , fludiando in vn me-
desimo tempo i cartoni di quello, che haueua disegnato far di quel luogo, di Compartirne
Pittura . Il che fatto, diede principio a vna delle storie, ma non ne dipinte più V torii ^Uav
che due braccia in circa , e due di que' Rè ne' Tabernacoli di stucco sopra ìe_,
porte , perche ancorché fusse sollecitato dal Cardinale Farnese,e dal Papa, len-
za peniate, che la morte suo'e spesse volte guadare molti disegni,mandò l'òpe-
ra tanto in lungo, che quando soprauenne la morte del Papa 1' anno 1549. non
era fatto se non quello , che è detto, perche hauendosi a fare nella salà , che era
piena di palchi,e legnamirii conclave ; fu necessario gettare ogni cosa per terra,
eScoprire l' opera . La quale essendo veduta da ogn'vno, 1' opere di stucco fu-
rono , si come meritavano infinitamente lodate, ma non già tanto i due Re di
Pittura percioche pareva, che in bontà no corrispondesseno all'opera della Tri-
nità , e che egli hauesse con commodità, e stipendij honorati più tosto dato &
dietro, che acquistato . Essendo poi creato Pontefice l'anno 1550. Giulio III:
si fece innanzi Daniello, con amici,e con fauori, per hauere la medesima proui-
sione , e seguitare 1'onera di quella sala, ma il Papa non vi hauendo volto l'ani-
mo, diede Tempre passata . Anzi mandato per Giorgio Vasari , che haueua sE
co hauuto seruitùinsino qijsndo esso Pontefice era Arciuesco Sipontino,si fer-*
ulna di lui in tutte le cofe del disegno. Ma nondimeno hauendo Sua Santità
deliberato sare vna fontana in teda al corridore di Belvedere,e non piacendogli^
vndisegno di Michel'Agnolo,nel quale era vn Moisè, che percotendo la pietra,
ne faceva vseire acqua, per esser cosa , che non poteva condurli se non con lun-
ghezza di tempo , volendolo Michel' Agnolo far di marmo; ma il consiglio di
Giorgio , il quale su, che la Cleopatra figura divina, e ftàta fatta da' Greci, si ac-
commodasse in quel luogo, ne fu dato, per mezo del Bùonaroti , cura a Daniel-
lo con ordine, che in detto luogo facesse di Succhi vna grotta , dentro la quale
susse la detta Cleopatra collocata • Daniello dunque , hauendoui messo mano,
ancorché fusse molto sollecitato , lavorò con tanta lentezza in quell' opera ,/c&&h@p
fini la stànza sola di stucchi, e di pitture , ma molte altre cose , che'l Pàpa voto 'facrec^tò
ua fare vedèndo andare più a lungo, che non pensaua,che vseitone la vo§%,al q^Z,"
Papa , nonfù altrimente finita , ma si rimase in quel modo , che hoggi si vede , AQìi4ft,
Clco,ami , fy
40$
ogni cosa. Fece Daniello nellaChiesa di S. Agostino a freseo in vna Capello ^
in figure grandi quanto il naturale , vna Santa Helena , che fà ritrovare la Cro- Sua lentc^w
cere dalle bande in due nicchie Santa Cecilia , e Santa Lucia. La quale opera nell operare
Diparte colorirà da lui, e parte, con suoi disegni, da i giovani, che stàuano con d*nnfo.
elio lui, onde non riuscì di quelli perfezione , che 1' altre opere sue. In que-
stò
Uzzo del Papa, dinanzi alla Capella d, Siilo, & alla Paolina , per mezo di molti , ,
amici, e Signori , e particolarmente df Michel ' Agnolo Buonaroti,fù da Pàpa_j abb%r@ &
Paolo Terzo messo in suo luogo Daniello, con la medesima prouisione, che ha- o^w so..
ueua Ferino , & ordinatogli , che desse principio a gli ornamenti delle faccia-'
te, che s' haueuano a fare di ttucchi, con molti ignudi tutti tondi sopra con cer-
ti frontoni. E perche quella sala rompeno sei porte grandi di Mifchio , tre per
banda , & vna sola facciata rimane intera , fece Daniello sopra ogni porta quali
i dileguava sare di
Colica . E seguitare
vn Tabernacolo di stucco bellissimo. In ciascuno de' qua
Pittura vno di quei Rè, che hanno difesa la Chiesa Apo
nelle facciate istorie di que' Rè ,che con tributi ,ò vittorie ianno beneficato la
Chiesa ; onde in tutto venivano a essere sei storie, e sei nicchie . Dopo le quali
nicchie,ouero Tabernacoli, fece Daniello con I'aiuto di molti, tutto l'altro or-
namento ricchissimo di ssucchi, che in quella sala si vede , fludiando in vn me-
desimo tempo i cartoni di quello, che haueua disegnato far di quel luogo, di Compartirne
Pittura . Il che fatto, diede principio a vna delle storie, ma non ne dipinte più V torii ^Uav
che due braccia in circa , e due di que' Rè ne' Tabernacoli di stucco sopra ìe_,
porte , perche ancorché fusse sollecitato dal Cardinale Farnese,e dal Papa, len-
za peniate, che la morte suo'e spesse volte guadare molti disegni,mandò l'òpe-
ra tanto in lungo, che quando soprauenne la morte del Papa 1' anno 1549. non
era fatto se non quello , che è detto, perche hauendosi a fare nella salà , che era
piena di palchi,e legnamirii conclave ; fu necessario gettare ogni cosa per terra,
eScoprire l' opera . La quale essendo veduta da ogn'vno, 1' opere di stucco fu-
rono , si come meritavano infinitamente lodate, ma non già tanto i due Re di
Pittura percioche pareva, che in bontà no corrispondesseno all'opera della Tri-
nità , e che egli hauesse con commodità, e stipendij honorati più tosto dato &
dietro, che acquistato . Essendo poi creato Pontefice l'anno 1550. Giulio III:
si fece innanzi Daniello, con amici,e con fauori, per hauere la medesima proui-
sione , e seguitare 1'onera di quella sala, ma il Papa non vi hauendo volto l'ani-
mo, diede Tempre passata . Anzi mandato per Giorgio Vasari , che haueua sE
co hauuto seruitùinsino qijsndo esso Pontefice era Arciuesco Sipontino,si fer-*
ulna di lui in tutte le cofe del disegno. Ma nondimeno hauendo Sua Santità
deliberato sare vna fontana in teda al corridore di Belvedere,e non piacendogli^
vndisegno di Michel'Agnolo,nel quale era vn Moisè, che percotendo la pietra,
ne faceva vseire acqua, per esser cosa , che non poteva condurli se non con lun-
ghezza di tempo , volendolo Michel' Agnolo far di marmo; ma il consiglio di
Giorgio , il quale su, che la Cleopatra figura divina, e ftàta fatta da' Greci, si ac-
commodasse in quel luogo, ne fu dato, per mezo del Bùonaroti , cura a Daniel-
lo con ordine, che in detto luogo facesse di Succhi vna grotta , dentro la quale
susse la detta Cleopatra collocata • Daniello dunque , hauendoui messo mano,
ancorché fusse molto sollecitato , lavorò con tanta lentezza in quell' opera ,/c&&h@p
fini la stànza sola di stucchi, e di pitture , ma molte altre cose , che'l Pàpa voto 'facrec^tò
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Papa , nonfù altrimente finita , ma si rimase in quel modo , che hoggi si vede , AQìi4ft,
Clco,ami , fy
40$
ogni cosa. Fece Daniello nellaChiesa di S. Agostino a freseo in vna Capello ^
in figure grandi quanto il naturale , vna Santa Helena , che fà ritrovare la Cro- Sua lentc^w
cere dalle bande in due nicchie Santa Cecilia , e Santa Lucia. La quale opera nell operare
Diparte colorirà da lui, e parte, con suoi disegni, da i giovani, che stàuano con d*nnfo.
elio lui, onde non riuscì di quelli perfezione , che 1' altre opere sue. In que-
stò