VITA DI TADDEO ZUCCHERO. fò
darebbe occasione avoi di far cose belle, e rare dell'arte vostra: perche i grano
lumi, e le grand'ombre, che ci vanno soglion dare assai di vaghezza,e di rilieuo
alle figure, e mi piacerebbe , che il tempo di quella notte folle in su l'alba, per-
che le cose,che vi si rappresenteranno siàno verisimilmente visibili.E per venire
a i particolari,& alla disposirione d'essi è necesTario,che ci intendiamo prima del
fito, e del ripartimelo della camera. Diciamo dunque, che ella sia,come è diui-
fa in volta,& in parere,ò facciate, che lo vogliamo chiamare. La volta poi in vn
sfondato di forma ouale nel mezo è in quattro peducci grandi in su canti, i qua-
li {Fingendoli di mano in mano, e continuandoli l'vno con l'altro lungo le fac-
ciate, abbracciano il sopradetto ouato. Le parte poi sono pur quattro; e da vio
peduccio all'altro fanno quattro lunette ; e per dare il nome a tutte quelle parti
con le diuisionbche faremo della camera tutta,potremo nominare d'ogn'intorno
le parti sue da ogni banda. Diuidasi dunque in cinque liti, il primo sarà da capo,
e quello presupongo, che sia verso il giardino. Il secondo , che sarà 1'opposito a Diufa^ ^
quello, diremo da piè. Il terzo da man delira, chiamaremo deliro. Il quarto dal- fa'
là sinistra, sinistra. Il quinto poiché sarà frà tutti quelli si dirà mezo .E con que-
lli nomi nominando tutte le parti, diremo come dir lunetta da capo , facciata da
piedi, sfondato sinidro, corno deliro , e se alcun'altra parte ci conuerrà nomina-
re,&ai peducci, che danno ne i canti frà dua di quelli termini , daremo nome
déll'vno, e dell'altro. Cosi determinaremo ancora disotto, nel pauimento il sico
del lettosi quale dourà esser secondo me lungo la facciata da piè,con la teda vol-
ta alla faccia sini(lra;hor nominate le parti tutte torniamo a dar forma a tutte,
infieme,di poi a ciasch'vna da se . Primieramente lo sfondato della volta,ò vera-
mente l'oliato, secóndo che il Cardinale hà ben considerato,si fingerà , che siar
tutto Cielo. Il redo della volta, che saranno i quattro peducci, con quel ricinto,
che hauemo già detto ,che abbraccia intorno l'oliato , si farà parer ,che sia lar
parte non rotta dentro dalla camera, e che poli sopra le facciate>con qualche^ Compari
bell'ordine di Architettura a vostro modo. Le quattro lunette vorrei , che si fin- ^nti degl' #w
gesserò sfondate ancor'esle ,edoue l'ouato di sopra rappresenta cielo , quester """' '<kll&
rappresentassero cielo,terra , e mare, di fuor della camera , secondo le figure, e v°'t"=
l'bistorie , che vi si faranno . E perche ,per esler la volta molto diacciata , le lu-
nette rieseano tante bade, che non sono capaci se non di picciole figure . Io fa-
rei di ciaschuna lunetta tre parti per longitudine , e lavando le streme a filo con
l'altezza de peducci, sfonderei quella di mezo, sotto elio filo, per modo, che_,
ella fusse come vn finedróne alto, e mossrasse il di fuora della danza con iftorie,
e figure grandi a proportione dell'altre. E le due edremità, che restano di quà,<
edilà , come corni di ella lunetta ( che corni di qui inanzi si dimandaranno ) ri-
manederobasse, secondo , che vengono dal filo insù per fare in ciascheduno di
essì vna figura a sedere ,ò a giacere , ò dentro , ò di fuori della danza, che lc_,
vogliate far parere, secondo che meglio ritornerà . Et quedo che dico d'vna_,
lunetta , dico di tutte quattro . Ripigliando poi tutta la parte di dentro deliaca
camera , insieme, mi parrebbe , che ella douesse esler per se stessa tutta iiLr
oscuro; se non quanto li sfondati così dell' ouato di sopra , come de'finedro-
ni, dalli lati gli dessero non sò che di chiaro , parte dal cielo, con i lumi cele-
di , parte dalla terra, con fuochi, che vi si faranno , come si dirà poi. E coa_#
tuttociò dalla meza danza in giù vorrei, che quanto più si andasse verso il
da piè , doue sarà la notte, tanto vi fusse più scuro , e così dall'altra metà io
ù, secondo che da mano in mano più si auuicinasse al capo doue sarà l'auro-
darebbe occasione avoi di far cose belle, e rare dell'arte vostra: perche i grano
lumi, e le grand'ombre, che ci vanno soglion dare assai di vaghezza,e di rilieuo
alle figure, e mi piacerebbe , che il tempo di quella notte folle in su l'alba, per-
che le cose,che vi si rappresenteranno siàno verisimilmente visibili.E per venire
a i particolari,& alla disposirione d'essi è necesTario,che ci intendiamo prima del
fito, e del ripartimelo della camera. Diciamo dunque, che ella sia,come è diui-
fa in volta,& in parere,ò facciate, che lo vogliamo chiamare. La volta poi in vn
sfondato di forma ouale nel mezo è in quattro peducci grandi in su canti, i qua-
li {Fingendoli di mano in mano, e continuandoli l'vno con l'altro lungo le fac-
ciate, abbracciano il sopradetto ouato. Le parte poi sono pur quattro; e da vio
peduccio all'altro fanno quattro lunette ; e per dare il nome a tutte quelle parti
con le diuisionbche faremo della camera tutta,potremo nominare d'ogn'intorno
le parti sue da ogni banda. Diuidasi dunque in cinque liti, il primo sarà da capo,
e quello presupongo, che sia verso il giardino. Il secondo , che sarà 1'opposito a Diufa^ ^
quello, diremo da piè. Il terzo da man delira, chiamaremo deliro. Il quarto dal- fa'
là sinistra, sinistra. Il quinto poiché sarà frà tutti quelli si dirà mezo .E con que-
lli nomi nominando tutte le parti, diremo come dir lunetta da capo , facciata da
piedi, sfondato sinidro, corno deliro , e se alcun'altra parte ci conuerrà nomina-
re,&ai peducci, che danno ne i canti frà dua di quelli termini , daremo nome
déll'vno, e dell'altro. Cosi determinaremo ancora disotto, nel pauimento il sico
del lettosi quale dourà esser secondo me lungo la facciata da piè,con la teda vol-
ta alla faccia sini(lra;hor nominate le parti tutte torniamo a dar forma a tutte,
infieme,di poi a ciasch'vna da se . Primieramente lo sfondato della volta,ò vera-
mente l'oliato, secóndo che il Cardinale hà ben considerato,si fingerà , che siar
tutto Cielo. Il redo della volta, che saranno i quattro peducci, con quel ricinto,
che hauemo già detto ,che abbraccia intorno l'oliato , si farà parer ,che sia lar
parte non rotta dentro dalla camera, e che poli sopra le facciate>con qualche^ Compari
bell'ordine di Architettura a vostro modo. Le quattro lunette vorrei , che si fin- ^nti degl' #w
gesserò sfondate ancor'esle ,edoue l'ouato di sopra rappresenta cielo , quester """' '<kll&
rappresentassero cielo,terra , e mare, di fuor della camera , secondo le figure, e v°'t"=
l'bistorie , che vi si faranno . E perche ,per esler la volta molto diacciata , le lu-
nette rieseano tante bade, che non sono capaci se non di picciole figure . Io fa-
rei di ciaschuna lunetta tre parti per longitudine , e lavando le streme a filo con
l'altezza de peducci, sfonderei quella di mezo, sotto elio filo, per modo, che_,
ella fusse come vn finedróne alto, e mossrasse il di fuora della danza con iftorie,
e figure grandi a proportione dell'altre. E le due edremità, che restano di quà,<
edilà , come corni di ella lunetta ( che corni di qui inanzi si dimandaranno ) ri-
manederobasse, secondo , che vengono dal filo insù per fare in ciascheduno di
essì vna figura a sedere ,ò a giacere , ò dentro , ò di fuori della danza, che lc_,
vogliate far parere, secondo che meglio ritornerà . Et quedo che dico d'vna_,
lunetta , dico di tutte quattro . Ripigliando poi tutta la parte di dentro deliaca
camera , insieme, mi parrebbe , che ella douesse esler per se stessa tutta iiLr
oscuro; se non quanto li sfondati così dell' ouato di sopra , come de'finedro-
ni, dalli lati gli dessero non sò che di chiaro , parte dal cielo, con i lumi cele-
di , parte dalla terra, con fuochi, che vi si faranno , come si dirà poi. E coa_#
tuttociò dalla meza danza in giù vorrei, che quanto più si andasse verso il
da piè , doue sarà la notte, tanto vi fusse più scuro , e così dall'altra metà io
ù, secondo che da mano in mano più si auuicinasse al capo doue sarà l'auro-